Liberazione. Avventure e misteri nelle montagne incantate |
Domenico Rudatis Liberazione. Avventure e misteri nelle montagne incantate Nuovi Sentieri, pagg.386, Euro 30,00
IL LIBRO – Le parti più importanti di questo libro sono autentiche rivelazioni di singolari esperienze personali che non sono mai state prima pubblicate e tanto meno specificate in alcuno dei moltissimi scritti dell’Autore dedicati alla montagna. DAL TESTO – “Liberarsi vuoi dire anzitutto liberare la mente dalla massa di falsità, superfluità, immondizie di ogni genere con le quali veniamo quotidianamente caricati, a nostro danno ed a solo beneficio dei mercati cui ho già accennato. L’AUTORE – Domenico A. Rudatis nacque a Venezia nel 1898, ma il padre era nato a Fernazza, piccolo paese sopra Alleghe, e la madre era una Talamini di Vodo di Cadore. Dapprima studiò a Venezia e spesso premiato. Poi seguì i corsi completi di ingegneria industriale nel Politecnico di Torino. Partecipò a tutta la Prima Guerra Mondiale, e poi anche alla Seconda. Collaborò diversi anni con l'Istituto Internazionale della Cinematografia Educativa della Lega delle Nazioni. Aveva già molto collaborato con quattro quotidiani ed una dozzina di riviste. Svolse intensa attività alpinistica specialmente nel gruppo della Civetta, aprendo nuove vie importanti con Renzo Videsott e poi con Attilio Tissi. Fu il primo in Italia ad introdurre e sviluppare razionalmente la classificazione delle difficoltà in montagna, con un'opera internazionalmente riconosciuta, tanto da venir anche soprannominato «il profeta del sesto grado». Effettuò studi originali sul meccanismo nervoso della visione dei colori e le sue caratteristiche matematiche. Detiene una dozzina di brevetti sulla cinematografia e televisione a colori. Venne invitato in America e personalmente accompagnato da un valente industriale americano che poi perì in un viaggio aereo nel Sud America: Rudatis ritornò in Italia e partecipò alla Seconda Guerra Mondiale colla difesa antiaerea. Ma infine fece ritorno a New York, ottenne rapidamente la cittadinanza, con residenza ormai permanente. È stato Membro a Vita della Società degli Ingegneri della Cinematografia e Televisione ed anche Membro Emerito della Società Americana dell'Ottica ed Istituto Americano della Fisica, tutte organizzazioni di importanza mondiale. I meriti analitici ed esplorativi di Rudatis si sono pure dimostrati nella sua scoperta di quattro iscrizioni in montagna, tutte nel Gruppo della Civetta, che risalgono al primo secolo avanti Cristo, e la cui importanza emerge sempre più in quanto sono uniche in tutta la regione, contrastando colla ipotesi che siano confinarie delle suddivisioni dell'Impero Romano. Rudatis fece originali esplorazioni nei Cantoni di Pelsa, pure assieme a Emilio Comici individuando architetture fantastiche. Accompagnò poi, con Tissi, il Re Leopoldo del Belgio ed il Barone Carlo Franchetti nella conquista del famoso Campanile di Brabante che fa parte appunto dei Cantoni di Pelsa, dove la più bella guglia è stata denominata Guglia Rudatis. Nella Grande Enciclopedia della Montagna pubblicata dall'Istituto Geografico De Agostini trattando della Evoluzione dell'Alpinismo (Fascicolo 49 - pagina 67) si afferma che «L'italiano Domenico Rudatis fu il massimo teorizzatore dell'alpinismo come sesto grado». In tale pubblicazione si accusa però l'estremismo sportivo di essere antistoricistico, e si cade in un errore filosofico poiché i guai della evoluzione dell'alpinismo sono causati dalla società e gli alpinisti sono più vittime che cause. Rudatis ha pubblicato libri in Italia ed in Germania. Nel Congresso del 1932 venne incaricato dal Oe. Alpenklub di rappresentare l'Austria, ed era già un attivo membro del Club Alpino Accademico. Ne derivò il magnifico Annuario dell'Accademico del 1932. INDICE DELL’OPERA - Presentazione, di Giovanni Ross – Premessa – Capitolo 1. La ricerca della liberazione - Capitolo 2. La nostalgia ed il mistero della liberazione – Capitolo 3. Incantesimi e liberazioni nelle montagne amate - Capitolo 4. Recondite armonie fuori del mio tempo – Capitolo 5. La rivelazione dei miei antenati agordini - Capitolo 6. Un aiuto esoterico entrando nella città incantata - Capitolo 7. La traversata del labirinto - Capitolo 8. Tre anime vere, una tragica separazione ed una valida conquista - Capitolo 9. Il bivacco incantato - Capitolo 10. Quando la liberazione è il fiore dell'avventura - Capitolo 11. Le nostre voci oltrepassarono la montagna ma svanirono tutte entro la cordata - Capitolo 12. Un messaggio esoterico uscito dall’inferno raggiunse all'istante un lontano paese - Capitolo 13. Gli spazzacamini dell'infinito - Capitolo 14. La mia scoperta delle iscrizioni romane sulla Civetta con l'aiuto dei miei più lontani antenati – Documentazione delle iscrizioni - Nota sull'antichità e significato dei nomi preistorici dall'inferno - Capitolo 15. Sulla via della grande liberazione attraverso i millenni, i continenti e le montagne - Capitolo 16. Il mahayana tibetano ha insegnato la grande liberazione, ma ora si fanno scalate inutili - Capitolo 17. Dai misteri del Tao e del Nirvana alla liberazione con samadhi e con satori - Capitolo 18. La semplicità dell'origine e la complessità della moderna affermazione dello Zen - Capitolo 19. Come la montagna e lo yoga convergono nella grande liberazione - Capitolo 20. I trasfigurati della montagna sono gli ambasciatori dell'assoluto - Capitolo 21. Procedimenti e risultati esoterici sulla via della liberazione - Capitolo 22. Gli impossibili compagni delle ultime solitudini
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