Gorizia e D'Annunzio |
Maria Grazia Ziberna Gorizia e D'Annunzio. Uomo, poeta, soldato Edizioni della Laguna, pagg.128, Euro 10,00
IL LIBRO - Gabriele D'Annunzio ha saputo certamente meglio di altri interpretare le passioni, le sofferenze e le speranze degli Italiani nella Venezia Giulia, dapprima facendosene portavoce e richiamando su di esse l'attenzione del Paese, successivamente combattendo per il ricongiungimento di queste terre alla Madrepatria. Dopo più di cent'anni dalla sua prima visita a Gorizia, a novant'anni dalla fine della Prima guerra mondiale e dall'impresa di Fiume, questo testo ripercorre la vita di D'Annunzio per cercare di comprendere il ruolo che l'uomo, il poeta e il soldato ebbero per Gorizia e la Venezia Giulia, tenendo sempre conto del più ampio contesto nazionale in cui si mosse.
DAL TESTO - “Il poeta soldato – anche se non per tutti – incarnava il mito dell’uomo d’azione capace di risolvere le situazioni con la forza della sua superiore volontà. Stava nascendo uno dei miti di cui si sarebbe nutrito il fascismo: il culto dell’uomo d’azione, della guida che si impone su tutti, dell’uomo forte salvatore della patria. Per molti italiani contava l’azione esemplare, la parola esaltante del Capo che arringa le folle, nel disprezzo dell’immobilismo delle istituzioni parlamentari. D’Annunzio accettò, prevedendo che l’occupazione di Fiume avrebbe contribuito a fare cadere il Governo e questo avrebbe facilitato la possibilità di marciare su Roma, di suscitare un’insurrezione nazionale e di assumere il controllo del Paese. Stabilì di iniziare l’impresa il giorno 11 settembre, anniversario della beffa di Buccari, e di partire da Ronchi, cittadina simbolo dell’irredentismo perché nel 1882 vi era stato arrestato Guglielmo Oberdan, l’irredentista giustiziato a Trieste per avere organizzato un attentato, poi fallito, all’imperatore Francesco Giuseppe il 20 dicembre 1882”.
L'AUTRICE - Compiuti gli studi classici a Gorizia, Maria Grazia Ziberna si è laureata in Lettere Moderne con il massimo dei voti e lode presso l’università di Trieste discutendo una tesi, successivamente premiata dalla Provincia, su aspetti linguistici e sociali di Gorizia. Coniugata, madre di due figli, da quasi trent’anni insegna negli Istituti Superiori della città. Ha collaborato con l’Università di Trieste e con quella di Udine come tutor di tirocinanti della Scuola di Specializzazione per l’Insegnamento nella Scuola secondaria (SSISS). Nel 1986 è stata tra i soci fondatori e poi per diversi mandati Presidente della sezione provinciale del Centro del Direttivo regionale. E’ autrice della Storia della Venezia Giulia – da Gorizia all’Istria, dalle origini ai nostri giorni (2007) e del saggio L’esodo dei giuliano-dalmati: il contesto storico, pubblicato in 1947.-2007. Istriani, fiumani e dalmati esuli da 60 anni a Gorizia per rimanere Italiani. Questo è un altro suo tributo alla città che le ha dato le origini e che ha accolto le famiglie dei suoi genitori, esuli dalla Terre d’Istria.
INDICE DELL'OPERA - Prefazione del Presidente della Lega Nazionale di Gorizia, Rodolfo Ziberna – Introduzione del Presidente della Fondazione della Cassa di Risparmio di Gorizia, Franco Obizzi – Introduzione del Presidente della Lega Nazionale di Trieste, Paolo Sardos Albertini – Introduzione dell’Autrice – Il contesto storico e culturale – La giovinezza, le prime opere e i primi amori – D’Annunzio, Trento e la Venezia Giulia irredenta – La prima visita a Gorizia – 1903-1914: la visita a Fiume, i nuovi amori, gli eccessivi debiti, il volontario esilio in Francia – 1915-1918: il poeta-soldato sul fronte a Fiume – Dopo l’impresa di Fiume: il ritiro al Vittoriale – Il Vate e Gorizia – In memoria di D’Annunzio – L’attività letteraria – Bibliografia |