Enciclopedia dello spionaggio nella seconda guerra mondiale |
Gianni Ferraro Enciclopedia dello spionaggio nella seconda guerra mondiale Sandro Teti Editore, pagg.736, Euro 29,00
IL LIBRO – Chi è il misterioso agente – nome in codice “Cicero” – che trafuga documenti riservati dall’ambasciata inglese ad Ankara? Chi muove le fila della rete antifascista “Frama” che opera nella Repubblica sociale? Cosa prevede l’operazione “Sunrise” organizzata in Italia, al volgere della guerra, dal futuro capo della CIA Allen W. Dulles? DAL TESTO – “Dopo la ritirata di Dunkerque, Churchill (v.) prevede che entro un mese la Gran Bretagna sarà attaccata sul proprio suolo. Non sbaglia di molto: il 2 luglio 1940 Hitler (v.) ordina di cominciare ad approntare il piano, consistente in uno sbarco di truppe tedesche (13 divisioni, seguite da altre 28) e per la metà d'agosto è tutto pronto. Le truppe, di cui il servizio segreto britannico annota gli spostamenti, si ammassano sulla costa francese e su quella norvegese. L'invasione deve essere preceduta da una possente offensiva aerea della Luftwaffe che per numero di aerei e nettamente superiore alla RAF. Per instillare il panico nella popolazione si scatena una guerra psicologica che si avvale degli effetti dei continui bombardamenti, con la distruzione pressoché totale della cittadina di Coventry, e della psicosi della presenza di spie tedesche paracadutate sul territorio inglese. La strategia tedesca fallisce, dal momento che i caccia inglesi, grazie a uno sforzo titanico e all'ausilio del radar, riescono a decimare bombardieri e caccia della Luftwaffe, costretti a partire da basi distanti, e vincono la Battaglia d'Inghilterra. Nel frattempo, comunque, la guerra psicologica sortisce alcuni effetti. Già ad agosto i tedeschi annunciano da radio Amburgo di aver effettuato con successo diversi lanci di singoli e di squadre di paracadutisti sulle isole britanniche. Ora le spie si muovono nell'ombra, pronte a favorire l'invasione coi propri sabotaggi. A conferma di quanto annunciato, sul luogo dei bombardamenti si trovano effettivamente fotografie di impianti industriali e strutture difensive inglesi. La popolazione e le autorità inglesi entrano in fibrillazione e reagiscono, non sempre in modo sensato: si rispolverano vecchie armi da caccia, si fanno uscire dalle fabbriche di armi pezzi non ancora ultimati. Tuttavia, quando l'MI5 (v.) effettua i controlli, emerge chiaramente che il lancio dei paracadutisti tedeschi non è avvenuto: è solo un trucco psicologico dei tedeschi.” L’AUTORE – Pubblicista, saggista, cultore della storia e delle tradizioni popolari della Sicilia, Gianni Ferraro (1927-2002) è stato un infaticabile studioso delle attività d’intelligence. Ha collaborato con quotidiani e periodici siciliani, e ricoperto diverse cariche istituzionali per il comune di Vittoria (Ragusa). A neanche vent’anni fu interprete del comando americano e del governatore inglese durante lo sbarco in Sicilia delle forze alleate.
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