Elisabetta la «sanguinaria» Stampa E-mail

Elisabetta Sala

Elisabetta la «sanguinaria». La creazione di un mito. La persecuzione di un popolo

Ares, pagg.384, Euro 20,00

 

Sala_Elisabetta  IL LIBRO – Di tutta la grande famiglia dei «fratelli riformati», gli anglicani sono quelli che più si avvicinano ai cattolici. Ciò è dovuto al noto senso di moderazione degli inglesi, che hanno saputo trovare un buon compromesso tra gli estremi. Il mirabile equilibrio fu raggiunto da una sovrana straordinaria, tollerante e di larghe vedute, che seppe contrastare il fanatismo religioso della sorella (Maria la sanguinaria) riuscendo a creare una fede che fosse veramente nazionale.
  Elisabetta I fu la regina più amata della storia. Fu lei a saper capire il suo popolo come nessun altro; fu grazie a lei che l’Inghilterra si affermò come potenza mondiale; fu intorno a lei che i suoi sudditi si strinsero come un sol uomo nel momento del pericolo. Lei la regina adorata, osannata, celebrata, e dai più grandi poeti, come Gloriana, la Regina Vergine.
  Tutto ciò è romantico e commovente; peccato che, come questo libro dimostra documenti alla mano, sia profondamente falso. Il regime elisabettiano fu, di fatto, un sistema totalitario tra i più amari della storia. Peccato che il mito di Gloriana sia stato sapientemente costruito, pezzo dopo pezzo, da una minoranza al governo che fece carte false per conservare il potere.
  Peccato che il popolo si sia visto perseguitato, impoverito, oppresso come mai prima di allora. Peccato che la tanto decantata «vicinanza» degli anglicani al cattolicesimo sia nata da un duplice desiderio fondamentalmente molto semplice e concreto: gettare fumo negli occhi dei sudditi e formare una gerarchia di agenti governativi travestiti da ecclesiastici. Peccato che l’evoluzione-involuzione degli inglesi sia costata migliaia di vite umane, molte delle quali (tra cui anche la Regina di Scozia) finirono immolate e squartate sul patibolo per alto tradimento. Peccato che, come nel Mercante di Venezia shakespeariano, lo scrigno d’oro contenga soltanto un teschio.

  DAL TESTO – “Visto, comunque, che, nonostante gli imprigionamenti, le espropriazioni, le torture, le esecuzioni, troppi cattolici continuavano a rimanere tali, il famoso atto del 1593, l'«Atto delle cinque miglia», provvide a cercare di neutralizzarli il più possibile: da quel momento, per legge, tutti i cattolici maggiorenni, già privati dei diritti politici e del diritto all'istruzione, vennero costretti a una sorta di arresto domiciliare, non potendo allontanarsi dalla propria dimora per più di cinque miglia. Qualora lo facessero, a proprio rischio e pericolo, e fossero scoperti, avrebbero dovuto «abiurare il reame», ossia abbandonare il Regno per sempre sotto pena di morte. Si trattava di un chiaro invito all'emigrazione: era questa la tolleranza di Elizabeth.”

  L’AUTRICE – Elisabetta Sala insegna lingua, letteratura e storia inglese nei licei statali e da anni si occupa del periodo rinascimentale. Collabora Studi cattolici, Fogli, Il Timone. Per le Edizioni Ares ha pubblicato anche L'ira del Re è morte (2008).

  INDICE DELL’OPERA - Introduzione. Storia «facile»? - 1. Il Re bambino - 2. Mary Tudor & Reginald Pole - 3. «Sanguinaria»? - 4. «Good Queen Bess» - 5. L'albero senza linfa - 6. Ribellione e scomunica - 7. Allen, Walsingham & i servizi segreti - 8. Missionari & martiri - 9. «Traditori» - 10. Intrighi cattolici - 11. Alla conquista di un impero - 12. E guerra fu - 13. Mary Stuart - 14. Gli ultimi crociati - 15. Pace & prosperità - 16. Chiusura in bellezza? - 17. William Shakespeare – 18. …& dintorni - 19. Pecore senza pastore - 20. Streghe, demoni, modernità - Appendice. Ancora un po' di (triste) poesia - Tavola cronologica - Bibliografia essenziale - Indice dei nomi - Indice generale