Omelie del santo curato d'Ars |
a cura di Emanuele F. Falcone Omelie del santo curato d'Ars Edizioni VivereIn, pagg.220, Euro 15,00
IL LIBRO – «I metodi pastorali del Santo Curato d’Ars potrebbero apparire poco adatti alle attuali condizioni sociali e culturali. Come potrebbe infatti imitarlo un sacerdote oggi, in un mondo tanto cambiato? Se è vero che mutano i tempi e molti carismi sono tipici della persona, quindi ir-ripetibili, c’è però uno stile di vita e un anelito di fondo che tutti siamo chiamati a coltivare. Lungi allora dal ridurre la figura del Santo curato d’Ars a un esempio, sia pure ammirevole, della spiritualità devozionale ottocentesca, è necessario al contrario cogliere la forza profetica che contrassegna la sua personalità umana e sacerdotale di “altissima attualità”» (Bendetto XVI). DAL TESTO – “Felice colui che ubbidisce alla voce del suo Dio che lo chiama! Felice, fratelli miei, colui che non avrà mai perso di vista che la sua vita è molto breve, che potrebbe morire in ogni istante, e che dopo questa vita sarà giudicato degno di una eternità di felicità o di infelicità, del cielo o dell'inferno. Oh! mio Dio! se pensassimo senza tregua alle verità ultime, potremmo mai vivere nel peccato, potremmo mai dimenticarci del nostro futuro che, una volta iniziato, non finirà mai più? Ditemi, fratelli miei, credete voi in questa eternità, voi che forse da dieci o vent'anni, vivete nell'odio di Dio? Credete voi nell'eternità, fratelli miei, voi che vi attaccate a quei beni che non vi appartengono? Ah! no, no, se voi ci credeste non potreste vivere come state vivendo. Dimmi, miserabile, tu che da tanti anni nascondi i peccati nelle tue confessioni, tu che sei colpevole di tante comunioni sacrileghe; ahimè! Se avessi una briciola di fede, non moriresti di orrore per te stesso, pensando che in ogni momento sei esposto ad andare a rendere conto di tutte le tue sconcezze davanti a un Giudice che sarà senza misericordia? Sì, fratelli miei, se avessimo la fortuna di meditare attentamente su ciò che ci attende dopo questa vita terrena che è tanto breve, ci sarebbe impossibile non faticare tutta la vita, tremando per la paura di non riuscire a salvare la nostra povera anima. Felice, fratelli miei, colui che si terrà sempre pronto! È questo il mio augurio per voi ...” L’AUTORE - Giovanni Maria Vianney nacque l'8 maggio 1786 a Dardilly, Lione, in Francia. Di famiglia contadina e privo della prima formazione, riuscì, nell'agosto 1815, ad essere ordinato sacerdote. Per farlo sacerdote, ci volle tutta la tenacia dell'abbé Charles Balley, parroco di Ecully, presso Lione: lo avviò al seminario, lo riaccolse quando venne sospeso dagli studi. Giovanni Maria Vianney, appena prete, tornò a Ecully come vicario dell'abbé Balley. Alla morte di Balley, fu mandato ad Ars-en-Dombes, un borgo con meno di trecento abitanti. Giovanni Maria Vianney, noto come il curato d'Ars, si dedicò all'evangelizzazione, attraverso l'esempio della sua bontà e carità. Ma fu sempre tormentato dal pensiero di non essere degno del suo compito. Trascorreva le giornate dedicandosi a celebrare la Santa Messa e a confessare, senza risparmiarsi. Morì nel 1859. Papa Pio XI lo proclamerà santo nel 1925. Verrà indicato modello e patrono del clero parrocchiale. INDICE DELL’OPERA - Presentazione - Introduzione - Attualità del Santo Curato - Date importanti - Composizione delle omelie - Chiave di lettura - «Beati coloro che ascoltano la Parola di Dio e la osservano». Omelia per la Domenica di Sessagesima. - «La mia carne è vero cibo». Omelia per il Giovedì Santo - «Gesù essendo disceso dalla montagna, fu seguito da una grande folla; allora un lebbroso avvicinandosi a Lui lo adorò». Omelia per la III domenica dopo l'Epifania - «Gesù fu condotto nel deserto dallo Spirito Santo, per essere tentato». Omelia per la I domenica di Quaresima - «Si sciolse il nodo della sua lingua e parlava correttamente». Omelia per l'XI domenica dopo Pentecoste - «Ricordati della tua fine e non peccherai in eterno». Omelia per la I domenica di Avvento - «Rendi conto della tua amministrazione». Omelia per l'VIII domenica dopo Pentecoste - «Ma chi avrà perseverato fino alla fine sarà salvato». Omelia per la II domenica dopo Pasqua - «Allora vedranno il figlio dell'uomo venire su una nube con grande potenza e con terribile maestà circondato dagli Angeli e dai Santi». Omelia per la I domenica di Avvento - «Si avvicinavano a Lui lutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo». Omelia per la III domenica dopo Pentecoste - Indice
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