Memorie terrene di un banchiere sardo Stampa E-mail

Giacomo Pedde

Memorie terrene di un banchiere sardo

Gan, pagg.200, Euro 20,00

 

pedde_memorie  IL LIBRO – Venerdì, 3 agosto 1989, notte. L'ingresso monumentale della Banca d'Italia su via Nazionale è sbarrato. Lamberto Dini, chiuso nel suo ufficio, attende l'arrivo di Giacomo Pedde, direttore generale della Banca Nazionale del Lavoro. Pedde deve attraversare una serie di autorimesse, una dentro l'altra, come scatole cinesi, per raggiungerlo. Sono arrivate notizie di un complotto finanziario ai danni della BNL, ordito da uno dei suoi dipendenti, negli USA. Mancano solo poche ore e poi l'FBI farà irruzione nella sede di New York dando inizio alla sequenza di eventi che in pochi giorni metterà in ginocchio il più importante istituto di credito italiano. Distruggendo all'istante anche la carriera di Giacomo Pedde, che, dopo quasi quarant'anni di impegno all'interno della BNL, era arrivato ad assumerne il comando.
  Giacomo Pedde, giornalista prima che giovane impiegato nella sede di Cagliari della Banca Nazionale del Lavoro, arriva a diventarne direttore generale. In questo libro racconta la storia di una Italia ancora piena di entusiasmo, della più importante banca italiana, della sua vita. Offre, infine, una testimonianza preziosa ed accurata, vista dalla sua posizione apicale, dello scandalo BNL-Atlanta, dei milioni di dollari erogati all'Iraq di Saddam Hussein. Il più grande istituto di credito italiano sarà messo in ginocchio, mentre le autorità giudiziarie di due continenti cercheranno di sbrogliare quella che si rivelerà una matassa degna di una spy story di Le Carrè. I fatti di Atlanta, oltre che travolgere la carriera di Giacomo Pedde, segneranno per sempre il destino di quella che, allora, era la più grande banca italiana.

  DAL TESTO – “Ho iniziato a scrivere questa sintetica autobiografia intorno al 1998 con l'obiettivo da un lato di dare forma alle mie ricerche sulla genealogia della mia famiglia e, dall'altro, per offrire un diverso punto di vista su alcuni fatti che hanno condotto alla conclusione prematura della mia carriera. Purtroppo, la malattia che mi ha colpito nel 2000 non mi ha consentito di riprendere in mano questo progetto se non molto tempo dopo, il che nella sventura offre anche l'indubbio vantaggio di donare a queste memorie, e al modo in cui oggi le interpreto, una prospettiva decisamente nuova.
  “Sono passati ormai più di vent'anni da quello che a suo tempo venne denominato l'Irakgate, e molti se ne sono dimenticati, mentre altrettanti non ne hanno mai neppure sentito parlare. Anche per questo motivo, pur essendosi trattato di un incidente costato piuttosto caro alla mia carriera e alla mia salute, sono arrivato a ridimensionarne non poco la portata mentre apportavo i ritocchi conclusivi al mio libro: mi è sembrato più utile ed interessante lasciare ai miei nipoti la testimonianza di un'esperienza di vita piuttosto che l'amarezza di un singolo episodio che l'affetto e la solidarietà di tanti amici e colleghi mi ha da tempo aiutato a superare.”

  L’AUTORE – Giacomo Pedde è nato a Sassari l'11 ottobre del 1926. Ha studiato nella sua città, nel Liceo ginnasio Domenico Alberto Azuni, e si è poi laureato in Giurisprudenza. Dopo un'esperienza giornalistica in buona parte trascorsa presso i quotidiani L'isola e Il Corriere dell'Isola è entrato, giovanissimo, presso la filiale di Cagliari della Banca Nazionale del Lavoro con la qualifica di impiegato di prima categoria. Ha percorso tutti i gradi della carriera attraverso undici dipendenze, dirigendone tre, arrivando a diventare direttore generale della Banca Nazionale del Lavoro. Ha rassegnato le dimissioni dopo lo scandalo BNL-Atlanta.

  INDICE DELL’OPERA - Introduzione - Storia delle storie - La saga dei Pedde - I signori del Capo di Sotto - Le "Voilettes" delle Signorine Rogliano – C’erano una volta i Solinas - Una città isolana - Memorie di un giornalista di provincia - L'avventura bancaria - Tramonto di una grande banca - Tutta la storia della truffa di Atlanta - E Atlanta fece da spartiacque - Ultimo atto