Eroi e cialtroni: 150 anni di controstoria Stampa E-mail

Augusto Grandi – Teresa Alquati

Eroi e cialtroni: 150 anni di controstoria

Politeia Edizioni, pagg.174, Euro 15,00

 

grandi_alquati_eroi  IL LIBRO – Questo libro vuole rappresentare una storia dell’economia non conforme, interpretata senza alcun obbligo di essere politicamente corretti. Gli Autori non hanno voluto realizzare un’opera per specialisti, ma un manuale a disposizione di chi non si rassegna alle interpretazioni di comodo, alle realtà rivelate dai soliti ambienti di potere. Hanno altresì voluto un libro che potesse essere utile a chi vuol capire le ragioni del declino dell’economia italiana, a chi si avvicina alla politica e non si accontenta delle banalità consuete.

  DAL TESTO – “Quando si analizza il ventennio fascista sotto l'aspetto economico, nel senso delle ricadute sul tenore di vita delle famiglie, ci si dimentica quasi sempre (e quasi sempre è un errore voluto) degli effetti della crisi mondiale del '29. Così come ci si dimentica - per le stesse ragioni di parte - dei costi legati alla politica coloniale, unica alternativa allo strangolamento posto in atto dalle nazioni "democratiche" nei confronti dell'Italia. La scelta di essere davvero indipendenti, non condizionati dagli umori di Gran Bretagna, Francia e Stati Uniti, ebbe dei costi che furono inevitabilmente pagati dalla popolazione. Anche perché altre alternative non esistevano.
  “Va anche ricordato che la crisi mondiale comportò una riduzione dell'attività industriale italiana e che gli effetti vennero attenuati da una politica che impose la riduzione dell'orario di lavoro in modo da garantire l'occupazione ad un maggior numero di operai. In pratica l'orario medio di lavoro giornaliero si ridusse di oltre 1 ora. Inoltre gli industriali italiani, sin dal secolo precedente, si erano contraddistinti in Europa per i bassi salari imposti alla manodopera. Ma la Carta del Lavoro fascista introdusse l'obbligo di adeguamento automatico delle retribuzioni industriali alle variazioni del costo della vita. Dunque una sorta di scala mobile ante litteram, così come la riduzione dell'orario anticipava di decenni le richieste che sarebbero state avanzate dal sindacato in occasione delle crisi industriali di qualche decennio dopo. E lo stesso vale per i contratti collettivi di lavoro validi erga omnes che, nel '26, avevano preso il posto dei contratti individuali stipulati dal padrone con il singolo lavoratore. Una conquista fondamentale per il potere contrattuale dei lavoratori.”

  GLI AUTORI – Teresa Alquati è una giornalista economica scoperta da Giano Accame. Ha collaborato con il Secolo d’Italia nel periodo di direzione di Accame e successivamente con Pagine Libere. Da alcuni anni scrive su Linea Quotidiano e collabora anche con il quindicinale Però Torino e il mensile Officina.
  Augusto Grandi è dall’87 alla redazione torinese del Sole 24 Ore. Ha pubblicato alcuni volumi di narrativa (Un galeone tra i monti, Baci e bastonate, Razz, politici d’azzardo) e altri di saggistica (Sistema Torino, Sistema Piemonte, Lassù i primi. La montagna che vince). Ha collaborato a numerosi libri “ a più mani”.

  INDICE DELL’OPERA - Presentazione - Capitolo 1. L'unità di un Paese arretrato - Capitolo 2. Nord, Sud: grandi differenze in ogni ambito - Capitolo 3. Il Bilancio come unico interesse della classe politica – Capitolo. 4 Per il Sud iniziano gli interventi sbagliati - Capitolo 5. Tentativi di industrializzazione - Capitolo 6. La crisi globale degli Anni 80 e le mondine - Capitolo 7. A cercar Fortuna all'estero: inizia l'esodo - Capitolo 8. Una industrializzazione a volte malata - Capitolo 9. Bolla edilizia e scandalo della Banca Romana - Capitolo 10. Dalle sconfitte africane alla repressione - Capitolo 11. Inizia il secolo dell'energia - Capitolo 12. Tra imprenditori illuminati e padroni delle Ferriere - Capitolo 13. Industria, questa volta si fa sul serio - Capitolo 14. Guerre per banche - Capitolo 15. Sviluppo a Nord Ovest, crisi al Sud - Capitolo 16. Operai, borghesi, padroni - Capitolo 17. Speculatori di guerra - Capitolo 18. Il governo di Roma contro D'Annunzio e gli italiani ma a difesa del capitale - Capitolo 19. Operai in sciopero e borghesi in cerca di un ruolo - Capitolo 20. Crisi economica e governo imbelle - Capitolo 21. Mussolini e la ripresa dell'economia - Capitolo 22. Il grande balzo industriale e finanziario - Capitolo 23. La battaglia del grano e lo rivoluzione agricola - Capitolo 24. Il giovedì nero del '29 e le ripercussioni in Italia - Capitolo 25. Il capolavoro: lo creazione dell'Iri - Capitolo 26. Tra industriali latitanti, accordi in Europa Orientale e interventismo in Africa - Capitolo 27. L'Italia è una potenza industriale, ma il Sud resta indietro - Capitolo 28. Un ventennio di conquiste sociali e di grandi cambiamenti, ma con troppe remore - Capitolo 29. Dopoguerra "americano", tra politici incapaci, industriali rapaci, sindacalisti spaventati - Capitolo 30. Einaudi tra tagli, piano Marshall, disoccupazione - Capitolo 31. Nuovo programma di rilancio del Sud e nuovo fallimento - Capitolo 32. Dalla guerra di Corea la spinta per il Boom Italiano - Capitolo 33. Gli anni del miracolo economico e l'Italia di Mattei e Fanfani - Capitolo 34. Un miracolo su basi deboli, tra speculazioni edilizie, un'agricoltura arretrata e squilibri tra Nord e Sud - Capitolo 35. Tensioni salariali nell'industria, clientelismo pubblico: l'inizio della fine - Capitolo 36. Tra il '68 e l'autunno caldo - Capitolo 37. "Piccolo è bello", ma il sistema cede - Capitolo 38. La Marcia dei Quarantamila, il riflusso ed i ritardi infrastrutturali - Capitolo 39. Tangentopoli e le maxistangate di Amato e Ciampi per accontentare l'Europa - Capitolo 40. L'ingresso nell'euro non salva dalla crisi - Capitolo 41. Il mondo è cambiato, l'Italia non se ne accorge - Capitolo 42. 150 anni di Unità, problemi di sempre e nuove sfide