Sant’Ignazio di Loyola

Autobiografia e Diario spirituale

De Ferrari, pagg.256, Euro 10,00

  IL LIBRO – A cinquant'anni dalla prima pubblicazione in lingua italiana del Diario Spirituale, in questo volume viene riproposto insieme all'Autobiografia per rendere più viva la memoria di questo santo e per riscoprire il primato di una vita interiore, anima di ogni apostolato. Il testo riproposto ha le stesse caratteristiche di adesione ai testi originali che, se anche risultano antiquati rispetto ai linguaggi di oggi, conservano comunque il fascino dell'avvicinamento all'Altissimo, proprio delle note della mistica. Come aiuto alla lettura sono proposte le note e le due introduzioni ai testi, che servono a contestualizzarli senza però approfondirli scientificamente, compito lasciato ad altre edizioni.

  DAL TESTO – “Tra tutti i pensieri che gli si presentavano alla mente ce n’era uno, che talmente gli aveva rapito il cuore da tenerlo occupato sognando per tre e quattro ore senza accorgersene, immaginando ciò che doveva fare in servizio di una certa dama, i mezzi che avrebbe usato per raggiungere il paese ove ella abitava, i motti', le parole che le avrebbe detto, i falli d’arme che avrebbe compiuto in suo onore. Ed era talmente perduto in simili progetti, che non s'accorgeva quanto fosse impossibile realizzarli; perché quella dama non era di nobiltà straordinaria: non era né contessa, né duchessa ma di rango assai più elevato.

  “Tuttavia Nostro Signore gli veniva in aiuto, facendo succedere a questi pensieri altri, suscitati dalle letture fatte. Leggendo la vita di nostro Signore e dei santi si fermava a riflettere, dicendo tra sé: - E se io facessi ciò che ha fatto san Francesco, e quello che ha fatto san Domenico? - E così pensava di molte azioni che trovava buone,  proponendo sempre a se stesso imprese ardue e difficili e nel proporsele gli pareva che avrebbe potuto realizzarle con facilità. Tutto il suo ragionamento si riduceva poi a questo: - San Domenico fatto questo: ebbene devo farlo anch'io. San Francesco ha fatto questo: ebbene devo farlo anch'io”.

  L’AUTORE – Nato a Loyola nella Guipuzcoa (Paesi Baschi) nel 1491, Sant’Ignazio frequentò la corte e partecipò a campagne militari. Nel 1521, costretto al letto per una ferita riportata nella difesa di Pamplona, leggendo le vita dei santi, fu acceso dal desiderio di seguire le orme di Cristo. Ritiratosi a Manresa, visse un'intensa esperienza spirituale, che condensò nel libro degli Esercizi Spirituali. A Parigi, dove si era recato per frequentare i corsi di teologia, pose le prime basi per la fondazione della Compagnia di Gesù. Ordinato sacerdote a Venezia nel 1537, nello stesso anno di recò a Roma, dove dopo tre anni fondò la Compagnia, di cui nel 1541 fu eletto primo Preposito generale. Con ogni genere di attività apostolica contribuì grandemente alla restaurazione cattolica nel secolo XVI e all'inizio di una nuova attività missionaria della Chiesa. Morì a Roma nel 1556 e da Gregrorio XV nel 1622 fu dichiarato santo.

  INDICE DELL’OPERA – Prefazione – Autobiografia – Introduzione. L’itinerario spirituale di Ignazio – Cap. I. Il ferito di Pamplona (1521-1522) – Cap. II. Il cavaliere nuovo (1522) – Cap. III. Alla scuola di Dio in Manresa (marzo 1522 – marzo 1523) – Cap. IV. Pellegrino in Terra Santa (marzo 1523 – settembre 1523) – Cap. V. Ritorno avventuroso (settembre 1523 – quaresima 1524) – Cap. VI. Studente in Spagna (quaresima 1525 – 1535) – Cap. VII. In carcere (1527) – Cap. VIII. «Andare… a Hierusalem» o «Presentarsi al Vicario di Cristo» (1528-1535) – Cap. IX. Lunga strada per arrivare a Venezia (1535) – Cap. X. «Iddio Padre lo metteva con Cristo» (1536-1538) – Cap. XI. Ultime confidenze (1538) – Diario spirituale – Introduzione – Ciclo dei due Mediatori – Ciclo della Trinità senza sentire i Mediatori – Ciclo di Gesù Uomo. Dio, Unico Mediatore – Ciclo del rispetto amoroso – Ciclo della loquela – Le lacrime – Appendici – Date principali della vita di S. Ignazio – Elenco delle abbreviazioni bibliografiche