Costruirono i primi templi Stampa E-mail

Klaus Schmidt

Costruirono i primi templi
7000 anni prima delle piramidi

Oltre Edizioni, pagg.288, Euro 24,50

 

schmidt_costruirono  IL LIBRO – Göbekli Tepe: una straordinaria scoperta archeologica che rivoluziona le nostre conoscenze sul remoto passato dell’uomo e getta una nuova luce sulle antiche tradizioni che hanno originato il racconto biblico della Genesi. Klaus Schmidt, l’archeologo scopritore del primo complesso templare dell’umanità, con questo libro ci conduce per mano dentro l’enigma che attanaglia da sempre gli studiosi della preistoria: donde veniamo e come siamo arrivati fin qui? Davanti a questa domanda cruciale, l’autore non si tira indietro ed avanza ipotesi narrando, in modo coinvolgente, il suo primo impatto con la misteriosa collina di Sanliurfa, nella Turchia orientale, e con i successivi eccezionali ritrovamenti, per poi descrivere con rigore la struttura dell’insediamento neolitico, cercando di interpretare il significato dei colossali pilastri a T disposti a cerchio ed istoriati con straordinari bassorilievi naturalistici o con simboli ancora tutti da decifrare. Il tutto 7.000 anni prima delle grandi piramidi egizie e in tempi ancor più remoti rispetto all’innalzamento del primo megalite di Stonehenge. Il sito di Göbekli Tepe, con le sue meraviglie provenienti direttamente dall’era glaciale e con quelle che giacciono misteriosamente ancora sotto il manto di terra, è destinato a cambiare radicalmente la comprensione delle tappe dell’avventura umana.

  DAL TESTO – “Argomento principale di questo libro è un sito archeologico della Turchia sudorientale, Göbekli Tepe. E questo per due ragioni: ho diretto gli scavi nel sito e sono pertanto in condizione di riferirne dettagliatamente, ma ciò non sarebbe stato motivo sufficiente, da solo, per scrivere questo libro. Göbekli Tepe nasconde qualcosa di nuovo e di particolare. In modo del rutto simile a quanto si verificò negli anni sessanta del secolo scorso, quando James Mellaart con il suo lavoro Çatal Höyük. A Neolithic Town in Anatolia provvide il panorama archeologico di nuovi orizzonti, Göbekli Tepe rende ampiamente possibili nuovi stimoli all'accertamento di campi finora sconosciuti della storia dell'umanità.
  “Il libro di Steven Mithen, After the Ice, mi ha fornito l'impulso decisivo a portare a compimento questo lavoro, a lungo pensato e iniziato molti anni fa. Non tanto perché paresse necessario riprendere il tema su basi nuove, quanto per continuare quanto iniziato in After the Ice. Mithen infatti, e non poteva essere diverso, prese in considerazione lo scavo di Göbekli Tepe soltanto in modo marginale. Esso era allora, come oggi, in pieno svolgimento e le sue conseguenze sul piano scientifico possono essere gradualmente apprezzate solo oggi. D'altra parte non si tenterà di rappresentare in questo libro l'intera età della pietra dell'Asia Minore. L'attenzione sarà incentrata infatti su Göbekli Tcpe e il suo tempo. I periodi del Paleolitico verranno tuttavia illustrati contestualmente, così come le regioni vicine, in quanto particolarmente importanti per la comprensione di ciò che è stato trovato a Göbekli Tepe.
  “Il titolo di questo libro è "Costruirono i primi templi". Bisogna dire apertamente, a questo punto, che l'impiego del termine tempio, in contesti come questo, è ampiamente discutibile.“
  Anche a prescindere dalla funzione religiosa del sito, il concetto di “tempio” presuppone l'esistenza di un edificio almeno in parte coperto. Negli importantissimi edifici di Göbekli Tepe qui trattati, è proprio questo aspetto che nemmeno dieci campagne di scavo hanno potuto chiarire in modo definitivo. Non si sa infatti con certezza se queste strutture fossero veramente provviste di un tetto o se non ci troviamo piuttosto in presenza di distretti santuariali privi di mura (i "temenoi ipetri" del gergo specialistico degli archeologi) e per così dire a ciclo aperto.”

  L’AUTORE – Klaus Schmidt è libero docente di archeologia preistorica e lavora come referente per l'archeologia preistorica del Vicino Oriente nella sezione orientale del Deutsches Archäologisches Institut di Berlino. Dal 1995 dirige gli scavi di Göbekli Tepe.

  INDICE DELL’OPERA - Ringraziamenti - Premesse dell'autore - Premessa all'edizione italiana 2011 - I. Una ri-scoperta (1. Presso l'albero dei desideri - 2. Urfa città e dintorni) - II. Reperti archeologici, ricercatori, concetti tecnici (1. Il “sistema delle tre età”, la recente età della pietra e lo choc di Gerico - 2. La Mezzaluna fertile e le “Hilly Flanks” - 3. Çatal Höyük un'altra “città” dell'età della pietra - 4. Çayönü, culla di Efesto? - 5. Nevali Çori nella valle della peste - 6. Gürcütepe e la nascita di un nuovo progetto di ricerca) - III. Göbekli Tepe (1. La montagna “panciuta” - 2. Struttura A: l'edificio del pilastro con il serpente - 3. Struttura B: riemerge una Stonehenge mesopotamica: l'edificio del pilastro con la volpe - 4. Struttura C: nel cerchio dei cunei - 5. Struttura D: nello zoo dell'età della pietra) -  IV. Tra significato e interpretazione (1. Gli animali e la loro rappresentazione nell'antico Oriente - 2. La memoria culturale e “i sentieri dei sogni” dell'età della pietra) - V. Gli strati più recenti di Göbekli Tepe e la fine del santuario dei cacciatori (1. Le strutture più recenti e l'edificio del pilastro col leone - 2. Quando il cacciatore ebbe bisogno del contadino – Presupposti di un santuario del neolitico antico) -  VI. Göbekli Tepe due anni dopo. Importanti scoperte effettuate nelle campagne 2005 e 2006 - Integrazione all'edizione italiana 2011 – Appendice - Bibliografia di base e ulteriori approfondimenti - Recenti pubblicazioni sull'argomento - Riferimenti bibliografici della premessa all'edizione italiana 2011 - Glossario - Illustrazioni fuori testo