La moneta nel grande spazio |
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Paolo Fonzi La moneta nel grande spazio Edizioni Unicopli, pagg.470, Euro 20,00
DAL TESTO – “Il sogno del dominio sull'Europa, che in molti nazionalsocialisti risvegliò aspirazioni ad una ristrutturazione razziale del continente, agli esperti economici fece intravedere la possibilità di un nuovo sistema monetario internazionale che avrebbe garantito l'integrazione armonica delle esigenze dell'economia internazionale e della politica nazionale. Si trattò in un certo senso di una sorta di Bretton Woods tedesca, con tutti i distinguo tra i due eventi. Perché, appunto, la prima fu una conferenza pubblica cui parteciparono esponenti di diverse nazioni mentre nel secondo caso si trattò di una discussione per lo più segreta e condotta solo tra esponenti tedeschi. Inoltre, mentre la prima cercò esplicitamente di definire un piano per il dopoguerra, la seconda non mostrò una simile sistematicità. In entrambi i casi, però, si trattava di stabilire quale ordine monetario avrebbe funzionato nel dopoguerra e come in esso le istituzioni tradizionali del capitalismo potessero sopravvivere in una forma rinnovata. Nel nazionalsocialismo questo secondo elemento costituiva per certi versi un problema, poiché l'adesione del nazionalsocialismo al capitalismo non era completa. Esso a livello ideologico-programmatico aveva piuttosto un atteggiamento selettivo verso il capitalismo: conservarne gli elementi buoni ma riformarli nel senso di una maggiore adesione ai principi nazionali. Quanto anche questa parziale accettazione fosse reale o piuttosto una facciata ideologica è un problema aperto e dibattuto e non intendo intervenire su di esso. Qui non mi riferisco all'immane problema del rapporto tra politica reale del nazionalsocialismo e capitalismo, quanto piuttosto al problema del programma per il dopoguerra e dell'ordine economico-sociale cui il nazionalsocialismo mirava. In quest'ambito il nazionalsocialismo doveva tener conto di un elemento ideologico secondo il quale il capitalismo andava superato da una nuova sintesi di economia e Volk. Ciò che i nazionalsocialisti intendevano per capitalismo, poi, è cosa tutt'altro che facile da definire. Con capitalismo si designava piuttosto la sua forma liberale e ottocentesca, che ormai sappiamo esserne solo una manifestazione.” L’AUTORE – Paolo Fonzi, napoletano d'origine, ha conseguito il titolo di Dottore di ricerca in storia contemporanea presso l'Università Federico II e la Humboldt Universität di Berlino. Da anni si occupa di storia del nazionalsocialismo e dei rapporti tra economia e politica nel Terzo Reich. È stato borsista presso la Scuola Superiore di Storia Contemporanea dell'Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia. INDICE DELL’OPERA - Prefazione, di Enzo Collotti – Introduzione – Ringraziamenti - Parte prima - 1. La politica economica estera del Nazionalsocialismo 1933-1939 (1. Storia della politica economica estera - a. Crisi mondiale e Nuovo Piano - b. Il 1936 e il piano quadriennale - 2. La via tedesca alla soluzione del problema monetario internazionale – 3. La riforma del sistema del commercio estero – 4. Sintesi) - Parte seconda - 2. Continuità e rotture nel commercio estero tedesco: il 1939 e il 1940 (1. Il problema del commercio estero in guerra - 2. Le vittorie del 1940 e le concezioni di economia internazionale - a. Il problema della definizione delle competenze - b. Le questioni monetarie poste dalla pianificazione del dopoguerra: l'ufficio studi della Reichsbank - c. Concezioni di altre istituzioni: Ministero dell'economia, Ministero degli esteri, Organizzazione per il piano quadriennale) – 3. L'elaborazione di un programma per il grande spazio (luglio-settembre 1940) (1. Il Comitato-Schlotterer - 2. La "Conversione del sistema di clearing tedesco in clearing centralizzato europeo". La diffusione del programma all'interno dello stato - 3. La comunicazione del programma all'opinione pubblica: il discorso di Funk del 25 luglio - 4. La comunicazione con gli esponenti dell'economia - 5. Schlotterer parla davanti al Gran consiglio della RGI - 6. Il programma dell'estate del 1940) – Parte terza - 4. Elementi di realizzazione del piano (1940-1941) (1. Il clearing centralizzato e la politica dei cambi con l'Europa sud-orientale - 2. Le regioni occupate e l'integrazione monetaria - I casi di Protettorato di Boemia e Moravia, Danimarca e Olanda - a. Protettorato di Boemia e Moravia - b. Danimarca - c. Olanda - d. Uno sguardo d'insieme) - 5. L'affacciarsi della crisi (1. Un'isola di prezzi bassi - 2. Il 19 agosto 1941 - 3. Rivalutare la corona - 4. Una nuova moneta per l'Ostland e la crisi finanziaria del Reich) - Parte quarta - 6. La crisi del programma (1942-1943) (1. L'arresto dell'offensiva - 2. Un'iniziativa del Direttore della Sezione tessile - 3. Tentativi di frenare la crisi del commercio estero - 4. Difendere il marco da pericoli esterni - a. Il Piano Fischböck - b. Il dibattito sui cambi - 5. Il 1943: crisi e guerra totale - a. Il dibattito sul commercio estero - b. Il dibattito sui cambi II - c. Il sistema Janke) - 7. La preparazione al dopoguerra (1943-1945) (1. La riorganizzazione dei poteri del settembre 1943 - 2. La politica del Ministero dell'economia e la discussione sul commercio estero nel 1944 - 3. L'ultima fase della pianificazione: "Gruppo di lavoro per le questioni dell'economia estera" e Stahl-Kreis) – Conclusioni – Bibliografia - Indice dei nomi
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