L'ultima chance |
Zbigniew Brzezinski L'ultima chance. La crisi della superpotenza americana Salerno Editrice, pagg.172, Euro 18,00
IL LIBRO – Alla fine della guerra fredda e dopo il crollo dell’Unione Sovietica gli Stati Uniti sono risultati i vincitori indiscussi sulla scena mondiale. Era nata, pur in assenza di un’investitura ufficiale da parte della comunità internazionale, la prima superpotenza globale. A guidarla tre presidenti, i primi leader globali: Bush senior, Clinton e Bush junior. A quasi vent’anni da quell’autoincoronazione le cose sono notevolmente cambiate. L’America si sta trasformando in una democrazia solitaria e intimorita in un mondo politicamente ostile. Che cosa è successo? Chi ha sbagliato? Brzezinski, il più autorevole e apprezzato commentatore americano di politica estera, pagina dopo pagina, in questo suo nuovo lavoro mette a confronto gli ultimi tre inquilini della Casa Bianca. Il primo non ha approfittato dell’opportunità offerta all’America, il secondo è stato troppo compiacente verso tale opportunità, il terzo l’ha trasformata in una ferita putrescente autoinflitta, esasperando una generale e crescente ostilità nei confronti dell’America. DAL TESTO – “Nel passato, la capacità di controllo superava la capacità distruttiva. Per governare un milione di persone si dovevano adoperare minor impegno e minori risorse che per ucciderne altrettante. Oggi è vero il contrario: la capacità di distruzione supera la capacità di controllo. E i mezzi di distruzione divengono più accessibili a un numero sempre maggiore di attori, intesi sia come Stati sia come movimenti politici. Di conseguenza, la sicurezza assoluta per alcuni (in particolare per l'America) diviene sicurezza relativa per tutti, e la vulnerabilità collettiva premia un sistema di governo internazionale intelligente e cooperativo, rafforzato da un potere considerato legittimo. La leadership globale ora deve essere accompagnata da una coscienza sociale, la disponibilità al compromesso riguardo ad alcuni aspetti della sovranità dei singoli paesi, un richiamo culturale che vada oltre i meri contenuti edonistici e un genuino rispetto per le diverse tradizioni e i diversi valori dell'umanità”. L’AUTORE – Zbigniew Brzezinski, ex consigliere per la Sicurezza nazionale dell’amministrazione Carter, è attualmente consulente e fiduciario presso il Center for Strategic and International Studies ed è professore di Politica estera americana alla School of Advanced International Studies della Johns Hopkins University. È autore, tra l’altro, di The Grand Chessboard: American Primacy and Its Geostrategic Imperatives (1997) e The Choice: Global Domination or global Leadership (2004). INDICE DELL’OPERA - Prefazione, di Paolo Garimberti - L’ultima chance - Ringraziamenti - I. La sfida della leadership globale - II. Le nebbie della vittoria (e il proliferare di visioni storiche contrastanti) - 1. Aspettative confuse - 2. La ricerca della certezza - III. Il peccato originale (e la trappola dell’immaginazione convenzionale) - 1. Diplomazia vittoriosa - 2. Trionfo abortito - IV. L’impotenza delle buone intenzioni (e il prezzo dell’indulgenza verso se stessi) - 1. Forgiare il futuro - 2. Affrontare il passato - V. Leadership catastrofica (e la politica della paura) - 1. Il “fronte centrale”, cimitero dei sogni neocon - 2. E il resto del mondo - VI. Oltre il 2008 (e la seconda chance per l’America) - 1. Come ha comandato l’America? - 2. L’America avrà una seconda chance? - 3. Gli aspetti geopolitici del risveglio politico globale - Cronologia – Indici - Indice dei nomi
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