L’Italia economica |
Paolo Pecorari L’Italia economica. Tempi e fenomeni del cambiamento (1861-2000) Cedam, pagg.X-354, Euro 27,00
IL LIBRO – Il libro delinea le grandi trasformazioni economiche che, nel corso di un secolo, hanno consentito all’Italia di passare dall’arretratezza allo sviluppo. Particolare attenzione è rivolta alla politica economica, che dall’iniziale orientamento liberista e agricolturista della Destra storica pervenne prima alle opzioni protezioniste e industrialiste dei governi di Sinistra, poi a quelle produttivistiche ed espansive dell’età giolittiana. La Grande guerra segnò una cesura rispetto alla crescita economica del primo ’900 e preparò la fine dello Stato liberale e l’avvento al potere del Fascismo. Del nuovo regime il volume evidenzia la discontinuità tra l’attuale indirizzo economico di tipo neoliberistico e l’adozione, dopo il 1925, di una politica dirigistica applicata anzitutto agli ambiti monetario e agrario. Tale interventismo si affermò compiutamente negli anni ’30, in concomitanza con la “grande depressione” mondiale, allorché il Fascismo, sospinto dalla necessità di salvare il sistema industriale e bancario sull’orlo del collasso, creò, specie con la fondazione dell’Iri, lo Stato “imprenditore e banchiere”, ponendo nel contempo le basi di un’economia mista. Dopo il tragico epilogo della seconda guerra mondiale, la ricostruzione economica dell’Italia repubblicana si ispirò ai principi della libertà d’impresa e del mercato concorrenziale, riservando però un notevole peso alle partecipazioni statali e avviando insieme importanti riforme finalizzate al superamento del dualismo Nord-Sud. La stabilizzazione monetaria, l’adesione al sistema di Bretton Woods e la scelta occidentale furono decisive per l’entrata del Paese nei grandi organismi sovranazionali e per guadagnargli un ruolo non secondario nel circuito degli scambi internazionali, da cui del resto un’economia di trasformazione come la sua non poteva (e ancora oggi non può) prescindere. DAL TESTO – “In Italia l'intervento pubblico acquisì negli anni Trenta dimensioni più estese, rendendo effettivamente lo Stato banchiere e imprenditore. Il lascito forse più significativo della grande crisi fu rappresentato dal nuovo disegno istituzionale conferito al rapporto tra banca e industria, in base al quale la grande industria poteva ricorrere, oltre che al mercato mobiliare, soprattutto agli istituti di credito di diritto pubblico, mentre l'economia minore veniva lasciata all'assistenza delle banche popolari e delle casse rurali. Il controllo pressoché esclusivo del credito d'investimento e la gestione di una quota molto consistente del settore industriale da parte dello Stato non trovarono riscontro in alcun altro Paese dell'Europa occidentale, neppure nella Germania nazista. Ci si avviò così a una vera e propria 'economia mista'. In effetti, con l'affermarsi di un settore pubblico dell'economia destinato a fortune ancora maggiori nel dopoguerra, si delineò una sorta di 'terza via' tra quelle antitetiche del puro capitalismo e del puro statalismo, prevalenti sia nel dibattito dottrinale che in quello politico.” L’AUTORE – Paolo Pecorari è ordinario di Storia economica all’Università di Udine; ha pure insegnato Storia moderna e Storia contemporanea all’Università di Padova, nonché Storia economica (corso progredito) all’Università di Trento. Per nove anni (1993-96, 1999-2005) ha diretto il Dipartimento di finanza dell’impresa e dei mercati finanziari dell’Università di Udine. È stato membro del Senato accademico dello stesso ateneo (1997-2001). Fa parte del Collegio dei docenti del dottorato di ricerca in Storia economica istituito dalle Università di Milano