Mario Capanna
Per ragionare. Sessanta domande sul nostro futuro e alcune proposte
Garzanti Libri, pagg.208, Euro 13,00
IL LIBRO - Viviamo assordati da contrapposizioni politiche di facciata, urlate quanto vuote: impigliati in una melassa di pettegolezzi, personalismi, scandali di ogni genere, false paure. Tutto questo ci fa rimuovere i nostri veri interessi, le sfide del presente e la costruzione di un futuro migliore. Mentre le decisioni vengono prese da altri, senza che ne siamo consapevoli. Con semplicità ed efficacia, Mario Capanna ci dice che dobbiamo tornare a essere protagonisti delle nostre esistenze, e non solo consumatori passivi di merci, di notizie, di intrattenimenti. Che dobbiamo interrogarci sul mondo che ci circonda, sulle sue storture, le sue ingiustizie, le sue assurdità – a volte ridicole, a volte crudeli. Possiamo e dobbiamo individuare gli imbecilli, i prepotenti, i banditi. Dobbiamo essere soggetti attivi, sulla scena di una politica rigenerata, non fatta di leader e di partiti più o meno geneticamente modificati, ma di persone e collettività, di cibo e ambiente, di affetti, di lavoro. Di prospettive. Su tutto questo, scrive Mario Capanna, dobbiamo ricominciare a ragionare. Per camminare eretti.
DAL TESTO - “Va da sé che a nessuno di noi piace la politica dei talebani, ma se dovessimo aggredire tutti quelli la cui politica non ci va a genio, dovremmo bombardare la Cina per portarvi la «libertà», l'Arabia Saudita per porre fine al suo regime feudale, eccetera eccetera.
“Gli unici titolati a sconfiggere i talebani sono gli afghani, il giorno in cui decideranno di farlo. Per rendere possibile quel momento, gli eserciti stranieri hanno una sola decisione saggia da prendere: andarsene.
“Anche perché, fra l'altro, l'alternativa che si avvicina, come accadde in Vietnam, è fra l'andarsene o l'essere buttati fuori. Nel frattempo riempiamo i cimiteri, che non è mai una politica intelligente.
“Sono verità semplici che anche La Russa, oltre a Pierluigi Bersani, non dovrebbe avere difficoltà ad attingere. Il ministro della Difesa ha invece redarguito Bossi.
“Il quale, se vuole, ha forza sufficiente per indurre il governo a fare la cosa giusta: riportare a casa i nostri soldati.
“Caro Umberto, passerai dalle parole ai fatti? Qui si vedrà per davvero se ce l'hai duro o molle. Il pensiero, intendo”.
L'AUTORE - Mario Capanna (Città di Castello, 1945) è laureato in Filosofia, presidente della Fondazione Diritti Genetici (www. fondazionedirittigenetici. org), scrittore, giornalista pubblicista, coltivatore diretto, apicoltore. Leader studentesco nel Sessantotto, segretario nazionale di Democrazia Proletaria fino al 1987, esponente ambientalista e pacifista, è stato consigliere regionale della Lombardia (1975-80), comunale di Milano (1980), parlamentare europeo (1979-84) e deputato nazionale per due legislature (1983-92). Tra i suoi libri, editi da Rizzoli: Arafat (1989), Speranze (1994), Il fiume della prepotenza (1996, Bur 2000), Lettera a mio figlio sul Sessantotto (1998), L'Italia viva (2000), L'uomo è più dei suoi geni (curatore, 2001). Con Baldini Castoldi Dalai editore: Verrò da te. Il mondo presente e futuro (2003, Supernani 2004), Lettera a mio figlio sul Sessantotto (2005), Coscienza globale. Oltre l'irrazionalità moderna (2006). Con Garzanti ha riproposto, con una introduzione aggiornata, Formidabili quegli anni (2007), apparso per la prima volta nel 1988.
INDICE DELL'OPERA - 1. Per una società più saggia - 2. «Famiglia Cristiana» e il fascismo - 3. Le tre rivoluzioni - 4. La Sardegna patrimonio dell'umanità - 5. Le energie rinnovabili sono il futuro, non il nucleare - 6. I tribunali ecclesiastici e lo stato - 7. Il nichilismo della nostra società - 8. Il reato di stupidità - 9. Se muoiono le api è a rischio il futuro dell'uomo - 10. Il fallimento delle oligarchie finanziarie - 11. L'economia della solidarietà alternativa a quella del profitto - 12. Non manca l'alternativa, ma la volontà politica di realizzarla - 13. Le ragioni profonde della crisi finanziaria - 14. Afghanistan: se Bossi passasse dalle parole ai fatti - 15. Impostori e bisogno di verità - 16. Perché gli OGM non servono - 17. I 6 euro dei pompieri e i bonus dei banchieri - 18. La lezione della chiocciola - 19. Diventi un tabù l'idea di farsi giustizia da soli - 20. Il PD è in crisi perché non ha progetto politico - 21. Il libro dell'ANSA e le scarpe contro Bush - 22. Invito a Tremonti - 23. Se Coldiretti e CIA cooperassero - 24. Le scuse di stato per la «strage di stato» - 25. Il mulo di Riotta - 26. Tartufi a Ferragosto - 27. Parmentier, Carlo Cassola, Napoleone - 28. Platone, Bossi, la politica e le fanfaluche - 29. La crisi del Caucaso e i fondamentalisti di casa nostra - 30. Se il G8 riducesse le spese militari - 31. Il referendum è fallito, ma il problema resta - 32. La Chiesa e la crisi del clero - 33. Il pericolo e la salvezza - 34. Necessarie relazioni nuove fra Occidente e Iran - 35. La crisi della sinistra e il suo superamento - 36. Il riformismo che non c'è avvantaggia Berlusconi - 37. Il contrasto Fini-Berlusconi è appena agli inizi - 38. Cattolici incoerenti con il Vangelo - 39. Onore a Jan Palach e alla Primavera di Praga - 40. Braccio di ferro in Vaticano sugli OGM - 41. Il Calendario Pirelli - 42. Nababbi e gabbati - 43. L'importanza dell'educazione sessuale per i giovani - 44. Cara Letizia, proibire non serve - 45. La svolta di Obama fra rischi e speranze - 46. La settimana corta anticrisi - 47. Speculazione alimentare: l'appello degli intellettuali - 48. Quanto il trucco incide nella democrazia - 49. La guerra americana all'agricoltura irachena - 50. Se a fare mobbing sono le donne - 51. Società civile, è ora di battere un colpo - 52. Sulle questioni ultime lo stato non può dettare legge - 53. L'acqua è un diritto, non una merce - 54. Le nuove sfide per l'Europa - 55. Le riunioni segrete di Barroso - 56. Il «diritto» dell'Iran al nucleare - 57. Gandhi, la grande anima - 58. L'Italia operi una svolta nella ricerca scientifica - 59. Il Mediterraneo luogo del futuro - 60. Da ultimo
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