Avanguardie, nazionalismi e interventismo nei primi decenni del XX secolo Stampa E-mail

Emilia David

Avanguardie, nazionalismi e interventismo nei primi decenni del XX secolo

Aracne editrice, pagg.312, Euro 14,00

 

david_avanguardie  IL LIBRO – Una delle forme peculiari attraverso cui, sia il Dadaismo, sia il Futurismo hanno espresso i loro legami con la politica è la letteratura grafico-tipografica. Essa nasce nell’alveo di due fra le più importanti correnti dell’avanguardia storica europea, da modi diversi, diametralmente opposti di intendere la politica, la guerra, la letteratura e il rapporto che si stabilisce fra l’arte e l’impegno politico assunto dall’artista. Per i futuristi italiani, il fervore bellicista confluisce in disegni, parole in libertà e tavole parolibere, in una vera e propria letteratura di guerra, con punte di notevole fantasia e creatività artistica; in concomitanza, nella Berlino che nel 1919 sarebbe diventata dadaista, un gruppo di pittori aveva preso posizione contro il primo conflitto mondiale, attraverso la propria arte ribelle e sarcastica, legando il loro destino alla più ampia protesta politica degli intellettuali di sinistra ai tempi della repubblica di Weimar. Il nazionalismo aggressivo del primo Novecento, che attraversa la maggior parte delle culture europee, è il filo rosso che accomuna i due ampi saggi inclusi in questo volume. Nel secondo si propone l’analisi di un corpus assai consistente di articoli e studi apparsi in Italia tra il 1934 e il 1943, che presenta la ricezione del movimento più oltranzista della destra romena, la Guardia di Ferro, in ambienti del fascismo italiano. Un intenso scambio culturale e di riflessione politica si svolge in perfetta simultaneità tra Romania e Italia, in nome di una dichiarata simpatia per un paese latino approdato alle soglie della modernità, che faceva emergere notevoli affinità dottrinarie con il clima politico mussoliniano, ma anche importanti differenze.

  DAL TESTO – “L'atmosfera di Fiume è emblematica di quel comportamento militare che si converte in disciplina elastica, in spettacolo esplosivo e incontenibile, come l'aveva già anticipato Marinetti durante le discese in piazze, in aule universitarie, ecc., in compagnia degli amici futuristi, oppure attraverso la letteratura delle tavole parolibere futuriste di guerra, mettendo in circolazione una tecnica di solenne sacralizzazione della politica, consacrata da coreografie e riti che passano poi direttamente nel linguaggio del fascismo, riuscendo a solidarizzare in chiave nazionalista le masse.
  “L'interventismo futurista, durante il primo conflitto bellico, e il fiumanesimo dopo, hanno instaurato la percezione della guerra come evasione, come spettacolo irripetibile da vivere e, da questo punto di vista, la prassi grafico-tipografica impiegata nelle tavole parolibere è uno dei modi migliori che la documentano, riproducendone visivamente i suoni e i simboli.”

  L’AUTRICE – Emilia David è dottore di ricerca in Italianistica dell’Università degli Studi di Torino. Laureata in Lettere presso l’Università di Bucarest e in Lingue e Letterature Straniere presso l’Ateneo di Torino, studia da diversi anni i rapporti e gli scambi intercorsi fra le avanguardie storiche del Novecento. Il suo libro più recente, Futurismo, dadaismo e avanguardia romena. Contaminazioni fra culture europee (1909-1930), è uscito presso l’Harmattan Italia (Torino) nel 2006.

  INDICE DELL’OPERA – Premessa - Parte prima. Interventismo e anti-interventismo nelle produzioni grafico-tipografiche del Futurismo e del Dadaismo – Introduzione - Contesti politici nell'Italia interventista e nella Repubblica di Weimar - L'encomio della guerra negli scritti del Futurismo - L'apologia dell'interventismo in produzioni tipografiche: «L'Italia futurista» - La letteratura della guerra in «Vela latina» e in Guerra Pittura - George Grosz e gli ambienti socialisti nella Repubblica di Weimar. Riviste anti-interventiste e comuniste - I Dada berlinesi contro la guerra - L'illustratore e il pittore George Grosz: un intellettuale e un artista impegnato a sinistra - Parte seconda. La ricezione della Guardia di Ferro in ambienti culturali del fascismo italiano – Introduzione - Atmosfera politica nel primo dopoguerra in Romania. Fonti del fascismo italiano e romeno. L'evoluzione storica della Guardia di Ferro - Il ritratto del Capitano - I grandi temi del fascismo europeo confluiti nella Guardia di Ferro. L'antisemitismo - «Lo stato etico» e la religione - La politica come festa. Le campagne di propaganda della Guardia e l'impresa fiumana. Neoromanticismo eroico. Dalla festa, alla cerimonia funebre: simboli e significati - La religiosità deformata. Messianismo e mistica politica - Le virtù dell'''uomo nuovo" e il revival del mito della romanità - Il partito unico: la critica della democrazia e l'adesione al corporativismo - I giovani intellettuali nella Guardia di Ferro e nel fascismo italiano - Un parallelismo a livello formale. Simboli e organizzazione militare delle destre europee più oltranziste - Somiglianze e differenze fra i movimenti europei di destra. Legami documentabili. Distanze insuperabili. Conclusioni – Appendice – Bibliografia - Indice dei nomi