L'italiano di Tangeri |
Carlo Mazzantini L'italiano di Tangeri Marsilio Editori, pagg.249, Euro 18,00
IL LIBRO – Oltre la Spagna, che severa li espelle, due giovani innamorati arrivano nel torrido Marocco africano, dove i sentimenti si esaltano al di là di ogni grigia miseria borghese. Il protagonista vive una stordente storia d'amore con due donne, entrambe straordinarie: Oona, la moglie che porta in grembo il frutto della loro unione, e Marisol, una ballerina che accende desideri a cui non si può resistere. Il sole che batte su Tangeri rende incandescente ogni cosa e Mazzantini, in uno scenario primitivo e selvaggio, restituisce all'esperienza il calor bianco della verità. Carlo Mazzantini continua con questo romanzo incompiuto - che ora esce malinconicamente postumo - la rivisitazione dell'avventura esistenziale della propria generazione cominciata con A cercar la bella morte, ormai esemplarmente il racconto dei ragazzi che andarono a Salò e poi affrontarono spavaldi la vita senza mai tirarsi indietro. Una generazione che ha vissuto il tracollo e la rigenerazione della patria attraverso esperienze e tensioni a tal punto infuocate che ancora fatichiamo a interpretarle senza rancore e che, invece, bisognerà prima o poi fare nostre, tutte, come inevitabilmente lo sono. DAL TESTO – “A dare un tocco ancora più irreale a quell'atmosfera, attraverso la porta chiusa di quell'antro, giungeva un crepitare di nacchere e un tamburellare svelto, ritmato, di piedi di donna. La sua donna, Marisol, ballerina di flamenco che nella stanza accanto provava un paso doble o una sevillana facendo volteggiare quelle gonne smerlettate da balze rosse e gialle arricciate sulle gambe nervose. Lui si era staccato dalla balaustra di ferro battuto della finestra e si era avviato verso uno scaffale sulla parete di fronte, ma a quei rumori che giungevano di là s'era fermato un momento ad ascoltare con una espressione di piacere sul viso, come se con quei suoni, attraverso la porta chiusa, traspirasse qualcosa di lei, il suo odore di donna, quel calore di vita che spandeva attorno a sé, trasfigurandolo. Tutto il suo viso perdeva quella tensione di muscoli, quell'arricciarsi di smorfie, si distendeva e acquistava un tratto fanciullesco, che si sarebbe potuto dire anche bello. E non senza ragione, perché in quella donna, che sempre veniva ad aprirmi la porta con quel viso allegro e quel passo danzante - «Buenos dias, señor Claudio, buenos dìas!» - e mi precedeva svelta, agile, c'era una carica erotica immediata.” L’AUTORE – Carlo Mazzantini è nato a Roma nel 1925 ed è morto a Tivoli nel 2006. Dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943 si è unito ai superstiti di un battaglione di Camicie nere e ha combattuto in Valsesia. Catturato, ha rischiato la fucilazione ma è stato poi liberato. Ha vissuto a lungo all'estero insegnando nel liceo di Tangeri e all'università irlandese di Galway. Con Marsilio ha pubblicato A cercar la bella morte (1995), I balilla andarono a Salò (1997), Ognuno ha tanta storia (2000), Restano le nuvole (2001), Amor ch'al cor gentil (2002) e L'ultimo repubblichino (2005).
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