Intellettuali, dittatura e razzismo di Stato |
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Giovanni Rota Intellettuali, dittatura e razzismo di Stato Franco Angeli Edizioni, pagg.208, Euro 14,00
DAL TESTO - "Rosenberg rimase sempre, tra le espressioni del razzismo nazionalsocialista, l'interlocutore privilegiato di Evola. Il fatto che Il mito del sangue si chiudesse con un capitolo dedicato al razzismo di Hitler, e dunque ponesse come estrinsecazione culminante del nazismo Mein Kampf (cui non venivano riconosciute idee completamente nuove), era probabilmente dovuto a motivi di opportunità politica, dovendosi necessariamente riservare al capo riconosciuto del movimento una collocazione privilegiata. Evola rinveniva in Rosenberg una critica alla concezione della storia come percorso unico e lineare, sostituita da una concezione fortemente dialettica e pluralistica in cui le varie razze si trovavano in lotta tra loro; uno strutturale antisemitismo; un'accezione della verità che, determinata dall'affermazione razziale, sfuggiva alle astrazioni universalistiche. Buona parte delle critiche indirizzate a Rosenberg [...] erano rivolte verso eredità provenienti dalle teorie pangermanistiche di Chamberlain, che avevano mescolato razzismo e nazionalismo opponendo piattamente i germani ai non-germani, e così dimostrando tra l'altro insensibilità verso l'eredità di simboli e miti della romanità".
L'AUTORE - Giovanni Rota laureato in filosofia all'Università degli Studi di Milano e Dottore di ricerca in filosofia all'Università di Torino, collabora con le cattedre di Filosofia morale e di Storia della Filosofia morale della Statale di Milano. Presso il medesimo Ateneo, è docente alla Scuola di specializzazione per l'insegnamento SILSIS-MI, classe di Scienze umane. Collabora con la Sede di Milano dell'Istituto Cnr per la storia del pensiero filosofico e scientifico. Si occupa principalmente della storia della filosofia italiana fra Otto e Novecento. Ha pubblicato il libro Giuseppe Gangale. Filosofia e protestantesimo (Claudiana, Torino 2003).
INDICE DELL'OPERA - Introduzione - Il filosofo Gentile e le leggi razziali - Un filosofo razzista: Julius Evola - "Un'oncia di buon senso". Giorgio Levi Della Vida e il fascismo - Un outsider negli anni del fascismo: Adriano Tilgher - Jean Améry e i suoi filosofi del Novecento - Indice dei nomi |