La via dei conventi |
Pino Adriano - Giorgio Cingolani La via dei conventi
IL LIBRO – L'organizzazione segreta ustascia, creata nel 1930 da Ante Pavelić, si batteva per l'indipendenza della Croazia dal regno di Jugoslavia. Ben presto, con il sostegno di Mussolini, Pavelić allestì le proprie basi clandestine in Italia e ramificò l'organizzazione in varie parti del mondo. Per un decennio il terrorismo ustascia si manifestò con sanguinosi attentati, come quello di Marsiglia del 1934, che costò la vita ad Alessandro I di Jugoslavia e al ministro degli Esteri francese Louis Barthou. Disgregata la Jugoslavia nel 1941, Hitler e Mussolini affidarono a Pavelić la guida dello Stato fantoccio croato. Il fanatismo confessionale e razzista degli Ustascia divenne terrorismo di Stato e i massacri perpetrati contro Serbi, Ebrei e Rom furono uno dei peggiori crimini del XX secolo. Fuggiti in Italia nel 1945 attraverso la «via dei conventi» e poi emigrati in Argentina, gli Ustascia continuarono a praticare la violenza fino alla morte di Pavelić, avvenuta in Spagna nel 1959, e anche in seguito. DAL TESTO – “I due ascoltarono la sua storia, la verificarono con le informazioni che avevano raccolto e alla fine gli proposero di mettere la sua esperienza di corriere al servizio dell'organizzazione. Jarschel accettò, ebbe una paga e un passaporto a tutta prova e qualche giorno dopo partì per la sua prima missione a Genova: aveva «un messaggio delicato» da consegnare personalmente «a un tale Draganović». Per un anno Jarschel fece la spola fra Milano, Genova e Roma. Quando accompagnava personaggi tedeschi di riguardo la scorta era quasi sempre formata da ex ustascia, talvolta da qualche ex fascista. Nella primavera del 1947 Jarschel dovette lasciare Milano per motivi di sicurezza. Un sacerdote tedesco venne a prenderlo a San Cristoforo con una vecchia Fiat e lo portò «in un convento di Milano, adiacente alla chiesa di San Lorenzo, in piazza Vetra». La sera stessa, accompagnati dal prete tedesco, sette fuggiaschi vestiti da frati partirono in treno per Roma. Jarschel stette qualche tempo «in clausura» con altri camerati nel convento di monsignor Hudal a Santa Maria dell'Anima; dovette raccontare per iscritto tutta la sua storia nei minimi dettagli e restò un paio di settimane in «ritiro spirituale» sotto la guida di un gesuita tedesco. Superate le prove, con undici camerati Jarschel partì per il Medio Oriente, dove trovò un ingaggio come istruttore militare. GLI AUTORI – Pino Adriano, regista e giornalista televisivo, ha realizzato un centinaio di programmi per la RAI con particolare riguardo alla storia economica, sociale e politica del Novecento italiano. Ha scritto Corpi di reato. Quattro storie degli anni di piombo (2000), di cui è coautore Giorgio Cingolani, e L'intrigo di Berna (2010). INDICE DELL’OPERA - Fonti e abbreviazioni - Parte Prima. Il movimento ustascia dalle origini al 1941 - Capitolo Primo. Le origini (Il regicidio - Le origini croato-bosniache dell'ustascismo - Il frate bosniaco - Gli Slavi del Sud tra idea nazionale e progetti statuali: Grande Serbia, Grande Croazia e Jugoslavia - I popoli jugoslavi e la Grande Guerra - Gli interessi italiani sullo spazio jugoslavo e il contenzioso tra i due paesi - Il piano di azione tra gli jugoslavi e il Comitato croato - Dal Trattato di Rapallo al Trattato di Roma) - Capitolo Secondo. Il Regno dei Serbi, Croati, Sloveni e 1'Italia (Stato unitario degli Slavi del Sud - Stato e chiese - Il Partito del diritto di stato croato e l'Italia – Mussolini, Grandi e Badoglio - La visita di Pavelić a Roma - Pavelić alla Skupština - L'azione del separatismo macedone – L’eccidio della Skupština - Il programma croato - Il comitato segreto e le forniture d'armi - Pavelić in esilio - Gli accordi di Sofia) - Capitolo Terzo. Sotto l'ala del Duce (Pavelić in Italia - La missione dell'ingegnere – La