La bella gioventù |
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Franco Panizon La bella gioventù. Memorie di un alpino della «Monterosa» Mursia, pagg.140, Euro 14,00
Sessant’anni dopo ripercorre quel periodo: l’addestramento in Germania, la fratellanza coi compagni, il servizio sulle montagne della Liguria, i morti, i dubbi e perfino un senso di libertà, quasi di vacanza. E poi la resa, l’incontro con un’Italia «buona» e il ritorno a casa. Una testimonianza intima, senza retorica, che mette in luce le emozioni e l’impulsività giovanile che hanno portato molti «dalla parte sbagliata».
DAL TESTO - “Eravamo ancora in Germania quando gli Alleati sono sbarcati in Normandia. Pochi commenti tra di noi, ormai eravamo fuori dal mondo; qualche commento tra sicuro e malsicuro di qualche istruttore tedesco; sì, qualcosa sulle armi segrete, ma anche qualcosa che lascia percepire, per quanto fosse possibile percepire, nei visi e nelle voci di soldati tedeschi, quello stesso qualcosa di fatalistico-qualunquistico che già ci circolava nel sangue, a noi soldati italiani, richiamati dell’ultima ora. Non so cosa pensassero i nostri ufficiali, ma il fantasma delle armi segrete circolava nei discorsi, assime al fantasma della fuga a casa, della disperazione, dopo tornati in Italia. “Deve essere stato allora che è venuto in visita il Duce. Eravamo schierati, naturalmente, e naturalmente ci ha passati in rassegna. Non ha parlato. Io non l’ho visto in faccia, ma qualcuno della mia squadra sì, e in qualche modo ne è rimasto impressionato. Dallo sguardo, ha detto. Quando si dice, il pregiudizio”.
L'AUTORE - Franco Panizon, nato nel 1925 a Trieste, si è laureato in Medicina, è diventato pediatra, docente e poi Direttore di Clinica. Dopo il pensionamento si è dedicato alla pediatria nei Paesi poveri, in Africa (con la Chiesa) e in Afghanistan (con Emergency). Da sempre impegnato in politica, ha fondato, con un gruppo di amici, la rivista «Lettere Triestine».
INDICE DELL'OPERA - Introduzione, di Marco Coslovich – Capitolo Primo. Padova: il tempo dell’attesa – Germania: i campi di addestramento – Liguria: intermezzo – La memoria e l’album dei ricordi – La montagna: i luoghi – Le persone – Stroppo: convalescenza – All’Ovest niente di nuovo – Capitolo Nono. A casa – Postfazione – Note |