La neve e il fuoco Stampa E-mail

Maria Pace Ottieri - Luca Musella

La neve e il fuoco
Giorgio Bocca si racconta

Feltrinelli Editore, pagg.144 (con dvd), Euro 16,90

 

musella_ottieri_neve  IL LIBRO – Giorgio Bocca: il ruvido, aspro decano dei giornalisti italiani, uno dei pochi che può ancora raccontarci il fascismo, i venti mesi di guerra di Liberazione, il sangue dello scontro fratricida e l’alba del 25 aprile 1945. E poi la ricostruzione, il boom visto dalle redazioni dei giornali più prestigiosi del paese, la scoperta della provincia, la doccia fredda del riflusso, gli anni di piombo e l’era del craxismo, fino alle incertezze di un presente così lontano dai sogni e dalle illusioni della Resistenza di rifondare un paese civile e democratico.
  La neve e il fuoco
è un’ora di intervista a Giorgio Bocca, che, generosamente e con la consueta onestà, ripercorre la propria storia umana e professionale. In un’unica appassionata cronaca dell’essere italiano e insieme antitaliano, Bocca rievoca l’infanzia e l’adolescenza a Cuneo durante il Ventennio, il salto da Torino a Milano, la passione viscerale e intellettuale per la professione di giornalista, i grandi incontri, i viaggi da cronista al Sud, ma anche il suo rapporto con il lavoro e con il denaro, la fragilità della vecchiaia, il momento dei bilanci, in un intreccio continuo e necessario fra storia personale e storia del paese.
  In La neve e il fuoco c’è tutto il Novecento italiano.
  Perché la libertà d’opinione è il cuore della democrazia, e sono rimasti in pochi a potercelo insegnare.

  DAL TESTO – “Ecco, io ho vissuto in un periodo, subito dopo la guerra in cui andavi a un'assemblea ed era piena di gente del Partito d'Azione. Nessuno sapeva cosa fosse. Era piena di persone intelligenti, centinaia, non le folle dei comizi comunisti, centinaia di persone intelligenti che sentivano questo bisogno di appartenere, di fare politica. C'è sempre questo tipo di minoranze, sia chiaro. E quelle che hanno mosso la politica italiana sono sempre state minoranze.
  “Quel che ha cambiato in maniera decisiva la storia politica italiana è stato l'avvento del consumismo: oggi, spendere, consumare è l'idea dominante di tutti gli italiani. È difficile opporsi al discorso che tutti fanno, in televisione, nell'editoria, dappertutto: quanto vendi?, quanti libri hai tirato? La quantità ormai è il criterio dominante: fare libri per fare soldi. Quando ero giovane si facevano dei libri per diventare famosi come intellettuali, non per arricchirsi. Questo criterio è completamente cambiato.”

  GLI AUTORI – Luca Musella è fotoreporter da oltre vent’anni. Ultimamente ha allargato i suoi orizzonti professionali al mondo dell’audiovisivo, collaborando con diversi registi italiani, e della scrittura, pubblicando per Alberto Gaffi Editore Mitra & Mandolino e Tre disubbidienti.
  Maria Pace Ottieri, giornalista, scrittrice, ha lavorato per la Rai come autrice di documentari. Tra i suoi libri: Amore Nero (Mondadori, premio Viareggio Opera prima 1984), Quando sei nato non puoi più nasconderti (Nottetempo 2003) cui si è ispirato l’omonimo film di Marco Tullio Giordana, Abbandonami (Nottetempo 2004, premio Grinzane Cavour per la Narrativa Italiana), Raggiungere l’ultimo uomo (Einaudi 2008).

  INDICE DELL’OPERA - Giorgio Bocca, rugbista giornalista, di Maria Pace Ottieri - Giorgio Bocca visto da Sud, di Luca Musella – Intervista a Giorgio Bocca - La lotta partigiana - Illusioni e delusioni del dopoguerra - Torino e Milano - Gli amori, gli amici - La scoperta di Berlusconi - Gli operai - I rapporti con il Partito comunista - Noi terroristi - Al Sud - Un italiano antitaliano - Settant'anni di giornalismo - Il mestiere di inviato - L'apparizione della Lega - Nonni e nipoti - La natura - Totò e i cuneesi