La disUnione Sovietica |
Giuseppe D’Amato La disUnione Sovietica Greco & Greco Editori, pagg.228, Euro 12,00
IL LIBRO – Il crollo dell'Unione Sovietica è stato uno degli eventi centrali del Ventesimo secolo. Ha rappresentato la definitiva conclusione della Terza guerra mondiale, ossia la Guerra Fredda, e la fine delle lotte ideologiche che hanno segnato tutto il Novecento. È stato anche un esempio per i popoli ancora oppressi, alla ricerca della libertà in altri continenti, nella nuova epoca della globalizzazione, come dimostra l’”inverno-primavera” arabi del 2010-2011. DAL TESTO – “Il Cremlino rimane […] il punto di riferimento nel suo "cortile di casa" che invero appare diviso in tre macro-aree: quella europea che mira ad una maggiore integrazione con l'Unione europea se non all'adesione; quella caucasica alla ricerca del giusto equilibrio tra Est ed Ovest; quella asiatica compressa tra l'emergente Cina e i sussulti della turbolenta fascia islamica che va dall'Iran al Pakistan passando per l'Afghanistan. L’AUTORE – Giuseppe D'Amato, storico, giornalista, editorialista. Accreditato presso i ministeri degli Esteri russo ed ucraino, è iscritto all'AIS (l'Associazione italiana slavisti). È autore di diversi saggi, tra cui Sočinenija italjantsev o Rossii konca XV-XVI vekov, Mosca 1995; Viaggio nell'Hansa baltica, Greco&Greco, 2004; L'EuroSogno e i nuovi Muri ad Est, Greco&Greco, 2008. Internet: www.europarussia.com. INDICE DELL’OPERA - Prologo – Introduzione - La superpotenza retrocessa (Primi passi nell’economia di mercato - Nasce il capitalismo alla russa - Dal potere dei Soviet alla Russia contemporanea - Dal Pc a Russia Unita - L’agognata capitale - 2008: il ritorno alla realtà - Lo sfruttamento del lavoro - La disperazione del piccolo business - I giovani ed il loro futuro - Oligarchi come famosi calciatori - Imprenditrici rosa. Anche senza scorciatoie - Società in discesa - Donne in difficoltà - La pecularietà del “khalim”! - La ferita del Caucaso - Zakhar Prilepin: Russia a rischio decomposizione - Meglio con i Soviet?) - CSI, ieri ed oggi (Il duro risveglio del ’92 - L’elettrico primo decennio nel nuovo secolo - Il radicalismo religioso - La pericolosa ferita infetta afghana - Da Via della Seta a via della Droga - L’ossessione del nuovo “tubo” - Migrazioni di massa - Alla ricerca delle proprie radici storiche - Il lento distacco dal comune passato sovietico - L’eredità dei conflitti congelati o quasi) - Le europee. Verso l’integrazione continentale (Ucraina, un Paese in eterna transizione - La rivoluzione arancione - Janukovich: l’uomo degli oligarchi - La città della Flotta - Crimea: l’irrisolta questione tatara - L’inferno delle miniere - Bielorussia, un “supportato” off-shore - La macabra eredità di Cernobyl’ - Moldova, i giovani in subbuglio) - Le caucasiche. Complessi equilibrismi tra Est ed Ovest (Il rompicapo del Caspio - La risorgente Turchia - L’olocausto impunito - Armenia, resistere! - Azerbaigian, il “Kuwait”, per ora, mancato - Una marea di profughi - La Georgia e la sua parcellizzazione - 2008, il doloroso divorzio russo-georgiano) - Le asiatiche. Tra Cina, Islam ed Occidente (Moderni khanati: «Tengo famiglia!» - L’esplosiva valle di Ferghana - Xinjiang, la spina nel fianco di Pechino - Il popoloso Uzbekistan - Adolescenti nelle piantagioni - L’Aral e la grande sete - Kirghizistan, la scommessa persa - Kazakhstan, dove va il gigante? - Astana: la “Brasilia” della steppa - Turkmenistan, il culto degli eccessi - Tagikistan, in lotta contro la miseria) - Cronologia principale - A colloquio con Richard Pipes: La natura “matrigna” della Russia; Sergio Romano: La Russia, l’ex Urss e la globalizzazione; Andrej Rjabov: A difesa dello status quo nello spazio ex sovietico - Dati economici
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