Il diario di Adamo ed Eva Stampa E-mail

Mark Twain

Il diario di Adamo ed Eva

Cavallo di Ferro, pagg.96, Euro 12,50

 

twain_diario  IL LIBRO – La guerra dei sessi è antica quanto l’umanità. Per lo meno, è ciò che Mark Twain ha scoperto «traducendo il manoscritto originale» dei diari di Adamo e di Eva. Il padre di Tom Sawyer e di Huckleberry Finn ha sovvertito il primo capitolo della storia biblica e l’ha trasformato in un esercizio di humor esilarante. Pochi lo sanno, ma Mark Twain non è stato solo l’autore delle avventure di due ragazzi sempre scalzi sulle rive del Mississippi. Il giornalista che da bambino voleva diventare marinaio di un battello a vapore è stato uno dei maggiori umoristi che l’America abbia mai conosciuto. Solo chi ancora non l’ha letto può storcere il naso di fronte a questo Diario di Adamo ed Eva. Perché non si tratta di un’opera religiosa, ma di una storia raccontata da chi ha sempre fatto del senso dell’umorismo la sua unica religione. Qui non c’è spazio per le polemiche, ma solo per delle sonore risate.

  Leggendo questo libro conosceremo le inquietudini e il modo di pensare dei primi abitanti del pianeta, Adamo ed Eva, che cercano di intendersi nonostante le loro evidenti diversità. E questa coppia dell’Eden non è molto diversa da qualsiasi altra appena sposata, che viva a Buenos Aires, New York, Parigi o Roma. Mark Twain trasforma una storia di «costole», serpenti e mele in una dissertazione sulle relazioni umane. Il nonsense domina, ma non è il dominatore. Dopo 40 anni di vita in comune, Twain dà spazio anche alla tenerezza e, di fronte alla tomba di Eva, Adamo confessa: «Ovunque Lei fosse, quello era l’Eden».

   DAL TESTO – “Lunedì: Questo nuovo essere di pelo lungo è un bastone tra le ruote. Mi sta sempre intorno e mi segue da tutte le parti. Ciò non mi piace, non sono abituato ad avere compagnia. Preferirei restasse con gli altri animali [...].

  “Martedì: Il nuovo essere dice che si chiama Eva”. (dal Diario di Adamo)

  “Lunedì: Parla molto poco. Forse perché è poco interessante, e magari lo sa pure, e cerca di nasconderlo. È un peccato che la pensi così perché l'intelligenza non vale niente: è nel cuore che sta il valore.

  “Domenica: Ho cercato di prendere qualcuna di quelle mele per lui [...]. Sono proibite quelle mele. Lui dice che potrebbe accadermi qualcosa di male. Ma se dovesse accadermi qualcosa di male per cercare di essere carina con lui, beh, allora è un male di cui non me ne importa un bel niente”. (dal Diario di Eva)

  L’AUTORE – Mark Twain, pseudonimo di Samuel Langhorne Clemens (1835-1910), è considerato una fra le maggiori celebrità del suo tempo. Oltre che scrittore, è stato un apprezzato umorista, giornalista e un attivo conferenziere. È noto soprattutto per Le avventure di Tom Sawyer (1876) e Le avventure di Huckleberry Finn (1885), ma è anche il prolifico autore di circa cinquanta altre opere, fra romanzi, racconti e saggi. Ricordiamo: Il principe e il povero (1881), Vita sul Mississipi (1883) e Seguendo l’equatore (1897). I suoi lavori hanno avuto diffusione mondiale e alcuni contano anche più di un adattamento cinematografico. Prima della Guerra civile faceva il pilota di battelli a vapore, ma il suo destino era quello di diventare – come scrisse William Faulkner – il «primo vero scrittore americano».

  INDICE DELL’OPERA - Nota dell'editore - Estratti del diario di Adamo - Il diario di Eva