Saladino eroe dell’Islam |
Geoffrey Hindley Saladino eroe dell’Islam Bruno Mondadori, pagg.288, Euro 24,96
IL LIBRO – Agli albori della terza crociata, mentre le roccaforti cristiane di Palestina si arrendono una dopo l’altra in seguito alla caduta di Gerusalemme, il curdo Saladino, militare parvenu divenuto visir, rispettato dai suoi sudditi come dai nemici per il coraggio, la magnanimità e il genio militare, è un condottiero inarrestabile all’apice della maturità. Nato in un mondo di città cosmopolite popolate da molteplici etnie, Saladino, ergendosi a paladino del jihad, diventa sovrano di un impero esteso tra il Cairo e Damasco, tra Aleppo e Mossul, ben oltre i confini raggiunti dai suoi predecessori turchi. Dopo la morte di Norandino, nessuno, tra i nemici cristiani così come tra i rivali musulmani, sembra in grado di opporsi alla sua straordinaria ascesa: non il califfo di Baghdad o l’imperatore di Bisanzio, tantomeno il debole re di Gerusalemme; non il gran maestro dei Templari, Gerardo di Ridefort, che consegna a Saladino la roccaforte di Gaza senza neppure lottare, né l’infi do Rinaldo decapitato dopo la schiacciante vittoria musulmana a Hattin; e neppure Federico Barbarossa, morto durante il viaggio in Terra Santa per un tragico incidente. Ma dall’Europa deve ancora arrivare il rivale più degno e temibile, ora che la terza crociata è davvero imminente: tra i cavalieri che hanno risposto all’appello e prestato giuramento sulla Croce spicca il nome del re d’Inghilterra, Riccardo Cuor di Leone. Mentre il cielo su Ascalona si oscura per un’eclissi di sole e i bastioni della città conquistata si ricoprono delle insegne dell’Islam, la mente di Saladino è già concentrata sul suo prossimo obiettivo, la Città Santa sacra a tre religioni. Al crocevia tra Oriente e Occidente, il valoroso condottiero e sultano musulmano segna l’ultimo atto di un’ascesa grandiosa, e riconquista, a meno di un secolo dalla presa cristiana ma senza la violenza terribile di cui si erano macchiati i crociati, l’ambita meta di tutta una vita, Gerusalemme. DAL TESTO – “Voci critiche hanno accusato Saladino di condurre guerre per la propria affermazione personale, combattendo contro rivali musulmani semplicemente per costruirsi un impero: in questa prospettiva, la riconquista di Gerusalemme apparirebbe più come un episodio fortunato che come l'esito di un'attenta strategia finalizzata a debellare le truppe del regno. Ma l'affermazione di Saladino secondo cui, nell'ottica di tale conquista, le sue campagne erano essenziali al consolidamento della forza musulmana è del tutto fondata. Inoltre, secondo quanto riporta Ibn Shaddad Baha'-ad-Din, suo segretario, consigliere e biografo, egli desiderava con tutto il suo cuore combattere gli infedeli fino a che non ne fosse rimasto più alcuno sulla faccia della Terra. “Per le generazioni future che lo hanno ammirato, Saladino ha rappresentato l'intrigante paradosso di un uomo umile, onesto nei suoi propositi e di calorosa umanità, che fu in grado, al contempo, di guadagnare e di mantenere un grande potere politico, e che morì per la gloria della sua fede, amato dagli amici e rispettato dai nemici. Le sue imprese modificarono significativamente gli equilibri di potere a svantaggio dei nemici dell'Islam nella Terra Santa, sacra a tre religioni. A suo giudizio, tuttavia, quando Saladino lasciò questo mondo l'opera di Allah era appena all'inizio.” L’AUTORE – Geoffrey Hindley esperto di storia militare, è autore di numerosi libri sul Medioevo e co-fondatore della Society for the History of Medieval Technology and Science. Ha insegnato in Francia presso l’Università di Le Havre. INDICE DELL’OPERA – Introduzione - 1. Gerusalemme - 2. Attraverso le linee di battaglia - 3. Il quadrilatero del potere - 4. Norandino e la propaganda del jihad - 5. La famiglia di Ayyub - 6. Visir d’Egitto - 7. Gli anni critici - 8. Trionfo al Nord - 9. Dinasta ed eroe - 10. Oh dolce vittoria! - 11. La minaccia dal Nord - 12. Acri, la città contesa da tutto il mondo - 13. Saraceni e crociati - 14. Morte di un eroe – Epilogo – Glossario - Note e fonti
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