Fotti il potere |
Francesco Cossiga con Andrea Cangini Fotti il potere. Gli arcana della politica e dell'umana natura Aliberti editore, pagg.297, Euro 17,00
IL LIBRO - Le regole non scritte, i meccanismi profondi, le dinamiche eterne del gioco: per la prima volta un protagonista indiscusso della vita pubblica italiana racconta senza pudore né ipocrisia cos'è e come funziona la politica. Sapientemente indirizzato dal giornalista Andrea Cangini, il presidente Francesco Cossiga mette a nudo il potere e con esso l'uomo che lo incarna. Svela l'arcano, dice l'indicibile, strappa la maschera alla realtà con l'ironia e l'arguzia di chi ha cavalcato lungo le strade impervie della Prima e della Seconda repubblica. Aneddoti, riflessioni, rimandi storici, vere e proprie rivelazioni accompagnano il lettore alla scoperta di verità "scandalose" fino a oggi mai rivelate con tanta schiettezza. La natura del potere, il ruolo del denaro, l'uso dei servizi segreti, la violenza, la guerra, le massonerie, i rapporti tra stati, la religione, il Vaticano, la verità, la finzione, i complotti, il caso, il lato di tenebra dell'uomo e del politico. Il trionfo e la caduta, la vita e la morte. DAL TESTO - "La Trilaterale, fondata nel '72 dal superpetroliere David Rockefeller e dall'influente ex consigliere per la sicurezza nazionale del presidente americano Carter Zbigniew Brzezinski, accomuna i vertici del potere statunitense, europeo e giapponese ed è universalmente considerata il centro di prima elaborazione delle politiche che saranno poi seguite dal Fondo monetario internazionale e dalla Banca mondiale. "I centri transnazionali del potere economico, dunque, esistono sul serio. «Così come» sorride il Presidente, «sul serio il 2 giugno del '92, a bordo del Britannia, lo yacht di Elisabetta II quel giorno ormeggiato al largo di Napoli, avvenne l'incontro tra i finanzieri angloamericani e i funzionari del Tesoro italiano guidati da Mario Draghi per mettere a punto i dettagli della colossale operazione di privatizzazione della nostra industria e del nostro sistema creditizio». "C'è chi ritiene che l'obiettivo delle privatizzazioni, presupponendo un radicale rinnovamento del sistema politico, sia stato all'origine di Mani Pulite e che Mani Pulite sia stata per così dire incoraggiata dagli americani. Ma prove non ve ne sono. Mentre è chiaro che, privatizzazioni o meno, il sistema politico della Prima repubblica era ormai fuori dalla storia. Non più competitivo e pertanto destinato al collasso". GLI AUTORI - Andrea Cangini, laureato in Scienze politiche, ha quarantun anni, molti dei quali passati a raccontare la politica sul «Quotidiano Nazionale». Ha due figli: osservando loro, più che frequentando Montecitorio, ha capito i meccanismi più profondi della natura umana. E dunque del gioco politico. INDICE DELL'OPERA - Introduzione - Primo capitolo. Il potere tra forza e seduzione (Chi ha accesso al re partecipa del suo potere - Il potere è far fare agli altri quel che si vuole - Si scrive democrazia, si legge aristocrazia - Il potere politico ha dinamiche mafiose - Il potere mafioso non ci è estraneo, va dunque accettato - Grandi politici si nasce, la cultura non serve - I notabili vogliono leader deboli - Nei suoi vizi, il potere politico ci somiglia - La televisione ha ucciso il carisma - Il potere si fiuta, si riconosce al primo sguardo - Il potere è meglio del sesso, e piace anche alle donne - Il potere deve pensare) - Secondo capitolo. I poteri invisibili (Quella poltrona garantiva gigantesche somme di denaro - I politici sono marionette nelle mani dei banchieri - All'origine di Mani Pulite ci furono interessi economici - Persino De Gasperi fu un grande dispensatore di denaro - Fu allora che la classe politica perse la propria innocenza - Siamo un Paese ipocrita e moralista - Chi può arricchirsi con facilità sono i sindaci... - A inventare la P2 furono gli americani - L'ideale dei magistrati è che le leggi le facciano loro - Il sindacato fa il suo dovere, ma ... - L'unico