La politica culturale del Fascismo nel Dodecaneso Stampa E-mail

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La politica culturale del Fascismo nel Dodecaneso

Esedra editrice, pagg.224, Euro 27,00

 

fascismo_dodecaneso.jpg  IL LIBRO - L’occupazione italiana del Dodecaneso (1912-1943) è un argomento noto ad alcuni specialisti ma sostanzialmente sconosciuto all’opinione pubblica italiana, specie ai più giovani. I manuali scolastici lo ignorano; i testimoni oculari stanno scomparendo; le fonti sono talora di difficile accesso (per esempio non esiste una raccolta integrale del quotidiano Il Messaggero di Rodi).

  Lo scopo di questo convegno è quello di illustrare alcuni aspetti di questa trentennale vicenda con particolare riguardo al periodo fascista, quando la politica di italianizzazione delle Dodici Isole si fece più marcata. Ovviamente non si tratta di stabilire qui se l’occupazione italiana ebbe carattere imperialista o fu una pacifica “presenza”, se insomma gli italiani furono “buoni” o “cattivi”. Sarebbero giudizi sommari, fatalmente frettolosi. Si vogliono solo fornire alcuni dati e discutere alcuni aspetti di una vicenda che molti, troppi, hanno “dimenticato”.

 

  DAL TESTO - "Studiare l'atteggiamento italiano nei confronti del Dodecaneso significa anche fare i conti con questo stereotipo, a quanto pare inaffondabile. Detto in estrema sintesi, la narrazione antifascista italiana ha scaricato su Mussolini e sui tedeschi ogni responsabilità della guerra (che - si è detto e si continua a dire - fu fatta malgrado l'ostilità del popolo italiano), ne ha minimizzato il carattere violento insistendo invece sul comportamento umanitario dei soldati italiani ed ha considerato la "vera guerra" combattuta dagli italiani quella della resistenza partigiana che ebbe luogo fra il settembre del '43 e l'aprile del '45. Insomma, il luogo "italiani brava gente" è stato - e forse non poteva essere altrimenti - un prezioso strumento di sopravvivenza per la coscienza italiana del dopoguerra: ha aiutato a sdrammatizzare le colpe; ha contribuito a scindere le responsabilità del fascismo da quelle del popolo italiano; è servito al tavolo delle trattative per evitare all'Italia una pace punitiva. Tuttavia spiegare il giustificazionismo italiano solo come una forma di rimozione non risolve tutti i problemi".

 

  INDICE DELL'OPERA - Cronaca del convegno, di Federica Ferrieri - Saluti di: Oddone Longo, Alkistis Suloghianni, Mario Vitti, Giovanni Giacometti, Paolo Scarpi - Introduzione, di Massimo Peri - Azzurro contro Verde. Rapporti di potere e memorie dell'occupazione italiana nei paesi rurali del Dodecaneso: una ricostruzione, di Michael Herzfeld - L'occupazione italiana a Kastellorizo: memorie e contromemorie, di Silvia Barberani - La politica economica del fascismo nel Dodecaneso: il periodo del governatore Mario Lago (1923-1936), di Alexis Franghiadis - La politica scolastica italiana nel Dodecaneso (1912-1943), di Zacharias Tsirpanlìs - La politica religiosa italiana nel Dodecaneso, di Agostino Nobile - La question du Dodécanèse pendant la Seconde Guerre Mondiale, di Kostandinos Svolòpulos - La delimitazione della frontiera italo-turca nell'Egeo: una vecchia questione che si riaffaccia nell'attualità, di Vincenzo Greco - Il governatorato di De Vecchi alla vigilia della guerra, di Adolfo Mignemi - La politica di prospezione geologico-mineraria nel Dodecaneso durante il trentennio italiano, di Annibale Mottana - Il patrimonio archeologico del Dodecaneso e il suo utilizzo propagandistico: spunti di riflessione sulla politica culturale del fascismo nel Mare Nostrum (ovvero "dell'uso pubblico della storia"), di Francesca Veronese - Gli ebrei di Rodi sotto il Tricolore. Ebrei italiani ignorati dalla storia: una presentazione fotografica, di Esther Fintz Menascé - Indice dei nomi