La stagione dell'ira Stampa E-mail

Nando Giardini

La stagione dell'ira

Casa editrice Pellegrini, pagg.256, Euro 18,00

 

giardini_stagione  IL LIBRO - Alla caduta del fascismo e alla presenza degli anglo-americani sul territorio italiano, dopo lo sbarco alleato in Sicilia, seguirono nelle regioni del Mezzogiorno numerosi episodi di reazione non cruenta alla nuova condizione politica, messi in atto soprattutto da giovani dei quali sarebbe interessante ricostruire l'intera storia.

  Tali episodi non riuscirono a evolversi in un incisivo movimento di guerriglia. Ciò per molteplici ragioni, tra le quali la riluttanza dei "reazionari" ad attaccare gli Alleati alle spalle. Va aggiunta, inoltre, la mancanza di serie prospettive di sbocco alla guerriglia medesima a cagione della graduale ritirata lungo la Penisola dell'esercito tedesco e la contemporanea avanzata delle truppe inglesi e americane.

  In Calabria si ebbero eventi significativi che culminarono nel cosiddetto 'processo degli ottantotto' svoltosi nella città di Catanzaro nel 1945. Infatti l'intera organizzazione era stata scompaginata e i suoi aderenti arrestati e pesantemente incriminati.

  Gli imputati, tradotti inizialmente a Napoli a disposizione dell'Intelligence Service inglese e dell'OSS (servizi segreti americani), furono ricondotti in Calabria per essere giudicati dal Tribunale Straordinario Militare di guerra che emise severe condanne nella sentenza dell'aprile 1945.

  È di tale processo e della non breve carcerazione che Nando Giardini, con questo libro, ci propone, opportunamente integrata, la storia.



  DAL TESTO -  "[...] il 24 aprile 1944, i carabinieri avevano pedinato Cola e Ben mentre, montati su una prolunga, carretta militare con doppio tiro di muli, erano in procinto di raggiungere casa Perfetti, in Via Molinella. In quell'occasione furono sequestrati due fucili, venti bombe a mano, tre moschetti, quattro cassette di proiettili per mitragliatrice, una rivoltella a tamburo, nove cartucce d'inchiostro per ciclostile, un apparecchio per affilare le matite, un ventilatore ed un fornello elettrico. Circolava, evidentemente, un usignolo cieco, gran canterino. Chi? Emilio Perfetti, in un successivo incontro, accennò ad un suo conoscente. Aggiunse: ne avrebbero disposto l'arresto e sistemato in compagnia di 'uno di noi' per carpirci qualche confidenza, magari compromettente.

  "Non registrammo altri arresti e non avemmo, pertanto, l'opportunità d'incontrare l'ineffabile studente di medicina che - come il Boccheciampe, subdolo personaggio della spedizione Bandiera del 1844 in Calabria - s'era fatto in quattro per consegnarci alle guardie regie.

  "Lo conobbi alcuni anni dopo in una pensione universitaria di Via Roma in Napoli ove ambedue casualmente ci trovavamo. Non fraternizzammo. Emilio-Lupo colse un'altra opportunità per informarmi che saremmo stati nuovamente interrogati e mi suggerì di memorizzare al meglio le vicende a me note, anche se in apparenza insignificanti".


  L'AUTORE - Combattente della Repubblica sociale italiana, figura storica dell'MSI, giornalista, Nando Giardini è stato consigliere regionale in Calabria per due legislature.