1861. La storia del Risorgimento che non c’è sui libri di storia Stampa E-mail

Giovanni Fasanella – Antonella Grippo

1861. La storia del Risorgimento che non c’è sui libri di storia

Sperling & Kupfer, pagg.288, Euro 18,50

 

fasanella_1861  IL LIBRO – L'Italia non è cambiata. È diventata quello che oggi è perché è nata così ed è stata raccontata in un certo modo. La retorica risorgimentale, piena di nobili intenti, eroi senza macchia, politici geniali e lungimiranti, è stata il tappeto sotto cui abbiamo nascosto la polvere della nostra storia. E così, se oggi si vuole capire questo Paese "malato", affetto da vizi endemici che paiono inestirpabili, forse sarebbe bene ripercorrere i primi giorni della sua vita. Questo libro riannoda un filo rosso fatto di intrighi, malavita e malaffare che ha il suo capo proprio nel modo in cui l'Unità fu prima realizzata e poi gestita. Il trasformismo in politica, la corruzione, la tendenza a scendere a patti con i poteri forti, a utilizzare agenti segreti per scopi non istituzionali, a servirsi della criminalità, a sfruttare per ragioni di Stato l'opera di terroristi e rivoluzionari: tutto questo, nei libri di scuola su cui intere generazioni si sono formate, semplicemente non c'è. Anche la storiografia successiva ha peccato di reticenza, e di tale processo di rimozione oggi è irrimediabilmente colpevole. Giovanni Fasanella e Antonella Grippo con quest'opera scomoda, cruda e antiretorica sono ripartiti dall'inizio e hanno raccontato ciò che per troppo tempo è stato indicibile. Di molti libri si dice che "si leggono come un romanzo". È vero anche per 1861, con un'unica differenza: sarebbe bello che si trattasse di un romanzo, perché significherebbe che è una storia inventata. Ma non è così.

  DAL TESTO – “L'odio antipapista, in particolare, era un punto che metteva tutti d'accordo. E fu anche il motivo principale che impegnò così a fondo la massoneria. Quello in atto, infatti, era anche uno scontro religioso: per la protestante monarchia inglese era un dovere colpire il papato nel suo centro temporale, cioè l'Italia, e agevolare la formazione di uno Stato completamente laico. E in questo progetto l'Inghilterra aveva un valido alleato negli Stati Uniti d'America, una nazione in cui la massoneria agiva allo scoperto e aveva contribuito addirittura a scrivere la Costituzione. Uno Stato in cui moltissimi «figli della Luce» erano diventati presidenti, che aveva deliberatamente scelto di non intrattenere relazioni diplomatiche con il Vaticano e che dava rifugio a esuli e combattenti politici. Tra questi, il generale Giuseppe Avezzana, ministro della Guerra nella Repubblica Romana, Eleuterio Felice Foresti, capo dei mazziniani di New York e poi console americano a Genova, il matematico e politico Quirico Filopanti.”

   GLI AUTORI – Giovanni Fasanella è giornalista parlamentare di Panorama e autore di molti libri sulla storia invisibile italiana, tra cui: Il misterioso intermediario (2003), Che cosa sono le Br (2004), Sofia 1973: Berlinguer deve morire (con Corrado Incerti, 2005), La guerra civile: da Salò a Berlusconi (con Giovanni Pellegrino, 2005), Guido Rossa, mio padre (con Sabina Rossa, 2006), I silenzi degli innocenti (con Antonella Grippo, 2006).

  Antonella Grippo (Potenza, 1972), vive e lavora a Roma dove insegna italiano e storia al liceo. Con Giovanni Fasanella ha scritto I silenzi degli innocenti (2006) e L'orda nera (2009).

  INDICE DELL’OPERA - Avvertenza - l. Cavour, il «grande vecchio» - 2. Garibaldi, «l'eroe» della propaganda anglo-massonica - 3. La «guerra sporca» - 4. Destabilizzare per stabilizzare - 5. La banda della Cocca - 6. J.A., l'agente segreto di Cavour - 7. Il governo delle baionette e la guerra civile - 8. La brigantessa Maria Rosa Marinelli e il sottotenente Antonio Polistina - 9. Il Risorgimento tradito - Note - Fonti