nascita dell'Ufficio Croazia - Il fronte croato-macedone - Il Vaticano e la questione croata - Dal Domobran all'Ustaša - Propaganda e azione armata - Il Nucleo - La «rivolta» della Lika e l'Internazionale fascista - Il potenziamento del Nucleo - L'attentato di Zagabria) - Capitolo Quarto. Il regicidio (La nuova situazione internazionale - I movimenti del Nucleo - Verso Marsiglia - L'attentato - L'inchiesta - Le conseguenze - Le responsabilità del regime fascista) - Capitolo Quinto. Da Torino a Zagabria (La détente italo-jugoslava - La tela del ragno - La libertà vigilata - Pavelić contro Maček – Il Trattato di amicizia italo-jugoslavo - Lo scioglimento del Nucleo - Il Concordato incompiuto - La rete di sostegno - Errori e orrori – Certose e conventi - La Croazia tra Italia e Germania - La rimobilitazione di Pavelić) - Parte Seconda. Gli Ustascia al potere 1941-1945 - Capitolo Primo. Lo Stato indipendente croato (La guerra contro la Jugoslavia - La nascita dello Stato indipendente croato - La Chiesa croata e il nuovo Stato - Il viaggio di Pavelić a Roma) - Capitolo Secondo. I massacri di Serbi, di Ebrei e di Rom (Dalle leggi razziali ai massacri - La spoliazione dei beni delle vittime - L'occupazione italiana: problemi militari e sociali - Testimonianze, proteste, denunce dei massacri - Il delegato vaticano – Le conversioni coatte – Jasenovac) - Capitolo Terzo. Problemi di sopravvivenza dello Stato indipendente (Il Movimento di liberazione nazionale jugoslavo e i Cetnici - Contrasti e dissidi tra Italia e Stato indipendente croato - Frattura sociale e opposizione al regime in Croazia - L'accordo con i Cetnici e i crimini italiani - La Santa Sede e la situazione in Croazia) - Capitolo Quarto. Crisi e fine dello Stato croato (La guerra a una svolta - La fine dell'egemonia italiana in Dalmazia - La missione di Draganouić - Le conseguenze dell'armistizio italiano – I tentativi ustascia di salvare lo Stato croato - Tito a Belgrado - La fine dello Stato croato - La distruzione di Jasenovac - Dopo il crollo, la fuga – Bleiburg - I massacri perpetrati dagli Ustascia tra memoria, rimozione e strumentalizzazioni) - Parte Terza. Ustascia e Guerra Fredda 1945-1959 - Capitolo Primo. Criminali di guerra in fuga (Le liste nere - I piani di sopravvivenza – Pavelić in Austria - Le reti di sostegno e l'oro ustascia - Ustascia e SS sulla via dei conventi) - Capitolo Secondo. La rete e le trame degli Ustascia in Italia (Profughi e criminali di guerra - Gerarchi e conventi - Sulle tracce del poglavnik - L'attività anticomunista degli jugoslavi - La querelle sui criminali di guerra) - Capitolo Terzo. La crociata anti-comunista (La Jugoslavia socialista - L'opposizione al regime comunista - Il processo Stepinac - Il Hrvatski narodni otpor - L'Operazione 10 aprile – La rottura tra Stalin e Tito) - Capitolo Quarto. Verso il Nuovo Mondo (Obiettivo Argentina - Argentina e Terzo Reich - L'ascesa di Perón - Il ponte Madrid-Buenos Aires - La Pax Romana - La via italiana - Il piano di immigrazione - Sotto la Lanterna - Il viaggio di Evita e la nascita della SARE - La partenza di Pavelić - La via dei conventi e la ratline americana) - Capitolo Quinto. Gli Ustascia in America (Gli Ustascia in Argentina - Pavelić a Buenos Aires - Crisi e frantumazione del movimento ustascia - La caduta di Perón e l'attentato a Pavelić – La morte di Pavelić - La vicenda di Artuković) – Epilogo. La questione ustascia tra Jugoslavia e Vaticano 1952-1972 (La nuova identità jugoslava - Jugoslavia e Vaticano: dall'ostilità al dialogo - Liberalizzazione ed emigrazione nella Jugoslavia degli anni Sessanta - La ripresa del terrorismo ustascia - L'accordo tra Jugoslavia e Vaticano - Il ritorno di Draganović - L'esplosione del terrorismo e la «Primavera croata») - Note - Ringraziamenti - Bibliografia - Indice dei nomi
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