Filippo Neri. Il santo dell’allegria Stampa E-mail

Rita Delcroix

Filippo Neri
Il santo dell’allegria

Edizioni San Paolo, pagg.480, Euro 28,00

 

delcroix_FilippoNeri  IL LIBRO – Pochi anni dopo il terribile Sacco del 1527, giunse in una Roma ancora ferita, un angelico, sorridente vagabondo. Filippo Neri doveva attraversare quasi per intero il grande secolo del Rinascimento romano e della Riforma cattolica. Quando morì, nel 1595, era divenuto padre Filippo, il sacerdote più noto e amato della città, tanto vicino al popolo quanto legato alle grandi famiglie e alla "intelligenza" dell'epoca. Amico di Ignazio di Loyola, Carlo Borromeo, Camillo de Lellis, Felice di Cantalice..., mistico «tra i più misteriosi» (G. De Luca) e padre di tutta una città, Filippo lasciò una traccia inconfondibile della sua spiritualità, e rimane una delle figure più originali della santità cattolica. In questa biografia, dietro la figura del santo, viene alla ribalta tutta la città: chiese, piazze, strade e un'umanità pittoresca, come un intero presepe che si rimetta in moto.

  DAL TESTO – “Socrate cristiano fu chiamato Filippo nel dialogo Philippus sive de Christiana Lætitia, l'opera platoneggiante nello spirito e nella forma che gli dedicò il cardinale Valier. Prelati amici e sacerdoti dell'Oratorio dissertano sulla gioia cristiana; ultimo a dare il richiesto parere è Filippo: «La gioia vera ed intima è un dono di Dio, effetto della buona coscienza, del disprezzo delle vanità esteriori, della contemplazione delle altissime verità». Il dialogo «all'ombra della vite» ci introduce nella serena e profonda atmosfera della cultura filippina, dove l'amore per le arti e la sapienza si conciliavano con un ideale di perfetta vita cristiana.
  “Filippo soleva dire, toccandosi la fronte: «Tutta l'importanza sta qua, in mortificare questa rationale», ma come conosceva il pericolo della superbia che nasce dal sapere, così si rendeva perfettamente conto dell'importanza della cultura. Attorno all'Oratorio fiorirono iniziative e studi che, se nati principalmente da spinte spirituali, influenzarono e arricchirono la vita artistica e intellettuale del tempo. Così fu per la musica sacra che, dalla funzione di accompagnamento ed espressione di ispirata preghiera, si sviluppò fino a divenire con l'Oratorio un nuovo genere musicale. Così fu per l'archeologia cristiana, che si può definire «una schietta manifestazione della pietà e dello zelo antiprotestante del Cenacolo Filippino».”

  L’AUTRICE – Rita Delcroix, fiorentina di nascita, ha studiato e vive a Roma, dove ha ripercorso tutti gli itinerari di san Filippo per radicarne la biografia nei luoghi della città. Il Santo dell’allegria ha vinto il premio Elba 1990 alla prima edizione, cui ne sono seguite altre due. Nel 1996 Rita Delcroix ha pubblicato Giuliano dei Medici, premio Lunigiana 1997.

  INDICE DELL’OPERA - Prefazione - 1. La Firenze di Filippo - 2. San Marco - 3. Da Cassino a Roma - 4. La Pentecoste - 5. Trinità dei pellegrini - 6. San Girolamo - 7. L'Oratorio - 8. Le Sette Chiese - 9. San Giovanni dei Fiorentini - 10. Padre Filippo - 11. La Chiesa Nuova - 12. Il miracolo di casa Massimo - 13. Alla guida dell'intelligenza - 14. Il santo – Appendice – I. Filippo e i santi del suo tempo - II. San Filippo e gli ebrei di Roma - III. San Filippo e i luoghi di Roma - Indice dei nomi citati