Josef Tiso e la questione ebraica in Slovacchia |
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Ingrid Graziano - István Eördögh Josef Tiso e la questione ebraica in Slovacchia Edizioni Periferia, pagg.148, Euro 16,00
DAL TESTO – “Con il suo corso dapprima autonomista e poi separatista, Tiso sembrò voler affermare con sempre maggiore decisione l'esigenza dell'emancipazione del popolo slovacco nei confronti della già menzionata tendenza alla centralizzazione burocratica ceca, ma, in realtà, egli tutelò soprattutto gli interessi di una ristretta cerchia della gerarchia cattolica, la quale, essendo per i sopraelencati motivi l'unica classe dirigente scaturita dalla popolazione slovacca cattolica, sarebbe risultata parte perdente qualora fosse riuscita la realizzazione del progetto di separazione fra Stato e Chiesa. Appare pertanto fondato il sospetto che l'accentuazione del nazionalismo slovacco e il cambiamento successivo di Tiso da una linea autonomista ad un corso sempre più apertamente separatista fosse determinato, anche e soprattutto, dall'opportunismo politico dettato dalla voglia di potere. L'AUTORE – István Eördögh, storico, già docente presso l’Università di Bolzano, insegna storia all’Università di Szeged (Ungheria). INDICE DELL’OPERA - Prefazione, di Antonello Biagini – Introduzione - Preliminari ad un'indagine, di Ingrid Graziano (1. Lo sviluppo del clerical-nazionalismo in Slovacchia - 2. La scelta nazionalista e autoritaria di Tiso - 3. Espansionismo territoriale e nazionalismo slovacco - 4. L'antisemitismo di Tiso) - La questione ebraica in Slovacchia, di István Eördögh (1. Il processo d'arianizzazione - 2. Dalla "dislocazione" alla deportazione - 3. Le rimostranze della Santa Sede e delle comunità religiose - 4. La figura di Tiso nei carteggi dal 1943 al 1944) – Conclusione – Abbreviazioni – Fonti - Fonti elettroniche – Bibliografia - Indice dei nomi - Indice dei luoghi |