Pio XII. Il papa che si oppose a Hitler Stampa E-mail

Michael Hesemann

Pio XII. Il papa che si oppose a Hitler

Paoline Editoriale Libri, pagg.344, Euro 24,00

 

hesemann_pioxii.jpg  IL LIBRO - Il processo della causa di beatificazione di Pio XII ha riacceso il dibattito sul ruolo che papa Eugenio Pacelli giocò nella Seconda guerra mondiale. Avrebbe potuto fermare gli orrori del nazismo, se avesse apertamente condannato la guerra e la Shoah?

  Dopo aver raccolto tutti i dati della ricerca, dopo aver esaminato diversi documenti negli Archivi vaticani, dopo essersi confrontato con massimo esperto di Pio XII, padre Peter Gumpel, il giornalista e storico Michael Hesemann sradica tutte le accuse contro i "silenzi" del Papa.

  Dati alla mano, Hesemann dimostra che Eugenio Pacelli fin da quando era nunzio a Berlino nel 1924 aveva condannato la "volgare e brutale campagna" dei nazisti contro ebrei e cattolici. Più avanti, come cardinale segretario di Stato, si trovò costretto nel 1933 a firmare il Concordato con il Terzo Reich per tutelare la Chiesa in Germania. Ma fu lui a redigere la bozza finale dell'enciclica Mit brennender Sorge (Con grande preoccupazione) con cui Pio XI nel 1937 condannava l'ideologia hitleriana: parole che portarono a ritorsioni contro i cattolici. Una volta eletto Papa, Pio XII poté continuare ad agire solo nel segreto. È commovente ripercorrere il suo impegno personale per salvare un maggior numero possibile di ebrei e perseguitati, levando alta e chiara la voce ogni volta che fosse possibile.

 

  DAL TESTO - "Pio XII amava le messe di folla e i megaraduni come solo Giovanni Paolo II dopo di lui. Nessun altro papa nella storia aveva mai concesso tante udienze private, udienze speciali, udienze generali. Ancora quand'era anziano, di settimana in settimana era capace 15.000 ospiti. Fra essi, con grande costernazione della curia, anche i personaggi pubblici del suo tempo, da Sofia Loren a Louis Armstrong, da Alec Guinness a Josephine Baker, o addirittura - orrore! - una donna separata, la Duchessa di Windsor. Ma anche schiere di persone anonime: levatrici e banchieri, gioiellieri e minatori, chimici e spazzini, sportivi e pedagoghi. Nessun gruppo sociale era escluso; e per tutti il Papa aveva qualche istruzione specifica. Pio XII trascorreva intere notti insonni per aggiornarsi su fatti e mestieri, perché voleva assolutamente evitare di spiattellare i soliti luoghi comuni. Ogni dettaglio era preprato con cura; per tenere il passo con gli sviluppi nei diversi settori, si faceva mandare le principali pubblicazioni specialistiche. La sua biblioteca privata alla fine conteneva 50.000 volumi".

 

  L'AUTORE - Michael Hesemann è nato nel 1964 ed è storico e giornalista di fama internazionale. Dal 1983 al 1989 ha studiato storia, antropologia culturale, lettere e giornalismo all’Università di Gottinga. Con l’editrice Sankt Unlich ha pubblicato: Die Dunkelmänner. Mythen, Lügen und Legenden um die Kirchengeschichete (2007); Paulus vom Tarsus. Archäologen auf den Spuren des Völkerapostels (2008). Oggi vive tra Düsseldorf e Roma. In Italia ha già pubblicato: Testimoni del Golgota. Le reliquie della Passione di Gesù, San Paolo, Cinisello Balsamo [MI] 2003.

 

  INDICE DELL'OPERA - Prefazione, di Peter Gumpel sj - Introduzione - I. Tempesta all'orizzonte - II. Anni decisivi - III. «Sovra gli altri com'aquila vola» - IV. In missione di pace - V. Dentro la rivoluzione - VI. Lui, Adolf Hitler - VII. Berlino - VIII. Il Concordato - IX. Il «cardinale transatlantico» - X. Mit brennender Sorge - XI. Pastor angelicus - XII. Il Papa della pace - XIII. L'angelo e il drago - XIV. Defensor civitatis - XV. Giusto fra le nazioni - XVI. Il nemico sotto le finestre - XVII. Architetto dell'Europa - XVIII. Con tutta l'anima, con tutte le forze - Epilogo. Il vicario - Bibliografia