L'Orchestra del Reich Stampa E-mail

Misha Aster

L'Orchestra del Reich.
I Berliner Philharmoniker e il Nazionalsocialismo

Zecchini Editore, pagg. XII+340, € 25,00

 

aster_orchestra  IL LIBRO – Nel 1933, quando Hitler viene nominato cancelliere del Reich tedesco, i Berliner Philharmoniker, l’istituzione culturale forse più prestigiosa della Germania, sono in gravissima crisi economica: la loro scelta orgogliosa di mantenere l’autonomia gestionale – i musicisti infatti sono azionisti della società – non è più sostenibile finanziariamente, e i sussidi ottenuti negli ultimi anni dal comune di Berlino, dalla Prussia e dal Reich non sono sufficienti a garantirne l’esistenza. Ma Joseph Goebbels, potentissimo neo-ministro per l’educazione del popolo e la propaganda, intuisce che i Berliner Philharmoniker possono essere un formidabile strumento di diffusione del “meglio della Germania”, in patria e all’estero: decide quindi non solo di salvare l’orchestra, ma di farne una branca del proprio ministero. I musicisti, da imprenditori, diventano dipendenti pubblici, perdendo la propria indipendenza ma acquisendo dei privilegi inauditi: salari regolari e generosi, prestigio, fama e – più importante di tutti – l’esenzione dalla leva militare, confermata fino agli ultimissimi giorni antecedenti la caduta di Berlino. Negli anni del Terzo Reich i musicisti devono suonare, in patria e all'estero, su ordine di Hitler: ai raduni del partito a Norimberga, in occasione dell'apertura dei Giochi Olimpici del 1936 a Berlino, e più tardi anche nei territori occupati. Il libro dello storico canadese Misha Aster è il primo tentativo di far luce su questo singolare rapporto di sfruttamento reciproco fra l’orchestra e il Nazismo, attraverso un’analisi scrupolosa, documentata e imparziale degli aspetti culturali, sociali, economici e politici: centrale, naturalmente, è la figura di Wilhelm Furtwängler, fino al 1934 direttore musicale dei Berliner e in seguito figura di riferimento dell’orchestra, la cui ambiguità nei confronti della barbarie nazista riflette in maniera esemplare la ricchezza di sfumature del rapporto fra arte e politica di quegli anni. Il regime ha utilizzato l'orchestra – e l'orchestra ha approfittato del regime. Si è trattato di uno stato di emergenza di lungo periodo – per così dire – in cui i musicisti cercarono di conciliare autonomia artistica e direttive ideologiche: senza dubbio i Berliner beneficiarono di un trattamento privilegiato da parte del governo nazista, ma l'orchestra cercò sempre di opporsi alla pesante tutela, musicale e politica. Uno squarcio storico affascinante e attualissimo, documentato e obiettivo.

  DAL TESTO – “Il 26 aprile 1933, ad un concerto comune dei Berliner Philharmoniker e della Nationalorchester Mannheim (della quale Furtwängler era stato direttore musicale), un certo numero di musicisti di Mannheim si lamentò violentemente del fatto che dei ‘‘tedeschi’’ venissero fatti sedere al secondo leggio, dietro le prime parti ebree dei Filarmonici. Benché si mormorasse di ‘‘dozzine’’ di ebrei nell’orchestra berlinese, la furia era diretta principalmente contro il Konzertmeister Szymon Goldberg. ‘‘Il Konzertmeister di Mannheim era di gran lunga il musicista meno valido’’, ricorda Berta Geissmar, ‘‘ma era un membro del partito e si era subito allineato al nuovo regime’’. Furtwängler si rifiutò di dirigere il concerto se la decisione sui leggi fosse toccata ai politici e non a lui. Minacciò addirittura di cancellarlo se gli si fossero opposti.
  “Alla fine, la determinazione di Furtwängler pagò. Goldberg fu il Konzertmeister del concerto di Mannheim. Ma la storia non era finita lì. Subito dopo la débacle, Furtwängler scrisse una lettera dai toni netti al Vorstand dell’orchestra di Mannheim, in cui chiariva la sua posizione e sfruttava in maniera ammonitoria l’acquiescenza di Goebbels […].”

  L’AUTORE – Misha Aster (1978) è uno storico canadese da anni residente a Berlino.

  INDICE DELL’OPERA - Presentazione, di Claudia Fayenz - Nota del traduttore – Glossario - Introduzione - Capitolo 1. Verso l’Orchestra del Reich - Capitolo 2. La comunità dei Filarmonici - Capitolo 3. Finanze e bilanci - Capitolo 4. I Filarmonici al lavoro - Capitolo 5. Unsere deutsche Musik. La programmazione - Capitolo 6. ‘‘Vertreter seines Vaterlands’’ (Rappresentanti della Patria) - Epilogo. Gli eredi dell’Orchestra del Reich - Bibliografia - Tavola cronologica. I Berliner Philharmoniker 1932-1945 - Ringraziamenti - Indice dei nomi