L’artista e il potere |
Giuseppe Ardolino L’artista e il potere Edimond, pagg.137, Euro 18,00
IL LIBRO – Il saggio esamina il rapporto tra politica e arte, dando resoconto di alcuni episodi nei quali un artista si è trovato a confronto, e per lo più a contrasto, con autorità di vario genere: papi, imperatori, principi, giudici della Santa Inquisizione, dittatori. L'intreccio tra arte e politica si è verificato in ogni periodo, ma in questo testo ci si è limitati ai tempi dell'arte moderna e contemporanea. Gli artisti sono chiamati a celebrare le res gestae di un sovrano, di un condottiero o di un eroe e questo avviene fin dall'antichità. Basti pensare alle statue degli imperatori, o ai cicli celebrativi delle varie dinastie rinascimentali: gli affreschi dedicati dal Mantegna ai Gonzaga, o l'apoteosi dei Medici inscenata dal Vasari. E più avanti la serie dei dipinti nei quali Rubens esalta la gloria di Enrico IV e di Maria dei Medici. Il sovrano, il signore, ha sempre desiderato che, a suo nome e a suo favore, l'artista desse testimonianza della potenza acquisita, fosse essa conseguenza di un diritto o fosse frutto di sopraffazione. Negli ultimi due secoli sono le autorità, governative o municipali, piuttosto che i sovrani, a chiedere agli artisti di dare conferma del loro buon governo con opere destinate soprattutto al decoro urbano e che dovevano dare sostegno alle posizioni ideologiche e politiche delle pubbliche committenze. In certo modo lo stato si fa mecenate degli artisti. DAL TESTO – “L'operazione di pulizia artistica segue due linee: da una parte vengono tolte dai pubblici musei le opere giudicate contrarie all'ideologia nazista (sono un'enormità, circa sedicimila), dall'altra viene mobilitata la Gestapo per ispezionare gli studi degli artisti sospetti e requisire le loro opere. Vengono confiscate più di seimila opere, tra quadri e sculture, ispirate al Cubismo, all'Astrattismo, al Dadaismo, all'Espressionismo o alla voga prirnitivista. Molte di queste opere erano conservate in musei pubblici e i direttori che ne avevano conseguito l'acquisto vengono puniti e rimossi dall'incarico. Una parte verrà venduta all'asta, specialmente a musei americani, una parte sarà distrutta, e un'altra parte ancora verrà esposta al pubblico ludibrio. L’AUTORE – Giuseppe Ardolino, veneziano, ha compiuto gli studi a Roma. Entrato in RAI agli albori, si è occupato per anni degli sceneggiati televisivi. Come ricercatore si è sempre interessato a strade poco frequentate, dalle pittrici impressioniste ai pittori italiani presenti a Parigi nei primi anni del Novecento. INDICE DELL’OPERA – Premessa – Michelangelo e Giulio II – Tiziano a gli Asburgo – Paolo Veronese e la Santa Inquisizione – Caravaggio e i Cavalieri di Malta – Velázquez e Filippo IV – William Hogarth e i politicanti – Elisabeth Vigée e Maria Antonietta – Napoleone e i suoi aedi – Goya e la storia – Daumier e Luigi Filippi – Gustave Courbet e la colonna Vendôme – I Muralisti e la rivoluzione messicana – Picasso e la guerra di Spagna – Il Fascismo e il richiamo all’ordine – Le avanguardie e il realismo socialista – Il Nazismo e l’arte degenerata – Suggerimenti bibliografici
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