criterio per interpretare la Costituzione è la forza) - Terzo capitolo. Le informazioni, i servizi e l'uso dei media (Le informazioni contano, contano moltissimo - I nostri servizi sono stati condizionati dalla Cia - Potrei conoscere ogni aspetto della sua vita privata - Deformare i fatti non è montare ad arte uno scandalo - L'Italia fu uno Stato a sovranità limitata - I servizi sono sempre a rischio deviazione - ... dopo, mi vietai anche di pensare davanti allo specchio - Un tempo i magistrati si giravano dall'altra parte - Politici e giornalisti sono compagni di merende) - Quarto capitolo. Terrore e terrorismo di Stato (Stesse bombe, effetti diversi - Sembra una resa, sarà una vittoria - Piazza Fontana fu opera degli americani - Le grandi potenze hanno sempre ammazzato - Fu sufficiente qualche corpo fluttuante lungo la Senna... - ... e il cosiddetto allarme criminalità ne è un esempio - Terrorismo è sempre quello degli altri - La forza è la forza) - Quinto capitolo. La politica come conflitto e la guerra (In politica non esistono zone grigie: o si è amici, o nemici - Senza identità non c'è politica - Gli Stati oggi più autorevoli sono anche quelli più religiosi - La storia della sinistra procede per riduzioni - Nei grandi spazi occorre sempre un principio ordinatore - La guerra è vietata? Viva le "operazioni di pace"! - Le immagini di guerra sono sempre pacifiste - I veri conflitti, oggi, si combattono con i fondi sovrani - Chi siamo noi per pensare d'essere meglio di Caino?) - Sesto capitolo. Relazioni internazionali, sovranità e globalizzazione (È la forza, e non il diritto, a dare forma al mondo - Le Nazioni Unite sono un bluff - L'Europa nacque per togliere i cannoni agli Stati - Purtroppo per noi, gli Stati contano ancora - La politica estera è oggi al servizio della politica interna - L'America ha sempre condizionato la nostra politica - Per Massimo D'Alema ho garantito io - La globalizzazione è scappata di mano - La politica è diventata un format) - Settimo capitolo. L'influenza della religione e del Vaticano (Ma un papa inimico nuoce assai... - La vera materia eticamente sensibile sono i soldi - Il problema della doppia fedeltà del politico cattolico - Lo Stato non ha mai messo il naso nella finanza vaticana - Col Vaticano esiste in potenza un conflitto insanabile - Religione e politica si reggono su molle simili - L'ideale comunista e quello cattolico sono simili - I vescovi amano il potere, il nostro prossimo dio sarà Allah) - Ottavo capitolo. Il politico, la verità e la menzogna (Politici incoerenti? Certo, embè? - Non tutti hanno diritto alla verità - L'interesse generale non esiste - L'unica verità è quella indimostrabile - Le regole sono fatte per avere eccezioni - Gli anglosassoni amano la verità, ma sanno manipolarla - Berlusconi ha mentito sapendo di mentire - La politica ha bisogno di silenzi e zone d'ombra - Del resto, il nostro modello culturale è Ulisse...) - Nono capitolo. Tra storia, caso e utopia (Berlinguer idealista? Forse, ma concordò tutto con l'Urss - La politica è un'arte e la ragione non conta nulla - I politici si convincono di quel che gli conviene - Il vero leader deve aver frequentato il male - La politica, come la vita, è governata dal caso - Non è strano che un politico si rivolga a un mago - I complotti hanno sempre fatto parte del gioco politico - Fu uno straordinario caso di ottusità generale - Con la realtà i politici hanno un rapporto ambiguo - A fare la politica devono essere i politici) - Decimo capitolo. Solitudine, caduta e morte del leader (Il trionfo prelude sempre alla sconfitta e alla morte - I leader preferiscono i mediocri, che li tradiranno - Esistono tradimenti doverosi e persino morali - Berlusconi, per esempio, non sopporta le critiche - Mai fidarsi dei sondaggi, le masse sono volubili - Si rischia l'alienazione. Berlinguer, per esempio... - La tempra si vede nella sconfitta: Spadolini ne morì - L'unica cosa che eccita il politico è la politica - Ero morto, ma la gente non lo vedeva)
|