Ricordi di Friedrich Nietzsche Stampa E-mail

Paul Deussen

Ricordi di Friedrich Nietzsche

La scuola di Pitagora editrice, pagg.156, Euro 12,00

 

deussen_ricordi  IL LIBRO – Forse nessuno di coloro che hanno scritto su Nietzsche ha partecipato per così lungo tempo e così da vicino alle vicende della sua vita. Dopo il periodo trascorso insieme nel collegio di Pforta e all’università di Bonn, Deussen è rimasto in costante rapporto con Nietzsche fino alla fine, attraverso un nutrito carteggio e vari incontri. Questi suoi Ricordi di Friedrich Nietzsche, scritti poco dopo la scomparsa dell’amico, in anni in cui il dibattito intorno alla figura del controverso filosofo andava via via accendendosi, sono un documento prezioso per conoscere Nietzsche da vicino, in una narrazione equilibrata che non sposa né la causa dei detrattori, né quella degli apologeti.

  DAL TESTO – “Lo vidi l'ultima volta per il suo cinquantesimo compleanno il 15 ottobre 1894. Arrivai presto, poiché dovevo ripartire poco dopo. Sua madre lo condusse nella stanza, gli augurai ogni bene, gli raccontai che quel giorno compiva cinquant'anni e gli diedi un mazzo di fiori. Di tutto ciò non capì nulla. Solamente i fiori sembrarono per un momento risvegliare il suo interesse, poi vennero ignorati anch'essi. Nel 1897 morì la madre di Nietzsche, e sua sorella prese in consegna da lei la cura del malato come fosse un caro lascito. Si trasferì con lui a Weimar, dove Nietzsche visse fino al 25 agosto 1900 nella casa dell'Archivio Nietzsche, circondato dai testimoni e dalle testimonianze della sua fama nascente, senza accorgersene minimamente.
  “Nessuno può dire fino a che punto i germi della rovina fossero già presenti in questa mente così dotata. Ma se Nietzsche non si fosse isolato di proposito dalla compagnia degli uomini, dove aveva acquisito una posizione così onorevole, se avesse mantenuto il suo incarico, formato una famiglia e fatto lentamente maturare i frutti del suo spirito, invece di immergersi nei propri pensieri in solitudine, di sfruttare asceticamente le proprie forze stancandosi ogni giorno con lunghe passeggiate e costringendosi di notte ad un fugace sonno con narcotici sempre più forti, - chissà se non vivrebbe ancora ora in piena salute tra di noi e chissà se al posto del torso che ci ha lasciato in eredità non ci potrebbe offrire la compiuta immagine di una visione del mondo eccentrica, ma degna di un alto grado di stima.”

  L’AUTORE – Paul Deussen (1845-1919) è considerato uno dei maggiori studiosi di filosofia in­diana dell’Ottocento. Grazie ad accurate ed affidabili traduzioni ha reso accessibile al pubblico tedesco il pensiero indiano, che pone alle origini della filosofia. Per tutta la vita è rimasto un convinto seguace della filosofia di Schopenhauer, curandone fra l’altro la prima edizione critica delle opere e fondando la “Schopenhauer Ge­sellschaft”, che esiste ancor oggi.

  INDICE DELL’OPERA – Introduzione, di Giuseppe Invernizzi (1. La vita di Paul Deussen - 2. Il pensiero filosofico di Paul Deussen - 3. I Ricordi di Friedrich Nietzsche – Bibliografia) - Ricordi di Friedrich Nietzsche - Prefazione - Introduzione - Il periodo del collegio di Pforta - 1. Lettera - Gli studi universitari a Bonn (1864-1865) - Il periodo di Lipsia e l'anno del servizio militare (1865-1869) - 2. Lettera - 3. Lettera - 4. Lettera - 5. Lettera - 6. Lettera - 7. Lettera - 8. Lettera - 9. Lettera - 10. Lettera - 11. Lettera – Il periodo di Basilea (1869-1879) - 12. Lettera - 13. Lettera - 14. Lettera - 15. Lettera - 16. Lettera - 17. Lettera - 18. Lettera - 19. Lettera - 20. Lettera - 21. Lettera - 22. Lettera - 23. Lettera - Gli anni di viaggi e di solitudine (1879-1889) - 24. Lettera (già edita) - 25. Lettera (già edita) - 26. Lettera - La malattia e la morte - Alcune osservazioni sulla filosofia di Nietzsche