Cattolica, Brescia, Siena, Udine e Verona. Rappresenta l’ateneo udinese nel Consiglio direttivo del Centro interuniversitario di studi veneti (Università di Venezia, Padova, Verona, Trento, Udine, Trieste). INDICE DELL’OPERA - Premessa - Capitolo I. Problemi economici nell’età della Destra storica, di Paolo Pecorari (1. L’organizzazione amministrativa - 2. Il liberoscambismo - 3. Il bilancio dello Stato - 4. L’unificazione monetaria - 5. La pluralità dell’emissione - 6. I banchi meridionali - 7. Il settore primario - 8. Il corso forzoso - 9. Reazioni e conseguenze - 10. Il riordino dell’emissione) - Capitolo II. Dalla crescita moderata alla crisi, di Paolo Pecorari (1. Il recupero produttivo - 2. Verso l’abolizione del corso forzoso - 3. Contraccolpi e primi esiti - 4. Andamento dei cambi esteri ed errori di valutazione - 5. Riscontri positivi e negativi - 6. La grande crisi - 7. Il dissesto bancario) - Capitolo III. Il riordino delle strutture creditizie e il risanamento della finanza pubblica, di Paolo Pecorari (1. La nascita della Banca d’Italia - 2. Il capitale tedesco e le banche miste - 3. L’inversione del ciclo economico mondiale - 4. L’eredità finanziaria sonniniana - 5. La ‘restaurazione’ delle forze economiche - 6. Il risanamento della circolazione e il problema delle pensioni - 7. Il debito pubblico - 8. Il capitolo coloniale e le ‘nuove’ riforme - 9. La politica fiscale - 10. La fine della guerra doganale con la Francia) - Capitolo IV. L’espansione economica in età giolittiana, di Andrea Cafarelli (1. Stime della crescita industriale - 2. Banche, cambi esteri e conversione della rendita - 3. L’industria tessile - 4. La siderurgia - 5. L’industria elettrica - 6. La meccanica - 7. La chimica - 8. I comparti minori - 9. L’agricoltura - 10. La crisi del 1907 - 11. Una valutazione di sintesi) - Capitolo V. Grande Guerra e primo dopoguerra, di Frediano Bof (1. La fase neutralista - 2. Il finanziamento della guerra e il ruolo dello Stato - 3. Un’industrializzazione a tappe forzate - 4. Le conseguenze economiche della guerra in Europa - 5. Politiche fiscali e problemi di finanza pubblica - 6. Riconversione postbellica, scalata alle banche e salvataggi 124 - 7. Crisi dello Stato liberale, lotte sociali e ascesa del fascismo) - Capitolo VI. Economia e politica economica in età fascista, di Frediano Bof (1. Il neomanchesterismo di Alberto De’ Stefani - 2. La «battaglia della lira» e «quota 90» - 3. La «battaglia del grano» e la «bonifica integrale» - 4. Il corporativismo - 5. La crisi del 1929 - 6. Le ripercussioni in Italia e i primi interventi pubblici - 7. Lo Stato banchiere e imprenditore) - Capitolo VII. Dalla guerra d’Africa alla Seconda guerra mondiale, di Frediano Bof (1. Sanzioni e autarchia - 2. Il rilancio economico - 3. Le concentrazioni industriali - 4. L’economia di guerra - 5. «Abyssus vocat abyssum» - 6. Premesse di un nuovo ordine internazionale) - Capitolo VIII. Dalla ricostruzione al ‘miracolo economico’, di Paolo Pecorari (1. Problemi di breve e di lungo periodo - 2. La scelta liberista - 3. Inflazione e moneta - 4. La manovra einaudiana del 1947 - 5. L’iniziale riformismo - 6. Verso il ‘miracolo economico’ - 7. Qualche dato) - Capitolo IX. Le occasioni mancate, di Andrea Cafarelli (1. La battuta d’arresto del 1963 - 2. Le contraddizioni degli anni Sessanta - 3. La fine dell’«età dell’oro» - 4. Tra espansione e recessione) - Capitolo X. Dalla grande inflazione all’Euro, di Andrea Cafarelli (1. La crescita frenata - 2. La crisi dell’impresa pubblica - 3. La «guerra di stabilizzazione» - 4. Il risanamento economico - 5. Le privatizzazioni) - Bibliografia - Indice
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