Nessun dolore. Una storia di CasaPound |
Domenico Di Tullio Nessun dolore. Una storia di CasaPound Rizzoli, pagg.225, Euro 16,50
IL LIBRO – Flavio, diciotto anni, è uno dei tanti figli belli e infelici di Roma Nord, quella dei quartieri bene e del posto fisso nell’azienda di papà. Un giorno, mentre cerca di entrare senza biglietto allo stadio, viene notato dalla sicurezza e inseguito tra la folla. Flavio si salva grazie all’aiuto di uno strano gruppo di ultras con le magliette degli Zetazeroalfa, che gli fa da scudo come fosse una grande tartaruga. In mezzo a loro un volto conosciuto: l’ha già visto davanti a scuola, ma quella volta c’era quasi scappata la rissa. Adesso invece Giorgio, bruno e massiccio, figlio della Roma popolare, lo accoglie nel suo mondo, quello di una comunità che vive in un palazzo occupato all’Esquilino. “CasaPound” c’è scritto sulla facciata: è il cuore nero della capitale. Ecco la casa che Flavio cercava, ecco gli amici da sempre desiderati, e la felicità. Nei mesi successivi lui e Giorgio diventeranno carismatici militanti del Blocco Studentesco, l’organizzazione studentesca di CasaPound, e scopriranno la gioia di sentirsi fratelli, uniti nel medesimo destino,nelle lotte politiche e di strada. Fino alla notte in cui Giorgio viene arrestato: ha dato una coltellata a un pusher, dicono. Ma il suo avvocato difensore, conoscendo bene la realtà di Casa-Pound, sa che la verità è un’altra. DAL TESTO – “CasaPound non s'addormenta mai completamente: c'è sempre qualcuno pronto ad aprire il portone di legno del grande atrio o a serrarne le doppie porte di metallo che, in caso di pericolo, proteggono i suoi occupanti. La Casa è come un grosso cane da guardia, sempre con un occhio aperto. Anche la sua struttura architettonica, razionalismo di travertini squadrati e funzionali che si staglia con prepotenza in un quartiere umbertino e decadente, l'Esquilino con i suoi palazzi monumentali dagli intonaci scrostati, suggerisce marzialità e rigore. Questa sensazione è amplificata al massimo dall'insegna di marmo bianco alta un metro e mezzo, che campeggia sulla facciata: CASAPOVND, sembra dire, è qui per sempre. L’AUTORE – Domenico Di Tullio, nato a Roma nel 1969, è avvocato penalista. Nel 2006 ha pubblicato Centri sociali di destra. Occupazioni e culture non conformi (Castelvecchi). INDICE DELL’OPERA - Prologo. Vent'anni fa, una macchina - 1. Oggi - 2. Resta sveglio - 3. Il mito italiano - 4. Re Vittorio, Regina Coeli - 5. Entra a spinta - 6. Una vita, una possibilità - 7. Non un passo indietro - 8. Marco e Giorgio - 9. Area 19 - 10. Cinghiamattanza - 11. Corpo macchina - 12. Ai tempi loro - 13. Vita mia - 14. Il processino - 15. Al Voice - 16. Colori sulla pelle - 17. L'Esercito di Dio - 18. Revuelta - 19. Il male relativo - 20. Senza guardia - 21. Andrà tutto bene - 22. A modo mio - 23. Assaltando rideremo - 24. Epilogo - Ringraziamenti
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