Il giovane Stalin Stampa E-mail

Simon Sebag Montefiore

Il giovane Stalin

Longanesi, pagg.564, Euro 29,00

 

montefiore_giovanestalin.jpg  IL LIBRO - Nato alla periferia dell’Impero zarista, in una famiglia georgiana povera e tenuta insieme dalla determinazione della madre Keke, Stalin è uno studente dotato ma ribelle. Leader naturale, carismatico seduttore, sogna un futuro da cavaliere e cantore della propria terra, ma segue i consigli materni ed entra in seminario. La sua vera vocazione è però quella del rivoluzionario. Vi si applica con un talento privo di remore morali, rivelandosi capobanda e cospiratore fuori del comune, impegnato in un’attività frenetica di espropri, rapine, omicidi mirati e attentati compiuti per finanziare il nascente partito bolscevico. La svolta dell’ottobre 1917 lo vedrà al fianco di Lenin come uomo d’azione di spietata efficacia, che farà tacere ogni dissenso. Prevarrà poi su Trockij e gli altri avversari interni, portando ai vertici del potere i compagni di lotta degli anni giovanili. Con i sopravvissuti alle terribili «purghe» da lui stesso ordinate, trascorrerà gli ultimi anni in nostalgiche rievocazioni: «Se non ci fosse stato Lenin, sarei rimasto un corista e un seminarista».

  In pagine documentatissime, frutto di un decennio di ricerche – durante il quale ha ripercorso i luoghi che videro la giovinezza del futuro «zar rosso», interrogando i discendenti e consultando documenti e diari, finora tenuti segreti, di protagonisti e comprimari –, l’autore disegna un vivido «ritratto del despota da giovane», svelando il mistero che ha avvolto molte vicende relative agli anni di formazione di uno tra i maggiori, e più fascinosamente malvagi, protagonisti del secolo scorso.

 

  DAL TESTO - "Stalin arrivò al seminario con un gruppo di Gori che comprendeva Iosif Iremašvili e Pëtr Kapanadze. Questi ragazzi di provincia, pochi dei quali erano poveri come Soso, si trovarono in mezzo agli «arroganti rampolli di genitori ricchi. Ci sentivamo come i pochi eletti», scrisse Iremašvili, perché il seminario era «la fonte della vita intellettuale georgiana, storicamente radicato in una civiltà che sembrava perfetta».

  "Soso e gli altri seicento apprendisti preti vivevano nella sede del seminario, un edifico neoclassico di quattro piani, ornato da nobili colonne bianche. Al quarto piano, Soso aveva il suo letto in un dormitorio che ne contava venti o trenta. Agli altri piani c'erano la cappella, le aule e il refettorio. La giornata era rigidamente scandita dal suono delle campane: tutte le mattine Soso veniva svegliato alle sette, indossava l'uniforme e si recava nella cappella per le orazioni. Seguivano il tè e le lezioni. L'allievo che era di turno leggeva un'altra preghiera. le lezioni duravano fino alle due. Alle tre si pranzava".

 

  L'AUTORE - Simon Sebag Montefiore, nato a Londra nel 1965, si è formato presso la Harrow School e ha insegnato Storia al Gonville & Caius College dell’Università di Cambridge. Studioso in particolare di storia russa, ha pubblicato un volume sulla Grande Caterina e il principe Potëmkin e un altro su Gli uomini di Stalin (2005), vincitore nel 2004 dell’History Book of the Year Prize. Membro della Royal Society of Literature, è inoltre autore di un romanzo, Sasenka (Corbaccio, 2009). Collabora a quotidiani, riviste e programmi televisivi. Vive a Londra.

 

  INDICE DELL'OPERA - La famiglia di Stalin - Mappe - Introduzione - Elenco dei personaggi - Nota - Prologo. La rapina in banca - Parte prima - 1. Il miracolo di Keke: Soso - 2. Beso il Matto - 3. Attaccabrighe, lottatori e coristi 4. Un'impiccagione a Gori - 5. Il poeta e il sacerdozio - 6. Il «giovanotto con gli occhi ardenti» - 7. la battaglia dei dormitori: Soso contro il prete «Macchia Nera» - 8. Il meteorologo: partiti e prìncipi - 9. Stalin si dà alla macchia: konspiracija - 10. «Lavoro per i Rothschild!». Fiamme, massacro e arresto a Batumi - Parte seconda - 11. Il detenuto - 12. Il georgiano intirizzito: l'esilio siberiano - 13. Una seduttrice bolscevica - 14. 1905: re delle montagne - 15. 1905: combattenti, ragazzi di strada e sarte - 16. 1905: l'aquila delle montagne. Stalin incontra Lenin - 17. L'uomo in grigio: matrimonio, bolgia (e Svezia) - 18. Pirata e padre - 19. Stalin a Londra - 20. Kamo impazzisce: si gioca a «banditi e cosacchi» - 21. La tragedia di Kato: il cuore di pietra di Stalin - 22. Boss della Città Nera: plutocrati, racket della protezione e pirateria - 23. Corse di pidocchi, omicidi e follia: i giochi del carcere - 24. Il «Gallo del Fiume» e la nobildonna - 25. «Il Lattaio»: fu Stalin un agente zarista? - Parte terza - 26. Due fidanzate perdute e una contadina incinta - 27. Il Comitato Centrale e la studentessa maliarda - 28. «Non dimenticare quel nome e guardati le spalle!» - 29. L'uomo in fuga. Il balzo di Kamo e l'ultima rapina in banca - 30. In viaggio con la misteriosa Valentina - 31. Vienna 1913: il meraviglioso georgiano, l'artista austriaco e il vecchio imperatore - 32. Il ballo dello spione: tradito e travestito da donna - parte quarta - 33. «Tesoro mio, mi trovo disperatamente nei guai» - 34. 1914: commedia erotica nell'Artico - 35. Il cacciatore - 36. Il Robinson Crusoe della Siberia - 37. La slitta trainata da renne di Stalin e un figlio siberiano - Parte quinta - 38. Primavera 1917: un leader che inciampa - 39. Estate 1917: i marinai nelle strade - 40. Autunno 1917: Soso e Nadja - 41. Inverno 1917: il conto alla rovescia - 42. Il glorioso Ottobre 1917: l'insurrezione abborracciata - 43. Il potere: Stalin esce dall'ombra - Epilogo. Un vecchio tiranno alla ricerca del tempo perduto - Nomi, soprannomi, firme e pseudonimi di Stalin - Note - Ringraziamenti - Bibliografia scelta - Referenze fotografiche - Indice dei nomi di persona e dei luoghi