I Romanzi del conte L. N. Tolstoj |
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Konstantin Leont'ev I Romanzi del conte L. N. Tolstoj Pungitopo Editrice, pagg.176, Euro 14,00
DAL TESTO – “Io amo, io adoro Guerra e Pace, per l'opera creativa gigantesca, per il coraggioso inserimento di interi pezzi di filosofia e di strategia militare, contro le regole, da lungo tempo da noi imperanti, della moderazione e dell'accuratezza artistica; per il fuoco patriottico di cui a momenti bruciano così ardentemente le sue pagine; per le scene eccezionali delle battaglie; per l'eguale incanto delle rappresentazioni delle "tentazioni" del mondo quanto della gioia della vita famigliare; per la multiformità dei personaggi e la loro coerenza psicologica, così impressionanti per la mente del lettore; per l'immagine piena di vita di Nataša, così veritiera e così attraente; per la stupefacente poesia di tutti questi sogni, deliri, semi-deliri e stati che precedono la morte. Per il fatto, infine, che il migliore e il più nobile degli eroi del poema, il principe Andrej, non sia un professore, né un oratore, ma un elegante e coraggioso guerriero e un convinto idealista. Rendo omaggio al conte Tolstoj anche per quella violenza che ha perpetrato nei miei confronti costringendomi a conoscere come persone reali e ad amare come amici cari, gente che mi appare quasi contemporanea e che solo per volontà dell'autore ha indossato i vestiti di "Borodino" e solo per la forza del suo genio è stata portata mezzo secolo indietro nella storia. Ma, ricordando questo nell'insieme di tutto quanto ho detto, mi sento in diritto di pensare che ciò è proprio quello di cui parlavo prima: «tre teste, una moltitudine di braccia, occhi di rubini e brillanti, non soltanto sotto la fronte ma anche sulla fronte, di un enorme e prezioso idolo d'oro» ...” L’AUTORE – Konstantin Leont'ev (1831-1891), saggista, filosofo, scrittore, nuotò sempre controcorrente, "contro" lo spirito imperante del suo secolo; ultraconservatore secondo la fuorviante dicotomia progressista/reazionario, fu definito in seguito un «fenomeno non riconosciuto». Tolstoj lo lesse, lo conobbe e lo stimò. Li unì la capacità di leggere la realtà oltre il contingente, pur da posizioni apparentemente contrapposte. Leont'ev non fa sconti al "grande" scrittore, non lo venera, e per questo è in grado di coglierne la specificità e la genialità letteraria solo e unicamente attraverso le opere, attraverso un'autentica interpretazione estetica. INDICE DELL’OPERA – Prefazione, di Giuseppe Iannello - Avvertenze – Introduzione, di Anatolij Aleksandrov (1911) - I Romanzi del conte L. N. Tolstoj - Suggerimenti bibliografici
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