La voce della Legione Stampa E-mail

Adrian D. Gilbert

La voce della Legione

Edizioni Piemme, pagg.390, Euro 18,50

 

gilbert_voce  IL LIBRO – Marcia o muori. Il sangue non conta. Sacra è la missione, devi eseguirla a ogni costo, anche della vita. Non abbandonare mai i tuoi morti, i tuoi feriti, le tue armi.
  La Legione Straniera rivive attraverso l’avvincente testimonianza dei suoi volontari. Uomini allo sbando, poveracci in fuga dalla miseria, nobili decaduti, ricercati di ogni nazionalità e provenienza sociale, si ritrovano sotto un’unica bandiera che diventa nuova patria, famiglia, ragione di vita: Legio Patria Nostra.
  Le loro voci parlano di violenza, di punizioni durissime, addestramento disumano, umiliazioni, ma anche di atti di estremo coraggio, lealtà, eroismo. Sono voci di legionari di ieri e di oggi, e possiedono un tale impatto emotivo che spesso si ha l’impressione, nei racconti degli scontri più cruenti, di sentire il crepitare delle armi da fuoco, il rumore delle fanfare, le grida di chi cade.
  Coronata da un’aura epica, la Legione si fa mito, e la sua storia grande romanzo di avventura.

  DAL TESTO – “Per sua natura, la Legione ha accolto uomini di ogni nazionalità e con diverse storie di vita. In passato, se i volontari avevano un’età compresa tra i 17 e i 40 anni, e rispondevano ai requisiti fisici richiesti, raramente venivano respinti. Tuttavia, l’avventuriero idealista – il modello reso celebre dai romanzi del ciclo di Beau Geste di Percival C. Wren – veniva vivamente scoraggiato. Già nel 1890, Frederic Martyn fu sorpreso di scoprire che l’ufficiale addetto al reclutamento cercasse di dissuaderlo dal firmare il classico contratto quinquennale. L’ufficiale – credendo che un giovane di buoni natali come Martyn trovasse la vita militare troppo dura – osservò: «Molti, troppi uomini si arruolano nella Legione anche se non hanno alcuna attitudine per la vita del soldato e, così facendo, danneggiano se stessi e anche la Francia». Analoghe riserve furono espresse da un sottufficiale della Legione a un elegante e colto Simon Murray, quando questi si presentò per arruolarsi, nel febbraio del 1960 […].
  “L’anonimato è sempre stato una delle principali attrattive della Legione. Ha offerto a molti uomini la possibilità di sfuggire al loro passato e di costruirsi, sotto un nuovo nome, una nuova identità. Nell’Europa occidentale e negli Stati Uniti, uno dei fattori preminenti dietro la spinta ad arruolarsi è stato il desiderio di avventura; in un mondo sempre più sicuro, la Legione rimane una delle sfide più estreme per chi voglia mettere alla prova la propria virilità. Ma un ruolo altrettanto importante l’hanno avuto anche i problemi economici e sociali.”

  L’AUTORE – Adrian D. Gilbert vive e lavora a Hertfordshire, in Inghilterra. Ha scritto numerosi libri e articoli di storia militare. Ha collaborato con The Sunday Times, The Guardian, Q, Time Out. Ha curato documentari per The History Channel, BBC e Discovery Channel.

  INDICE DELL’OPERA – Parte prima. Come nasce un legionario - Capitolo 1. Varcare la linea – Capitolo 2. Il potere della tradizione – 3. L’addestramento di base – 4. Dentro la Legione – Parte seconda. Vita nella Legione – 5. La cultura della caserma – 6. La Legione in campo – 7. Depressione e diserzione – Parte terza. La Legione in guerra – 8. Un impero in Africa  - 9. La conquista dell’Indocina – 10. La Prima guerra mondiale: morte nelle trincee – 11. Il periodo tra le due guerre – 12. La Seconda guerra mondiale: una famiglia divisa – 13. Tragedia in Vietnam – 14. La fine in Algeria – 15. Conflitti postcoloniali – Postscriptum – I reparti della Legione Straniera – Indice dei testi citati – Bibliografia - Ringraziamenti