La mia vita normale |
Pavel Nedved La mia vita normale. Di corsa tra Rivoluzione, Europa e Pallone d’Oro Add Editore, pagg.176, Euro 16,00
IL LIBRO – Se il Pallone d’oro è il premio che sta alla fine di un percorso, per calciarlo Pavel ha preso una rincorsa lunga una vita. Nella sua prima e unica autobiografia, Pavel Nedved racconta di Cheb (sua città natale), e della Cecoslovacchia, di Ivana e Pavel (i suoi figli), dei suoi allenatori, della disciplina, dei successi e degli insuccessi (compresa quella finale che non è mai arrivata). L’Europa intesa sia come palcoscenico che ha svelato Pavel a tutti gli appassionati di calcio nel 1996 che come avventura di una vita lontano da casa. DAL TESTO – “Avevo paura, ero allo stesso tempo preoccupato ed eccitato da tutte quelle novità, dalla possibilità di essere più liberi, dall'idea che si potesse vivere in un altro modo. Ripeto quello che ho detto, io non ho mai sofferto e non mi è mancato nulla, ma, com'è naturale, a mano a mano che crescevo mi rendevo conto che c'erano cose giuste e cose assolutamente ingiuste, cose tollerabili e cose che non lo erano come la mancanza di democrazia e il controllo sulle vite di tutti, il divieto di libera circolazione delle persone e altri gravi errori che ci avevano ormai trasformati in prigionieri e non cittadini. L’AUTORE – Pavel Nedved è nato a Cheb nel 1972. Arrivato in Italia nel 1996 per giocare nella Lazio, nel 2001 è passato alla Juventus. Nel 2003 ha vinto il Pallone d’oro, massimo riconoscimento per un giocatore in attività. Il 26 agosto 2009 ha annunciato il suo addio al calcio. INDICE DELL’OPERA - Prologo (ultimo atto) - Cheb - Crescere (mentre il mondo cambia) – La Rivoluzione di Velluto e la mia Praga - Dalle stelle di Praga alle stalle di Tábor (e ritorno) – Viva l'Inghilterra (storia di un anno importante) - Le vite parallele – Vacanze romane - Campioni, uomini, ragazzi - Derby - Vincere è un po' partire... - Sassolini - Torino a ostacoli - La partita che non ho mai giocato - Il Pallone d'Oro e la squadra più forte del mondo - Rimettere le cose al loro posto - Il futuro è un posto che mi piace - Domani, di Andrea Agnelli - La carriera calcistica
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