Ghibellini e ghibellinismo in Toscana Stampa E-mail

Federico Canaccini

Ghibellini e ghibellinismo in Toscana da Montaperti a Campaldino (1260-1289)

Istituto storico italiano per il Medioevo, pagg.438, Euro 70,00

 

canaccini_ghibellini  IL LIBRO – Questo libro propone una interpretazione e uno studio del ghibellinismo toscano, analizzandone sia il significato che le strutture, seguendone l'evoluzione lungo un trentennio che ne rappresenta apice e tracollo.
  “E così – scrive l’Autore nella Prefazione -, una fazione politica, sconfitta a più riprese, esiliata e demonizzata come quella dei Ghibellini, è divenuta, peraltro in corso d'opera, proficuo oggetto di indagine storica col fine dichiarato non di «rendere giustizia a vittime», ma semplicemente di osservare se quanto era stato scritto di questi uomini rispondesse al vero e quanto fosse propaganda avversa, quanto appartenesse veramente loro e quanto fosse loro impropriamente attribuito. E tale idea è sorta appunto nel corso del lavoro, mentre in principio il progetto era quello, ovviamente, di descrivere tale Parte politica. La descrizione tentata risultava però problematica, nonché complicata dal fatto che le fonti utilizzate erano in larga maggioranza di parte avversa e, volontariamente o involontariamente, offrivano una visione parziale di coloro di cui ci si accingeva a scrivere.

  DAL TESTO – “Il Ghibellinismo di cui si parlerà in questo lavoro è […] contraddistinto dalle seguenti caratteristiche: adesione agli Svevi, interesse per il Regnum, avversione agli Angioini e peculiarità toscana. Trattando del trentennio a ridosso della morte di Federico II, il Ghibellinismo di cui si dice è fortemente di un colore filosvevo, che viene assai prima di un Ghibellinismo definibile quale filoimperiale. Quest'ultimo sarà ravvisabile di fatto verso la fine del periodo preso in esame, con l'altalenante rapporto della Toscana nel confronti di Alfonso X e di Rodolfo d'Asburgo. Tale atteggiamento, l'attaccamento ideologico al progetto universale dell’Impero, riaffiorerà invece in maniera più cogente ai tempi di Arrigo VII, esulando perciò dalla nostra trattazione”.

  L’AUTORE – Federico Canaccini, nato a Roma nel 1974, è Dottore di Ricerca in Storia Medievale e si occupa, prevalentemente, di Storia Comunale Italiana (XIII-XIV sec.). Si è laureato nel 1999 alla Sapienza di Roma in Storia Medioevale con il prof. P. Delogu con una tesi dal titolo Arezzo e il suo territorio nella documentazione del notaio Ser Feo Rodulfi (1320-1323), documentazione che sta attualmente trascrivendo per editarla presso l'Università di Siena (sede di Arezzo), in collaborazione col prof. F. Franceschi. Si è successivamente perfezionato alla Scuola Superiore di Studi Medievali e Francescani all'Antonianum (Roma) con tesi su Matteo d'Acquasparta e la Questione fiorentina del 1300, tesi discussa nel 2002 e che è poi divenuta un libro pubblicato nella collana Medioevo della SSSMF. Ha conseguito nel 2007 il titolo di Dottore di Ricerca presso l'Università di Firenze (XIX ciclo) con tesi dal titolo Ghibellini e Ghibellinismo in Toscana da Montaperti a Calibro pubblicato nella collana Medioevo della SSSMF. Ha conseguito nel 2007 il titolo di Dottore di Ricerca presso l'Università di Firenze (XIX ciclo) con tesi dal titolo Ghibellini e Ghibellinismo in Toscana da Montaperti a Campaldino (1260-1289). Da alcuni anni ormai, riveste il ruolo di tutor per Storia Medievale, Storia dell'Arte Medievale e Paleografia Latina presso la UninettunoUniversity. Inoltre svolge, in qualità di cultore della materia, attività di ricerca e di didattica presso la LUMSA di Roma, in collaborazione col prof. M. Bartoli. Oltre all'attività accademica Federico Canaccini si occupa anche di attività divulgativa, tenendo lezioni e conferenze, scrivendo libri e articoli. Ha inoltre ideato ed allestito alcuni musei, realizzando anche plastici tridimensionali e siti web.

  INDICE DELL’OPERA - Prefazione - Introduzione (1. Guelfi e Ghibellini: due termini diversi, due destini diversi - 2. Il quadro storiografico - 2.1. Ludovico Antonio Muratori e la lotta tra le fazioni - 2.2. L’interpretazione risorgimentale come scontro Papato-Impero - 2.3. L'impulso positivista e la scuola economico-giuridica – 2.4. Guelfi e Ghibellini nella storiografia del '900 - 3. Le fonti utilizzate - 4. La struttura del libro - 5. Cosa è il Ghibellinismo?) - Parte I. La decostruzione – I. I Ghibellini e l'Impero (1. Ghibellini unici filoimperiali? - 2. Ghibellini filosvevi - 3. Ghibellini: poco Imperium e tanta Italia - 3.1. I Ghibellini e Manfredi - 3.2. I Ghibellini e Corradino - 3.3. I Ghibellini e Alfonso X – 3.4. I Ghibellini e gli Aragona - 3.5. I Ghibellini e Rodolfo d'Asburgo - 4. Filosvevi quasi Hostes Dei et hominum?) – II. I Ghibellini e Carlo I d'Angiò (1. La declinazione semantica del termine ghibellino nella cancelleria di Carlo l: da ghibellinus a rebellis - 2. L'avversione angioina per la Toscana ghibellina - 3. La repressione - 3.1. Firenze - 3.2. Siena - 3.3. Prato - 3.4. Pistoia - 3.5. Arezzo - 3.6. Cortona - 3.7. Figline) - III. La Chiesa e la condanna dei Ghibellini di Toscana (1. Gli strumenti antighibellini - 1.1. La scomunica - 1.2. La predica - 1.3. L’arma della crociata - 2. Profetismo e ghibellinismo - 3. Ghibellini eretici?) - Parte II. La rappresentazione - IV. La percezione dei contemporanei: il XIII secolo (1. La storiografia toscana del '200: introduzione - 2. Gli Annales di Tolomeo da Lucca - 3. Gesta Florentinorum - 4. L’opera di Tommaso Tusco - 5. Un utile confronto: Salimbene de Adam e Pietro Cantinelli) - V. L'evoluzione semantica nel panorama politico del XIV secolo (1. La storiografia toscana del '300: introduzione - 2. Arezzo - 2.1. Annales Aretini (1192-1343) - 2.2. Cronica d'Anonimo - 2.3. Cronica in terza rima di ser Bartolomeo di ser Gorello (1288-1385) - 3. Pisa - 3.1. Fragmenta Historiae Pisanae - 3.2. Cronica di Pisa di autore anonimo - 4. Siena - 4.1. Cronica Senese di Andrea Dei - 5. Firenze - 5.1. Cronica fiorentina di Anonimo - 5.2. La Cronaca di Dino Compagni - 5.3. La Cronica di Giovanni Villani - 5.4. La Cronaca di Marchionne di Coppo Stefani) - Parte III. Conclusione - VI. Un trattato sulle partialitates comunali: il Tractatus de Guelfis et Gibellinis di Bartolo da Sassoferrato - Appendice - Cronologia - Documenti - Ambaxiatores, nuntii, procuratores, syndici, vicarii - Podestà toscani (1260-1270) - Indice delle fonti - Bibliografia - Indice degli autori - Indice dei nomi - Indice dei luoghi