Dietro le quinte Stampa E-mail

Paolo Ferrari – Alessandro Massignani

Dietro le quinte
Economia e Intelligence nelle guerre del Novecento

Cedam, pagg.XII-192, Euro 17,00

 

ferrari_massignani_dietro_le_quinte  IL LIBRO – Dietro le quinte indaga la complessità delle dinamiche economiche, politiche e culturali che si celano dietro ai fronti militari e che sono altrettanto importanti per l’esito dei conflitti. In particolare sono al centro del libro le vicende industriali e informative, soltanto negli ultimi anni divenute oggetto di approfondimento da parte della ricerca storica. Lontano dai riflettori, la complessa attività volta ad assicurare alle forze armate un costante rifornimento di armamenti e mezzi di ogni tipo, così come le indispensabili informazioni sul nemico, rappresenta una componente decisiva nell’epoca delle guerre totali.
  Alle vicende dell’intelligence dall’inizio del Novecento fino alla seconda guerra mondiale si affiancano quelle dell’industria bellica italiana e tedesca, e del finanziamento del movimento di liberazione in Italia. Chiude il volume la strage di Portella della Ginestra, che permette di illustrare, in un periodo di pace attraversato da forti tensioni, l’attività dei carabinieri e la loro capacità di analisi della situazione politica e sociale.
  Il libro, risultato di ricerche originali, è stato pensato anche a scopo didattico per gli studenti universitari. Comprende una serie di fonti scelte sia per la loro rilevanza, sia in quanto documenti riservati o coperti da segreto, ricchi di informazioni e analisi, come la relazione di Albert Speer, ministro degli Armamenti di Hitler, dopo il suo viaggio in Italia nel 1944.
  Un complesso di analisi e documenti volti a stimolare la riflessione sul “lato interno” del potere.

  DAL TESTO – “In Italia e non solo, il rinnovamento della storia militare ha significato, com'è noto, l'abbandono della tradizionale histoire bataille per affrontare le complesse trasformazioni delle società in guerra e, nei periodi di pace, i diversi aspetti dell'attività delle istituzioni militari. La costante disposizione delle società umane a confrontarsi ricorrendo alla violenza organizzata, in conflitti "caldi" o "freddi", ma nei quali comunque le forze armate e l'uso della forza o la minaccia di utilizzarla hanno giocato un ruolo di rilievo, ha, fin da Tucidide, posto dei quesiti che investono le trasformazioni legate alle guerre, che devono essere considerate non momenti "eccezionali", sorta di parentesi nei mutamenti sociali e istituzionali, ma parte di una continua evoluzione, a volte fratture profonde e a volte momenti di accelerazione del passaggio a nuovi equilibri. Da ciò la rilevanza dello studio non soltanto dei momenti in cui lo scontro è divenuto effettivo, e quindi delle scelte tattiche, operative e strategiche, ma delle società in guerra nel loro complesso, nelle loro dinamiche economiche, politiche e culturali.
  “Un risultato generale delle ricerche che, dagli anni sessanta del Novecento, hanno iniziato ad affrontare in termini nuovi le vicende militari, è stato infatti l'emergere della pervasività, nella società italiana, di una presenza militare che rappresenta uno dei nodi da affrontare per la comprensione del passaggio dell'Italia dall'età liberale al regime fascista alla Repubblica. Sia che si consideri l'impatto delle scelte militari nel passaggio dell'Italia da società agricola a società industriale, sia che si prenda in esame la cultura del nostro paese, il peso delle scelte legate alle istituzioni militari e alla preparazione e conduzione dei conflitti appare una costante, la cui intensità certo varia molto nelle diverse fasi storiche, ma che non si può sottovalutare.”

