L'innocenza di Zarathustra |
Luciano Arcella L'innocenza di Zarathustra. Considerazioni sul I libro di "Così parlò Zarathustra" di F. Nietzsche Mimesis Edizioni, pagg.161, Euro 16,00
IL LIBRO - Questa analisi del primo libro di Così parlò Zarathustra di F. Nietzsche è intesa sia come chiarimento del lavoro fondamentale del filosofo che come spunto per una riflessione che giustifica la singolare contemporaneità del suo pensiero, nei confronti del quale Gottfried Benn aveva considerato ogni produzione ideologica del secolo successivo una pura esegesi. Da qui l’elaborazione di un saggio non compiutamente accademico ma possibilmente coerente e propositivo, in grado di evidenziare l’attualità del pensiero nietzscheano e di fornire una posizione elevata e privilegiata per osservare senza smarrimenti il presente e progettare un realistico futuro. “Attenzione particolare è dedicata ai dispregiatori del corpo e della vita, e a questa tematica centrale Zarathustra indirizza alcuni dei suoi discorsi del I Libro. Possiamo considerare inerenti a questa argomentazione i discorsi recanti rispettivamente il titolo, Di coloro che abitano un mondo dietro il mondo; Dei dispregiatori del corpo; Dei predicatori di morte. “Pur rimanendo nei limiti di questo uomo, al quale del resto Nietzsche-Zarathustra si rivolge, viene individuato il pregiudizio più pericoloso del quale occorre liberarsi. Quello d'una vita oltre la vita, che in effetti esprime un profondo disprezzo verso un'esistenza che invece si dovrebbe amare pur nelle sue massime espressioni di sofferenza. “Con questo entriamo nella situazione personale di Nietzsche, non certo pessimista per elezione, ma ottimista nonostante tutto. Il malessere di varia origine si era manifestato per il giovane docente sin dai tempi dell'insegnamento a Basilea, diversamente interpretato, variamente curato, ma che non esercitò alcuna influenza diretta sulle teorie da lui elaborate. Prendendo in considerazione le lettere del filosofo a partire dal 1880, possiamo verificare come il tema della salute sia fondamentale, visto che egli lo affrontava insistentemente rivolgendosi ai suoi interlocutori”.
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