Orfani di patria. Siamo quelli che siamo |
Fernando Togni Orfani di patria. Siamo quelli che siamo Greco & Greco Editori, pagg.361, Euro 12,50
IL LIBRO – Questo libro è scritto per i giovani. Si dice che gli Italiani non amino la storia, a livello di cultura generale è vero, ma penso che ciò avvenga anche per il fatto che - cominciando dall’asilo - nessuno spieghi loro in modo interessante e moderno cosa sia. Per quanto riguarda poi la nostra storia nazionale, abbiamo tre o quattrocento anni di ritardo da recuperare rispetto agli altri principali Stati europei. Alla data attuale ci sono tre generazioni di Italiani che studiando a scuola la storia d’Italia si sono fermati più o meno alla fine della prima guerra mondiale. Dato che mi rivolgo a coloro che sono ancora giovani e quindi stanno continuando gli studi, o pensando che presto i loro figli li incominceranno, mi sono limitato a stigmatizzare il particolare, senza imbastire processi che ai giovani non interessano. DAL TESTO – “Mussolini credeva nella possibilità di attivare nei giovani una spiritualità ancorata all'ideale della Patria (qui si inseriva la mistica laica di Giani). Per breve tempo si illuse che anche sotto il nazismo ci fosse una spinta del genere, mentre si trattava principalmente di rituali con radici nei più lontani miti germanici, ben diversi dai nostri; che però servivano loro per agganciare ad essi rivalse e obiettivi pure diversi dai nostri. Quindi fino a un certo punto e momento ci fu affinità o interesse politico - o così parve - poi la loro ideologia puntò decisa su precisi traguardi e, quando Mussolini si rese conto delle conseguenze che potevano derivarne, la realtà e la calcolata ottusità dei disegni politici e degli schieramenti mondiali erano già troppo avanti per potersi sottrarre. “In autunno del '31, aprendo quello che nel '32 sarebbe stato il terzo anno della Scuola, Arnaldo Mussolini dava a una foltissima adunata di universitari precisi e impegnativi riferimenti con la prolusione "Coscienza e dovere": conoscere se stessi senza inganni, illimpidire lo spirito, studiare e crescere per dar forma al proprio carattere onde metterlo con coerenza al servizio dell'ideale, perché l'agire conseguente potesse essere d'esempio.” L’AUTORE – Fernando Togni, pubblicista e scrittore, nato a Bergamo, si è laureato a Pavia. Ha pubblicato: Machiavelli alla buona; Il figlio del tipografo; Avevamo vent'anni, anche meno, L'uomo vergine, Homo Quidam. Ha vinto qualche premio in Italia e uno glielo ha conferito Le Figaro di Parigi. INDICE DELL’OPERA – l. Chiarimenti – 2. Antefatti – 3. Tempi nuovi – 4. Intermezzo – 5. Adolescenza 6. Il giorno dopo – 7. Non aver paura d'aver coraggio – 8. Dopo la svolta la strada scende – 9. La data tragica – 10. Fede e fede – 11. PoW NON collaboratore – 12. Tutto finisce, anche una guerra – 13. Fascismo: un nato vivo ucciso in giovane età – Appendice – Bibliografia - Indice dei nomi
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