Il grande libro delle dee europee |
Daniela Nipoti Il grande libro delle dee europee Xenia, pagg.283, Euro
IL LIBRO – Il grande libro delle dee europee costituisce una “passeggiata” mitologica in cui si analizza dapprima il concetto di Grande Madre, in quanto divinità primordiale che rappresenta la fonte originaria di tutte le altre dee, per poi passare ad esaminare la figura e l’opera di Marija Gimbutas, mettendo in luce l’importanza delle sue scoperte archeologiche, gli studi innovativi nell’ambito del matriarcato e le ricerche da lei effettuate sulle migliaia di reperti rinvenuti nel corso degli scavi. Si passa poi, nei successivi capitoli, a tracciare i ritratti che compongono il pantheon delle dee europee: dalle dee baltiche, conosciute ancora in modo poco approfondito, per continuare con le luminose e combattive dee celtiche, con le indecifrabili e misteriose dee etrusche, le quali possono riservare ancora molte sorprese agli studiosi. Si prosegue con le dee greche, alle quali è stato dedicato ampio spazio e una grande varietà di ritratti in quanto si tratta della mitologia meglio conosciuta, e ciò ha permesso di sviscerarne gli aspetti caratteriali più diversi e multiformi, poi le altere, algide dee nordiche, caratterizzate da una grande passionalità nell’espressione dei sentimenti e in guerra e, infine, le meglio conosciute e più vicine alla nostra cultura dee romane. DAL TESTO – “Non si tratta quindi solo di dee o fantasmi, ma anche di animali, serpenti, civette, metà uomini e metà bestie, sirene, oltre a una natura lussureggiante per lo più amica e della quale si aveva grande rispetto, al punto che se qualcuno abbatteva gli alberi sacri, come Erisittone, veniva condannato, in questo caso da Demetra, a soffrire la fame per sempre. La presenza di animali che accompagnano le dee rappresenta il filo conduttore di ogni mitologia: dalla cerva di Artemide/Diana, alla civetta di Atena, ai gatti di Freya, ai cavalli di Epona, ai cani neri di Ecate. Gli eventi si snodano nei racconti insieme a maghi, veggenti, indovini, ninfe, sacerdotesse, ancelle e mostri, dove gli dèi sovrintendono alla creazione dell'universo e della vita, per poi incarnarne gli aspetti più sostanziali e inesplicabili, come l'amore, la guerra, la morte. L’AUTRICE – Daniela Nipoti, giornalista bolognese, dottore in scienze motorie, studiosa di astrologia e allieva della nota astrologa Lisa Morpurgo, ha scritto Manuale di astrologia (Piemme) e, per Xenia: Le armi della seduzione, Le armi della comunicazione e Il fitness. Ha collaborato con varie riviste, tra le quali Sirio e Astra. Ha curato per ART Servizi Editoriali l'applicazione per iPad Zodiaco 2011. INDICE DELL’OPERA - Introduzione - Capitolo 1. La Grande Dea Madre (Marija Gimbutas - L'archeomitologia) - Capitolo 2. Le dee baltiche (Baba Yaga – Gabija – Giltinė – Laima – Ragana – Žemyna) - Capitolo 3. Le dee celtiche (Arianrhod - Le dee della guerra: Badb, Macha, Morrigan, Nemain - Banba, Ériu, Fódla – Blodeuwedd – Branwen – Brigid – Cailleach – Cerridwen – Coventina – Epona – Rhiannon – Sulis) - Capitolo 4. Le dee etrusche (Le Lase – Vanth – Menrva – Turan – Uni) - Capitolo 5. Le dee greche (Afrodite – Artemide – Atena – Circe – Demetra – Ecate – Era – Estia – Medea) - Capitolo 6. Le dee nordiche (Eir – Freya – Frigg – Hel – Idunn – Sif – Skadi) - Capitolo 7. Le dee romane (Abbondanza – Angerona - Anna Perenna - Bona Dea – Cerere – Diana – Feronia – Flora – Giunone – Minerva – Sibilla - Tacita Muta – Giuturna – Venere – Vesta) – Ringraziamenti – Bibliografia - Siti Internet
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