  L’AUTORE – Paolo Ferrari insegna Storia contemporanea nella Facoltà di Lettere e filosofia dell’Università degli studi di Udine. Fa parte del Comitato scientifico di "Italia contemporanea" e di "Storia militare" e della redazione di "Storia contemporanea in Friuli". Tra i suoi lavori, Verso la guerra. L’Italia nella corsa agli armamenti 1884-1918 (Valdagno, Rossato, 2003); I trasporti del regno. Iniziativa privata e intervento statale in Italia 1861-1946 (con A. Curami, Brescia, Fondazione Negri, 2007); Dietro le quinte. Economia e intelligence nelle guerre del Novecento (con A. Massignani, Padova, Cedam, 2011). Ha curato, con A. Massignani, Conoscere il nemico. Apparati di intelligence e modelli culturali nella storia contemporanea, Milano, Angeli, 2010.
  Alessandro Massignani è un esperto di storia militare e italiana. Membro della Società di storia militare, dell'International Intelligence Study Group, della Society of Military History e dell'United States Naval Institute, è autore di Alpini e tedeschi sul Don (1991), Le truppe d'assalto austro-ungariche nella Grande Guerra (1995) e, con Andrea Curami, di L'Artiglieria italiana nella Grande Guerra (1998); è curatore, con Achille Rastelli, di La Grande Guerra navale 1914-1918 (2002).

  INDICE DELL’OPERA - Introduzione - I. Un rete mondiale. L’intelligence e le marine europee nella prima guerra mondiale – Documenti - 1. Il contratto di una spia - 2. Il “colpo di Zurigo”: la marina protesta - 3. Fomentare i disordini interni dopo Caporetto - 4. Controspionaggio italiano e disordini interni - 5. I traffici tra l’Italia e l’America - 6. L’imperialismo tedesco durante la Grande guerra - 7. Contro la pornografia - II. Il Servizio informazioni dell’esercito italiano dal 1900 al 1920 – Documenti - 8. La preparazione della Strafexpedition nell’interrogatorio di un tenente austriaco - 9. L’intelligence italiana e la Strafexpedition - 10. Travestimento e condanna a morte delle spie - 11. Caccia alle spie - III. Controspionaggio. I carabinieri nella prima guerra mondiale – Documenti - 12. Controspionaggio: i cittadini dei paesi neutrali - 13. Controspionaggio: il pericolo dei disertori - 14. Il morale delle truppe nel 1918 - IV. La mobilitazione dell’industria tedesca nella Seconda guerra mondiale – Documenti - 15. L’interrogatorio di Albert Speer al processo di Norimberga - 16. La produzione bellica tedesca secondo Walter Schieber - 17. La deposizione di Walter Schieber al processo di Norimberga - 18. Lo sfruttamento dell’economia italiana secondo Albert Speer - V. Il Terzo Reich e l’economia di guerra italiana 1943-1945 – Documenti - 19. Forze armate e industria nella Rsi - 20. Albert Speer in Italia - 21. L’industria italiana e il viaggio di Speer secondo lo spionaggio partigiano - VI. Gli Alleati e il finanziamento della Resistenza – Documenti - 22. La storia di un finanziamento - 23. Il finanziamento della Resistenza fino al dicembre 1944 - 24. Alleati e partigiani: l’incontro del 23 novembre 1944 - 25. Le procedure per il trasferimento dei fondi - 26. Il successo dell’operazione di finanziamento - 27. L’aiuto finanziario alla fine della guerra - 28. Alleati e partigiani: la riunione dell’11 aprile 1945 - 29. Le richieste britanniche alla fine della guerra - VII. Un difficile dopoguerra tra nuovi equilibri politici ed eversione. La strage di Portella della Ginestra – Documenti - 30. La strage del 1° maggio - 31. Crimini e scopi della banda Giuliano - 32. Le indagini e le preoccupazioni della sinistra - 33. Gli attentati contro i partiti di sinistra - 34. Sinistre e Fronte antibolscevico dopo l’eccidio - 35. «Dare una lezione ai comunisti» - 36. Salvatore Giuliano propone un accordo ai carabinieri - Indice dei nomi