Manifesti. Pubblicità e vita italiana 1895-1945 |
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a cura di Anna Villari Manifesti. Pubblicità e vita italiana 1895-1945 Silvana Editoriale, pagg.285, Euro 40,00
DAL TESTO – “È certo al futurismo, movimento pubblicitario per eccellenza, che usava per lanciare le proprie iniziative mezzi inusitati (dai manifesti, o "cartelli lanciatori", come li chiamava Farfa, al volantinaggio), che va ascritto il merito di aver compreso la portata innovatrice e le possibilità di autonomia del linguaggio pubblicitario. I futuristi, e Marinetti per primo, rivendicavano infatti al movimento il merito di aver "risuscitato l'arte del cartellone" come scriveva sin dal 1921 Depero, autore dieci anni dopo di Il futurismo e l'arte pubblicitaria, un testo apparentemente giocoso - ma in realtà ricco di serissime affermazioni – pubblicato nell'effervescente Numero Unico futurista Campari. A introdurre il libretto, creato in collaborazione con "il poeta Giovanni Gerbino e il musicista Franco Casavola" e straordinario per invenzioni grafiche, una premessa che rompe programmaticamente con il passato, rivelando una nuova consapevolezza e un nuovo impegno da parte dell'artista pubblicitario: "vi sono celebrità passatiste che scrivono, compongono e dipingono opere per esaltare ditte ed industrie con un senso di palese opportunismo e assoluta mancanza di sincerità artistica. Difatti le loro immagini mitologiche, il lirismo medioevale, lo stile pregno di tradizione è di urtante dissonanza con i nuovi prodotti che intendono esaltare. Le vittorie alate, i volatili pennuti, gli allori funebri, i centauri antidiluviani e tutti i soggetti settecenteschi, sono inutili e goffamente ridicoli per glorificare velocità, macchine e prodotti moderni [...]. Benché io dipinga giornalmente quadri di libera ispirazione, con eguale armonia di stile, con lo stesso amore, con non minore entusiasmo e cura, esalto con la mia fantasia prodotti industrialinostri"'.” LA CURATRICE – Anna Villari è ricercatrice di Storia della critica d’arte presso l’Università Telematica Internazionale Uninettuno di Roma. Si è occupata di artisti di Ottocento e Novecento, pubblicandone carteggi, diari e documenti, studiandone l’attività e schedandone opere in occasione della pubblicazione di cataloghi di esposizione. Ha studiato collezioni e musei e ha curato e collaborato alla realizzazione di mostre e volumi dedicati ad artisti e fenomeni artistici dal Neoclassicismo alle avanguardie. INDICE DELL’OPERA - "Sua Maestà la Réclame". L'arte e il mestiere della pubblicità tra gli anni venti e gli anni quaranta del Novecento, di Anna Villari - Dalla Belle époque alla Grande guerra: frammenti di vita italiana in pubblicità, di Marta Mazza - Sogni e ambizioni: la persuasione visiva in Italia tra la fin de siècle e la nascita della società dei consumi, di Stephen Gundle - Luce e calore - "Non corre ma vola" - Lavorare in città e in campagna - Modelli di femminilità... - ...e di mascolinità - "Tempo perduto": svaghi e loisirs - Bianco e nero - "Alt! Italiani...". Guerra e propaganda - Bibliografia
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