Mussolini segreto. Diari 1932-1938 |
Claretta Petacci Mussolini segreto. Diari 1932-1938 Rizzoli, pagg.528, Euro 21,00
IL LIBRO - A settant’anni dalla loro stesura e dopo una serie di vicissitudini travagliate che ne hanno in passato ostacolato la pubblicazione, i diari di Claretta Petacci raggiungono finalmente il pubblico italiano. E rivelano ben più di quanto ci si potrebbe aspettare dalla donna nota a molti solo come l’ultima e più famosa amante di Mussolini. Claretta Petacci si dimostra infatti testimone d’eccezione dell’Italia fascista: nei suoi scritti registra con minuzia e attenzione ogni mossa, ogni parola, ogni preoccupazione del Duce. Il lettore scopre così, accanto a resoconti di pomeriggi d’amore a Palazzo Venezia o sulla spiaggia di Castel Porziano, le considerazioni di Mussolini a proposito di Hitler, i suoi discorsi contro gli ebrei, i francesi, gli spagnoli e gli inglesi, le sue critiche al papa e ai Savoia. Nel corso degli anni narrati in questi diari, che vanno dal 1932 al 1938, in Italia e in Europa maturavano eventi gravissimi: la nascita dell’Asse fra il nostro Paese e la Germania, la promulgazione delle leggi razziali, l’annessione nazista dell’Austria. Di questi e di molti altri episodi Mussolini discute con Clara, non solo amante, ma anche confidente e consigliera. E forse, come ipotizzano alcuni storici, spia o tramite tra il Duce e Churchill. Qualunque sia la verità, però, resta la forza e il valore inestimabile di un documento storico di prima importanza che mostra i ritratti più intimi, sul piano sentimentale ma anche politico, del dittatore italiano e della donna che lo accompagnò per oltre dieci anni.
DAL TESTO - 11 ottobre 1938. Al mare con Claretta, il Duce si scaglia contro gli ebrei. «Questi schifosi di ebrei, bisogna che li distrugga tutti. Farò una strage come hanno fatto i turchi. Ho confinato 70 mila arabi, potrò confinare 50 mila ebrei. Farò un isolotto, li chiuderò tutti là dentro. (...) Sono carogne, nemici e vigliacchi. Non hanno un po’ di gratitudine, di riconoscenza, non una lettera di ringraziamento. La mia pietà era viltà, per loro. Dicono che abbiamo bisogno di loro, dei loro denari, del loro aiuto, che se non potranno sposare le cristiane faranno cornuti i cristiani. Sono gente schifosa, mi pento di non aver pesato troppo la mano. Vedranno cosa saprà fare il pugno d’acciaio di Mussolini. (...) È l’ora che gli italiani sentano che non devono più essere sfruttati da questi rettili». 10 novembre 1938. Il governo approva il decreto legge sulla razza che entrerà in vigore una settimana dopo. Benito ne parla a Claretta. «Oggi abbiamo trattato la questione degli ebrei. Certamente sua Santità solleverà delle proteste, perché non riconosceremo i matrimoni misti. Se la Chiesa vorrà farne, faccia pure. Però noi, Stato, non li riconosceremo, e saranno come amanti. Di conseguenza, nemmeno i figli. Tutti quelli che si sono fatti cattolici fino ad oggi, e quindi i figli, rimarranno come adesso. Dalla data stabilita in poi non si ammetteranno più. Diversamente si farebbero tutti cattolici pur di potersi sposare, e allora la questione della razza non avrebbe ragion d’essere. Questo il Papa non lo vuol capire, quindi faccia come crede».
L'AUTRICE - Claretta Petacci (1912-1945), figlia di un medico romano, è ventenne quando conosce Mussolini, di cui diventerà amante di lì a pochi anni. Su chi materialmente l’uccise nel 1945 (partigiani, agenti inglesi o uomini legati a entrambi i gruppi) resta ancora il mistero.
IL CURATORE - Mauro Suttora è giornalista del gruppo RCS (Rizzoli Corriere della Sera). Collabora con «Newsweek» e con il «New York Observer». Tra i suoi libri: Pannella & Bonino (Kaos 2001) e No sex in the city (Cairo 2007).
INDICE DELL'OPERA - Questo diario, di Mauro Suttora – Clara Petacci spia o tramite fra Churchill e Mussolini?, di Ferdinando Petacci – 1932 – 1933 – 1934 – 1935 – 1936 – 1937 – 1938 – Appendice. Lettere di Claretta a Mussolini, 1933-1937 – Riproduzione dal diario originale, 1938 – Ringraziamenti – Bibliografia – Indice dei nomi |