a cura di Michele Battini e Marie-Anne Matard Bonucci
Antisemitismi a confronto: Francia e Italia. Ideologie, retoriche, politiche
Edizioni Plus, pagg.208, Euro 16,00
IL LIBRO - Il volume raccoglie i contributi di ricerche discusse in due colloqui scientifici.Il primo si svolse nel 2007 presso l’Università di Grenoble II, con il sostegno del Centre de Recherche en Histoire et Histoire de l’Art (Italie-Pays Alpins), e fu dedicato ai linguaggi della propaganda antisemita e alle pratiche di persecuzione degli ebrei nell’Italia fascista e nel regime francese di Vichy. Il secondo si svolse nel 2008 presso l’Università di Pisa, con il patrocinio del Centro Interdipartimentale di Studi Ebraici e fu dedicato alle ideologie, alle retoriche e alle pratiche dell’anticapitalismo antiebraico e dell’antisemitismo sociale tra XVIII e XX secolo. Il progetto delle ricerche fu pensato da Marie-Anne Matard Bonucci e Michele Battini ed ottenne il sostegno finanziario della Fondation Shoah di Parigi. La scelta della comparazione storico-culturale tra i due paesi di lingua latina e di tradizione religiosa cattolica, viene pienamente giustificata dai risultati delle ricerche: a dispetto della diversa vicenda storica e dall’assenza in Italia di movimenti organizzati dell’antisemitismo, neppure comparabili a quelli francesi a cavallo tra XIX e XX secolo,stereotipi e pregiudizi rivelano radici profonde anche nella cultura nazionale subalpina, sin dagli anni successivi all’Unità, nonché relazioni significative con la ben più robusta tradizione antisemita francese, di cui qui si indaga per la prima volta la componente sociale ed anticapitalistica. Fu però l’Italia ad anticipare una legislazione e pratiche di discriminazione, di cui qui si svolge un’analisi comparata con quella dell’Etat National e con la legislazione europea tra le due guerre mondiali.
DAL TESTO - "[...] nei primi sette mesi del 1938 si succedettero il varo della legge rumena il 21 gennaio, l'estensione della legge nazista all'Austria occupata il 12 marzo, il varo di una prima legge polacca il 31 marzo, il varo della legge ungherese il 28 maggio, il fallimento della conferenza internazionale sui profughi di Evian in luglio. L'Italia fascista reagì e allo stesso tempo contribuì a questa spirale in vario modo. I singoli ministeri emanarono provvedimenti specifici, come il divieto di ingresso per gli austriaci (a eccezione di quelli "in transito") del 18 marzo, o i divieti di iscrizione alle scuole e università del 3 e 6 agosto (successivamente gli stranieri non tedeschi furono autorizzati a completare gli studi universitari, se iniziati precedentemente), o come il censimento degli studenti ebrei stranieri, richiesto dal ministro degli Esteri Galeazzo Ciano a quello dell'Educazione nazionale Giuseppe Bottai il 10 gennaio 1938 forse proprio in conseguenza dell'annuncio delle norme rumene. Per parte sua Mussolini, dopo aver minacciato in febbraio provvedimenti imprecisati contro gli ebrei "venuti di recente", in agosto decise di procedere alla loro espulsione: il 16 approvò o dettò una bozza di testo legislativo di espulsione di quelli giunti nella penisola dal I gennaio 1933, e il I settembre 1938 fece approvare dal Consiglio dei ministri un decreto legge che disponeva l'espulsione di tutti coloro la cui residenza era iniziata dopo il 1918 e ordinava altresì la revoca delle cittadinanze concesse dalla stessa data (con le specificazioni già ricordate per Trieste e Fiume). Fu la prima legge antiebraica italiana. Due mesi dopo, un nuovo provvedimento legislativo esentò dall'espulsione le persone con oltre 65 anni o con coniuge italiano".
I CURATORI - Marie-Anne Matard Bonucci insegna Storia Contemporanea all’Università di Grenoble II e fa parte del Centre d’Histoire de Sciences Politiques di Parigi. Ha pubblicato:Histoire de la Mafia (1994) e L’Italia fascista e la persecuzione degli ebrei (2007). Ha curato l’edizione dei volumi: La démocratie en Europe occidentale et aux Etats Unis (2001), L’homme nouveau dans l’Europe fasciste. 1848-1945 (con Pierre Milza, 2001), Antisemythe: l’image des juifs entre culture et politique.1848-1939, (2005). Michele Battini è professore ordinario di Storia Contemporenea all’Università di Pisa dal 2000, dopo aver lavorato per due decenni presso la Scuola Normale Superiore di Pisa. Nel 2007 è stato Hote Scientifique della Ecole Normale Superieure di Parigi e nel 2008 Associate Research Fellow for Religion and Culture a Columbia University-Italian Academy. ‘E membro del Comitato scientifico dell’Istituto Nazionale per la Storia della Resistenza “Ferruccio Parri” di Milano e direttore del Centro Interdipartimentale di Studi Ebraici dell’Università di Pisa. Il suo ultimo libro è “The Missing Italian Nuremberg.Cultural Amnesia and Postwar Politics”, Palgrave McMillan, New York 2007.
INDICE DELL'OPERA - Premessa. I meriti della comparazione, di Michele Battini e Marie-Anne Matard Bonucci - Anticapitalismo antiebraico e antisemitismo sociale - Louis de Bonald. The Birth of an anti-jewish Anti-Capitalism, di Michele Battini - Tra natura e storia: l'antigiudaismo sociale di Alphonse Toussenel, di Cristina Cassina - I contesti dell'ambiguità. Manifestazioni antisemitiche nel mondo socialista italiano dell'Ottocento, di Maurizio Bertolotti - Usages de l'antisémitisme social dans l'Italie fasciste, di Marie-Anne Matard Bonucci - Dottrine e retoriche della persecuzione - L'antisemitismo francese negli anni Trenta del secolo XX: invarianze e ristrutturazioni, di Valeria Galimi - La langue de la persécution, di Tal Bruttmann - Tradition nationale et "emprunts doctrinaux" dans l'antisémitisme de Vichy, di Laurent Joly - Frontiere - Una disumanità imperfetta: i coniugi ebrei di matrimonio "misto" di fronte alla deportazione, di Fabio Levi - La persecuzione dei giudei stranieri in Italia, di Michele Sarfatti - La question des «aménagements» du statut des Juifs sous Vichy, di Michel Laffitte - Indice dei nomi
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