Il belpaese dei cattolici |
Giovanni Tassani Il belpaese dei cattolici. Novecento italiano: politica e integrazioni Edizioni Cantagalli, pagg.256, Euro 17,00
IL LIBRO – I personaggi di cui si tratta in questo vivace e stimolante libro di Giovanni Tassani sono molti, ma il protagonista è uno solo, l'intellettuale cattolico: figura difficile da individuare soprattutto perché carente, nei lunghi anni della nostra Repubblica, è stata l'elaborazione di un proficuo rapporto tra cultura e politica in campo cattolico. Dall'incontro fra moderati e cattolici popolari, secondo l'intuizione di Sturzo, nasceva una prospettiva culturale che, con il tempo, fu incrinata da tendenze "progressiste" e considerata conservatrice. Tassani delinea la parabola di questa intuizione attraverso l'analisi dei principali intellettuali che con essa interagirono: da Franco Rodano a Gianni Baget Bozzo, da Augusto Del Noce a Gabriele De Rosa, senza tralasciare politici come Mario Scelba e Guido Gonella, a confronto con De Gasperi, Dossetti, Fanfani, Moro. La crisi di quella prospettiva fu anche la crisi, culturale e quindi politica, di un certo "modello cristiano", sempre più condizionato da letture radical-azioniste e poi dalla cultura del post '68, che prefigurava un concetto di democrazia fondato su buoni sentimenti universalistici e sulle nuove teologie progressiste, ben diverso da quello pensato dai cattolici popolari. Una riflessione, quella di Tassani, che unisce a un'interpretazione decisamente innovativa un puntuale riferimento alla vasta pubblicistica sull'argomento, ed è corredata di documentazione spesso inedita. Un modo originale e persuasivo per ripensare storicamente un tema, quello del complesso rapporto tra cultura cristiana e politica, che oggi, in tutt'altro contesto, mantiene viva la propria attualità.
DAL TESTO – "[...] il mondo che fa capo a Luigi Gedda ed a Carlo Carretto mira a fornire ai giovani cattolici di base, ed al più vasto contenitore dell'Azione cattolica, gli strumenti formativi per un'efficace azione "apostolica", di collaborazione cioè sul terreno religioso con l'azione del clero e della gerarchia. Gedda prosegue un'azione "di massa", con stampa, cinema, teatro, sport, che ha portato buoni frutti negli ultimi anni del regime, rendendo possibile la pronta emersione di giovani energie nel momento del trapasso alla democrazia. La visione di Gedda coltiva la piena obbedienza al papa, ricevendone sempre il pieno gradimento, e cura la memoria cattolica non in termini politici: così in una mostra sul patriottismo dei giovani Giac verranno accostate le medaglie d'oro della resistenza accanto a quelle della guerra di Spagna, così verrà dedicato un corso di formazione al cancelliere austriaco Dollfuss, vittima del nazisrno, ma anche capo di un governo che negli anni trenta prescindeva dalle libertà democratiche. Gedda verrà progressivamente imputato di simpatie "di destra" in quanto si preoccupava di mantenere il contatto, specie a Roma, con la vasta opinione pubblica moderata e spoliticizzata. Ma la sua capacità "inclusiva" era stimabile quanto spregiudicata: l'inno Giac "Bianco Padre" negli anni di guerra fu da lui commissionato per le parole a Giannini, futuro leader qualunquista, e per la musica a Ruccione, già autore di inni fascisti, con risultati eccellenti. Al "religioso" Gedda toccò, nella storica battaglia elettorale del 18 aprile 1948 il compito di salvare, con improvvisati strumenti politici, la libertà democratica dal rischio di vittoria del Fronte popolare socialcomunista".
L’AUTORE – Giovanni Tassani, studioso di storia contemporanea, con questa nuova ricerca ritorna su alcuni dei personaggi considerati nel suo primo libro La cultura politica della destra cattolica (1976). Fra i suoi lavori, ricordiamo un volume su Aldo Moro. Il politico nella crisi 1962/1973 scritto insieme a Gianni Baget Bozzo (1983) e La terza generazione. Da Dossetti a De Gasperi fra Stato e rivoluzione (1988).
INDICE DELL’OPERA - Prefazione, di Sandro Magister - Introduzione - Tra sinistra e destra. Con la Chiesa al centro - Momenti di storia politica - I. Il vicesegretario intransigente. Giuseppe Dossetti e la Dc: dal vertice all'abbandono - II. Guido Gonella, dal centrismo all'apertura a sinistra - III. Una politica dell'inclusione: Aldo Mono, Mario Scelba e il centro-sinistra - La critica e la riflessione - I. La traccia politica e la prospettiva teorica di Franco Rodano - II. Augusto Del Noce e la crisi della "terza generazione" - III. Gianni Baget Bozzo tra Concilio e '68 - Appendice - Gabriele De Rosa: il respiro lungo dei movimento cattolico - Avvertenza - Indice dei nomi
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