Sotto il segno del leone |
Amedeo Feniello Sotto il segno del leone Laterza, pagg.305, Euro 22,00
IL LIBRO – «Fantastico e concreto: questo è il sogno musulmano della Sicilia. Isola che, a toccarla, a percorrerla, in quella tarda primavera dell’827, quando comincia la conquista, è la terra che i musulmani desiderano e si aspettano. Tutt’altro che in abbandono, ancora vigoroso granaio dell’impero bizantino. Profondamente grecizzata, ricca di monasteri e di cultura. Una società vitale, ancora urbanizzata, con una importante capitale, Siracusa, dove siedono i principali quadri amministrativi e il rappresentante del patriarca greco, il vescovo. Terra di immigrazione dai diversi punti caldi del Mediterraneo, dove il commercio marcia e si possono incontrare persone di nazionalità ed etnie diverse, dalle orientali a quelle dell’Italia meridionale». Dura più di un sogno la presenza musulmana in Italia: quasi cinquecento anni, dall’inizio del IX secolo al 1300. Periodo in cui gran parte della Penisola diventa più Oriente che Occidente, più Africa e Asia che Europa, estrema propaggine, civilizzata ed evoluta, di un mondo che, tutto intero, andava da Cordova alle rive del Gange. Un’Italia per molti versi scomoda, dove tante generazioni vissero e pregarono lo stesso Dio da orizzonti diversi. Un mondo posto all’intersezione di culture, costumi, mentalità, credenze contrapposte, sempre in conflitto tra loro ma che, talvolta, convissero, alla ricerca di un comune equilibrio e di un rispettivo spazio di tolleranza e sopravvivenza. DAL TESTO – “Sotto questa storia giacciono sepolte le ossa e gli spiriti di santi guerrieri, di cavalieri, di strateghi, di mistici, di monaci che spingono all'odio e al coraggio, di sovrani solo all'apparenza tolleranti, di uomini di mercato e di mercanti di uomini, di imam e vescovi, di giudici, di eunuchi, di inaspettati viaggiatori. Di gente che scruta il mare, per vendetta o per paura, che scappa e lascia la propria terra, coltivata per decenni, da un giorno all'altro, da un momento all'altro. Di uomini sacrificati per punire e purificare, per sete di eliminazione, per bramosia di rapina, per pretese spirituali. Di profughi che piangono la madrepatria e, per ricordarla, non hanno altro mezzo che la poesia. Di chi si adatta alle circostanze, di chi abiura, di chi accetta con entusiasmo e incrudelisce nella propria nuova scelta. Di chi ama il fasto e costruisce luoghi di culto, e di chi costruisce il fasto accusando e vendendo. Ossa di donne, di vedove, di mogli che non accettano il destino segnato e che lo seguono fino in fondo, senza reticenze. Di ragazzi, bambini e fanciulli, la preda più ghiotta e più debole nei lunghi carnai delle colonne di schiavi trascinati nei porti. Masse intere, lunghe schiere, inerti, preda del dubbio, della paura, del momento e delle circostanze. Teoria di genti sommerse, piagate dal tempo. In un'epoca in cui gran parte dell'Italia, tutto il suo Mezzogiorno, è più Oriente che Occidente, più Africa ed Asia che Europa, assorbita in un universo musulmano: estrema propaggine, civilizzata ed evoluta, di un mondo che, tutto intero, andava da Cordova alle rive del Gange. Epoca splendida e tormentata, piena di chiaroscuri, di intolleranze e di saggezze, vissuta a lungo all'ombra del jihad.” L’AUTORE – Amedeo Feniello è dal 2007 coordinatore della Scuola storica nazionale di studi medievali annessa all’Istituto storico italiano per il medioevo. Autore di numerosi saggi sulla società e l’economia dell’Italia meridionale medievale, ha pubblicato tra l’altro Les campagnes napolitaines à la fin du Moyen âge. Mutations d’un paysage rural (Roma 2005) e Napoli. Società ed economia (902-1137) (Roma 2011). INDICE DELL’OPERA - I. Siracusa, 21 maggio 878 (1. Premessa - 2. Parla un monaco - 3. Morte di una capitale - 4. Prigionieri) - II. Al nord del mondo (1. Conquista - 2. L’enigma - 3. Con gli occhi di Ibn Hawqal - 4. Palermo - 5. Appartenenze) - III. Quando in Italia c’era il «jihad» (1. Il «jihad» - 2. Nel vivo della guerra santa - 3. Un Meridione sotto scacco - 4. L’emirato di Bari - 5. L’ultimo emiro - 6. La guerra santa di Ibrahim ibn Ahmad - 7. Verso nord - 8. Talassocrazie a confronto - 9. Il ritorno di Bisanzio - 10. Santi guerrieri - 11. Come «Palermo o Africa» - 12. Al termine del «jihad») - IV. Nel Mediterraneo musulmano (1. Monete - 2. L’economia della «Geniza» - 3. Nel cuore del Mediterraneo - 4. I «Rum» - 5. Mercanti d’uomini - 6. La vera storia di Musa ben Eleazar - 7. La seta e il lino - 8. Il legno - 9. Miracoli di un’agricoltura - 10. Da Nord del mondo a Sud d’Europa) - V. Una nuova guerra santa (1. Un regno in formazione - 2. Questione di facce - 3. L’ultimo «mujahidin» - 4. Quando «i demoni spaziano nelle costellazioni delle asteroidi» - 5. Una «fatwa» per non morire - 6. Un mondo allo sbando - 7. Le sensazioni di Ibn Jubayr - 8. Resistenza - 9. Pulizia etnica) - VI. Lucera (1. 25 agosto 1300 - 2. Ghetto - 3. Conclusione) - Bibliografia - Glossario - Cartine - Indice dei nomi e dei luoghi
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