Gabriele d’Annunzio. Inediti 1922-1936 Stampa E-mail

a cura di Filippo Caburlotto

Gabriele d’Annunzio. Inediti 1922-1936
Carteggio con Maria Lombardi e altri scritti

Casa Editrice Leo S. Olschki, pagg.XLVI-88, Euro 16,00

 

caburlotto_inediti  IL LIBRO – Nella ricchissima produzione  di d’Annunzio i carteggi hanno sempre avuto un posto di riguardo, sia per la loro natura squisitamente letteraria, sia per la ricchezza di informazioni biografiche, storiche e artistiche racchiuse in essi. In quest’ottica il rapporto epistolare con Maria Bellini Gritti in Lombardi, fino a oggi sconosciuto, si rivela di particolare rilievo, oltre che per i contenuti – che spaziano da generici aggiornamenti, a suggestioni esoteriche, a espliciti richiami al Fuoco, a lacerti del Libro segreto – anche per la moltitudine di soggetti coinvolti. Il ritrovamento di queste carte inedite apre dunque uno spaccato non solo biografico, ma storico e sociale, che tiene conto di avvenimenti, pubblicazioni, incontri, amori e delusioni di personaggi che entrarono per alcuni anni (1922-1936) a far parte della vita del Vittoriale. Completa la pubblicazione il diario di Mariaska, come il poeta amava chiamarla, dal quale emerge un ritratto più intimo di d’Annunzio, o forse la sua agiografia, fra reminiscenze, rivisitazioni e più o meno credibili verità.

  DAL TESTO – “Il giardino era tutto un fiore - il sole scendeva fra gli olivi rosso e stanco. La campana della torre suonava l'Ave Maria - lentamente.
  “Come sempre, da antica abitudine, presa in collegio, mi segnai frettolosamente sperando di passare inosservata. Mi vide il Comandante, sempre vigile, si avvicinò e disse dolcemente «Oh! Mariasca perché vi vergognate?.. non sapete che l'unica cosa alla quale aspiro è la fede? alla vera fede, come la vostra!»
  “Poi... timido, e quasi vergognoso, soggiunse ... «Segnatemi! vi prego!» e mentre la campana lontana, mandava gli ultimi rintocchi, feci un piccolo segno di croce sulla sua fronte non usa..
  “Per qualche istante rimase immobile, assorto, cogli occhi chiusi: poi... in silenzio, si allontanò solo, fra gli olivi.”

  IL CURATORE – Filippo Caburlotto si è laureato in Lingue straniere a indirizzo filologico-letterario e ha ottenuto il Dottorato di Ricerca in «Italianistica e filologia classico medievale» presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia. Fra i suoi lavori, in preminenza incentrati sul periodo italiano ed europeo fin de siècle e su Gabriele d’Annunzio, si ricordano D’Annunzio e lo specchio del romanzo (Cafoscarina, 2007), Libro segreto: D’Annunzio dall’autobiografia all’agiografia («Studi novecenteschi», 2, 2008), il commento al Fuoco del 2008 (Rizzoli) e Venezia immaginifica, sui passi di d’Annunzio girovagando fra sogno e realtà (Elzeviro, 2009). È ideatore e coordinatore scientifico del Progetto internazionale Archivio d’Annunzio – www.archiviodannunzio.it.

  INDICE DELL’OPERA - Prefazione di Pietro Gibellini - Ringraziamenti - Legenda - Introduzione - Nota al testo - Lettere a Maria Bellini Gritti in Lombardi e a Franco Lombardi - Documenti acroni e non databili - Ariel vero - Appendice - Bibliografia