Giovanni Fasanella - Rosario Priore
Intrigo internazionale. Perché la guerra in Italia. Le verità che non si sono mai potute dire
Chiarelettere, pagg.208, Euro 14,00
IL LIBRO - “Ci sono verità che non ho mai potuto dire... Avrebbere potuto avere effetti destabilizzanti sugli equilibri interni e internazionale." Rosario Priore, giudice istruttore per il caso Moro, Ustica, il tentato omicidio di Giovanni Paolo II e altri casi di eversione rossa e nera. L’indicibile della storia italiana. La domanda di fondo è: perché l’Italia dal 1969 è stata funestata dal terrorismo e dalla violenza politica con centinaia di morti e migliaia di feriti? Perché solo nel nostro paese? Tutte le inchieste giudiziarie hanno dato finora molta importanza al ruolo dei servizi segreti deviati, della P2, della Cia. Risultato: nessuna verità giudiziaria, nessuna verità storica. Rosario Priore, il magistrato che si è occupato di eversione nera e rossa, di Autonomia operaia, del caso Moro, di Ustica, dell’attentato a Giovanni Paolo II, qui prova a rispondere cambiando completamente scenario. E strumenti di analisi. Grazie ad anni di ricerche, testimonianze, prove, carte private, incontri con ex terroristi, agenti segreti e uomini politici anche stranieri, Priore ricostruisce uno scenario internazionale inedito per spiegare il terrorismo e la strategia della tensione in Italia, testimoniando la verità che finora nessuno ha potuto certificare attraverso le sentenze. Colpita la manovalanza (e non sempre), la giustizia si è infatti dovuta fermare senza arrivare a scoprire il livello più alto dei responsabili. Siamo stati in guerra, senza saperlo. L’egemonia del Mediterraneo, il controllo delle fonti energetiche ci hanno messo in rotta di collisione con l’asse franco-inglese che non ha mai sopportato il nostro rapporto privilegiato con la Libia. Ecco chi era il terzo giocatore dopo Urss e Stati Uniti. Non stupisce allora che gli inglesi fossero favorevoli a un colpo di stato in Italia nel 1976 per fermare il Pci e controllare il paese. Dall’altra parte la Cecoslovacchia, la Germania comunista e la Stasi avevano buon gioco ad alimentare il terrorismo. Ustica, Piazza Fontana, il caso Moro, la strage di Bologna vanno collocati in questo contesto internazionale: cadono così molte facili convinzioni e vecchie ricostruzioni, giornalistiche e persino giudiziarie, mostrano tutta la loro inconsistenza. L’intrigo italiano è in realtà internazionale.
DAL TESTO - "Dunque, nel cielo di Ustica, era Gheddafi l'obiettivo dei caccia francesi: perché Parigi voleva eliminarlo? "Volendo dare una risposta breve, direi innanzi tutto perché la politica mediterranea e africana di Gheddafì era fortemente destabilizzante e colpiva direttamente interessi francesi; e in secondo luogo perché chi voleva colpire lui, voleva dare anche una lezione all'Italia, per i rapporti privilegiati intrattenuti con Tripoli. Ma per capire meglio bisognerebbe andare in profondità e ricostruire il contesto geopolitico dell'epoca. "Proviamo allora a ricostruire il contesto in cui si inquadra la strage di Ustica. Era il 1980. "Un anno caratterizzato da gravissime tensioni internazionali e da veri e propri conflitti. C'era una situazione di forte instabilità soprattutto nell'area mediterranea, sia europea che nordafricana, nell'Africa subsahariana e nel Medio Oriente. E in quel quadro era particolarmente attivo il ruolo della Libia. Il suo «attivismo», alimentato dal possesso di immense ricchezze petrolifere e da una leadership molto ambiziosa, raggiungeva dei picchi talmente elevati da risultare pericoloso e destabilizzante. Tanto che diversi stati si ponevano il problema di come neutralizzarlo".
GLI AUTORI - Giovanni Fasanella, giornalista, sceneggiatore e documentarista, è autore di molti libri sulla storia invisibile italiana, tra i quali ricordiamo Segreto di Stato (con G. Pellegrino, C. Sestieri, Einaudi 2008), Che cosa sono le BR (con A. Franceschini, Bur 2004), La guerra civile (con G. Pellegrino, Bur 2005) e I Silenzi degli innocenti (con A. Grippo, Bur 2006). Per Chiarelettere ha pubblicato con Gianfranco Pannone il DVD+libro Il sol dell'avvenire (2009). Rosario Priore, magistrato, per oltre un trentennio, fin dai primissimi anni Settanta, quando arrivò come giudice istruttore al Tribunale di Roma, ha seguito molti dei casi di violenza e terrorismo (interno e internazionale) più importanti della storia giudiziaria italiana: dall’eversione nera ad Autonomia operaia, dal caso Moro a Ustica, dagli attentati palestinesi al tentato omicidio di Giovanni Paolo II.
INDICE DELL'OPERA - Questo libro - Il limite della verità giudiziaria - La Francia, l'Inghilterra, l'Italia e Gheddafì - Il fìloarabismo italiano e il conflitto con Israele - La «rete» di Feltrinelli - La Stasi, regina delle intelligence - Le regie occulte - I rapporrì internazionali delle Br - Autonomia, Br e il centro francese di Hyperion - La sera che volevano uccidere Gheddafì - Gheddafì e la guerra italofrancese nel Nord Africa - Il conflitto tra giustizia e ragion di stato
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