Giovanni Siena
Il mio amico Padre Pio. Diario di trent'anni vissuti accanto al santo di Pietrelcina
Rizzoli, pagg.264, Euro 16,50
IL LIBRO - «Perché questi miei appunti su Padre Pio? Perché è stato lui a comandarmi di scriverli. «Devi farla lavorare!» mi disse al termine di una confessione agitando la stilografica che mi aveva tolto dal taschino». Oggi novantenne, Giovanni Siena ha conosciuto Padre Pio già negli anni Venti e, dall’epoca della Seconda guerra mondiale fi no alla sua scomparsa nel 1968, è sempre vissuto a stretto contatto con il santo. In questi trent’anni, giorno dopo giorno, ha annotato episodi straordinari e momenti quotidiani che ha condiviso con lui. Le memorie di Siena, pubblicate per la prima volta in questo libro, sono un documento di eccezionale valore che permette al lettore di conoscere da vicino e comprendere appieno la dolorosa storia terrena e la profonda spiritualità di Padre Pio. In pagine emozionanti, l’autore riporta fatti di cui è stato testimone — guarigioni miracolose, la lotta morale e fisica contro il Maligno, l’effusione di profumo del Padre… — e descrive una santità manifestata concretamente in ogni momento, anche solo con un gesto, con una parola incoraggiante oppure burbera o con comportamenti che per alcuni hanno suscitato scandalo, ma che per sterminate folle di credenti sono esempi inconfutabili di fede. Nei taccuini di Siena, inoltre, non mancano sorprendenti e preziosi quadri storici, come quello della drammatica occupazione di Foggia nel ’44, o l’inedito resoconto di una confessione di Giovanni Leone, all’epoca presidente della Camera, con un Padre Pio che non omette di dichiarare quel che pensa della politica del tempo. Tutto in questo diario, eventi importanti e colpi d’occhio di un istante, va a comporre un ritratto edificante e luminoso.
DAL TESTO - "Il suo è un Divino Sacrificio che fa eccezione, non solamente per la durata di due-tre ore, per la meticolosità, la pietà, l'unzione, il raccoglimento e le estasi con cui lo celebra, ma più di tutto per i dolori, le contrazioni spasmodiche e lo spargimento del sangue della Crocifissione che ne accompagnano lo svolgimento. È un Sacrificio cruento. Dirà egli stesso nelle sue lettere che è la Vergine in persona ad accompagnarlo all'altare, cui fanno corona, con la Madre di Dio, gli Angeli e i Santi del Paradiso. "Questo Sacrificio celebrato da lui esige partecipanti particolarmente dotati e disposti. Non è adatta ai pigri, ai poltroni. La gente viene dai quattro venti principalmente per assistere a questa sua messa unica al mondo, spesso vegliando la notte, in treno o in auto, per giungervi puntuale. Per essa ogni sacrificio è giustificato e vale la pena che si rinunci al tepore del letto alle quattro del mattino anche d'inverno, con la neve e la bora che ti respinge, ti mozza il fiato e ti gela il sangue. Per «la messa di Padre Pio» si fanno sacrifici economici, si intraprendono viaggi lunghissimi, si rinuncia al sonno, si strapazza il corpo, si fa ressa davanti al portale del Santuario. Le «pie donne» sono qui accovacciate con una, due ore di anticipo. Il cieco Pietruccio che dalla cittadina ha percorso due chilometri, il più delle volte in compagnia del solo Angelo Custode sia pure con la neve alta, è il primo a raggiungerle, e sarà imitato dal professor Mercurio, un altro cieco originario della Campania".
L'AUTORE - Giovanni Siena è nato nel 1920 a San Giovanni Rotondo (Foggia), dove abita tuttora. È stato insegnante, giornalista, corrispondente dal paese di Padre Pio per alcune importanti testate fra cui «Avvenire» e uno dei primi collaboratori della Casa Sollievo della Sofferenza. Ha diretto il periodico «L’Arcangelo» da lui fondato nei primi anni ’60.
INDICE DELL'OPERA - Prefazione - Prologo - Premessa - Giorni con Padre Pio - Appendice. Una famiglia nata all'ombra di Padre Pio - La testimonianza di Paola Siena
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